Sanremo 2022: le pagelle della serata delle cover

Quarta serata, diamo il voto a duetti, cover, vestiti, performance, ospiti e Amadeus

Amadeus sempre più contento
Amadeus sempre più contento

Amici, amiche, il peggio è passato e siamo ancora in piedi! La serata dei duetti e delle cover del Festival di Sanremo di solito è quella più interessante perché promette esibizioni mai viste, trash, mondanità e qualche canzone interpretata bene. Almeno sulla carta. Cliccate qui per vedere chi canta cosa e con chi, mentre vi ricordiamo che la nostra missione a Casa Sanremo quest'anno è quella di far suonare gli emergenti, che potete vedere nelle dirette Twitch sul nostro canale dalle 14.30.

Noemi - You make Me Feel Like A Natural Woman (Aretha Franklin): 6

Forse chiede un po' troppo o la canzone non è adatta alla sua vocalità. Finché non tira fuori la canna e spara a mille la versione è un po' debole. Peccato perché avrebbe potuto tirare giù l'Ariston, invece rimane un po' lì con la cover in stile X Factor.

Giovanni Truppi con Vinicio Capossela e Mauro Pagani - Nella mia ora di libertà (Fabrizio De Andrè): 8

Il Premio Tenco a Sanremo. Un testo che ti entra sotto la pelle e ti spacca il cervello, una versione piuttosto pulita e rispettosa. Niente da dire, semplicità e urgenza, un bell'incontro tra due voci così particolari eppure molto ben amalgamate. Peccato per il Fantasanremo non ci sia il bonus canotta o quello acab, ma che bello sentire quelle parole dal palco di Sanremo in primissima serata. Per quanto ci crediamo assolti, siamo lo stesso coinvolti. Andatevi a leggere il post di Truppi su Instagram, fatevi questo favore.

Yuman con Rita Marcotulli - My Way (Frank Sinatra): 4

Dai ma sei pure giovane, che ti metti a fare Frank Sinatra? Te lo vuoi proprio giocare male 'sto Festival cuore mio. Fai qualcosa di veramente r'n'b o jazz, ma non questo riciclo che mette di malumore. Un po' di freschezza, su. E invece una versione abbottonata e pettinata della canzone più abusata di tutti i tempi. Olè.

Le Vibrazioni con Sophie and the Giants e Peppe Vessicchio - Live and Let Die (Paul McCartney): 5,5

+ 100 per Peppe Vessicchio che non dirige ma suona il pianoforte. Peccato che questa canzone avrebbe un'orchestrazione incredibile e invece sembra suonata con le vuvuzela. Le Vibrazioni non solo non sono Sir Paul ma neanche i Guns n' Roses e ne viene fuori una versione moscia, spompata. Il rock con le gomme forate.

Sangiovanni con Fiorella Mannoia - A muso duro (Pierangelo Bertoli): 4

Che bella canzone. Che peccato Sangiovanni ne faccia una cover tipo serale di Amici con Rudy Zerbi in giuria. Mi dispiace anche per Fiorella Mannoia che si è prestata a questo karaoke. Credo ci voglia una certa esperienza per cantare queste parole, e un po' di background di vita dura davvero. Sangiovanni non sembra avere né l'una né l'altra.

Emma con Francesca Michielin - Baby One More Time (Britney Spears): 6

L'outfit da uomo e donna è un po' cliché, la versione parte moscia poi s'infiamma. Francesca sa l'inglese meglio di Emma, l'effetto continua a essere un po' la puntata di Amici sulla Rai e finora è tutto un po' sotto tono, poco divertente. Né troppo stonato né troppo perfetto, una roba piuttosto scolastica. Più che altro, sembrano versioni provate poco. Peccato.

Gianni Morandi con Jovanotti e Mousse T - Medley: 8

Non amo i medley né Jovanotti, ma che energia ha questo signore? M'è venuta una voglia di andare a vedere un concerto di Gianni Morandi. Figo anche lo scambio di Ragazzo fortunato o Penso positivo, canzoni che di solito aborro. Mi hanno svegliato, bene così.

Elisa - What a Feeling (Flashdance) (Irene Cara): 7

Godo solo per il fatto che mia madre mi portava a vedere Flashdance al cinema per anni nel tentativo di instradarmi verso la danza o verso il cambio di gender. Tuttavia questa versione mette in mostra gli addominali della ballerina e quelli delle corde vocali di Elisa. + 100 per l'enciclica papale di Giorgio Moroder.

Achille Lauro con Loredana Bertè - Sei Bellissima (Loredana Bertè): 9 per Loredana

Piango come le fontane, però quando droppa il ritornello più famoso del mondo non me lo puoi interrompere così, dai. Lauro versione Malfoy riesce a non rovinare al 100% il pezzo, che è epico. Loredana è uno tsunami, riesce ad arrivare alle note alte e a farmi venire una pelle d'oca rara. Bello anche il biglietto emo finale.

L'intermezzo dei due attori che litigano coi testi delle canzoni: 7

Sono un sempliciotto, oppure dopo quattro giorni chiuso in casa a vivere di Sanremo non riesco più a discernere il bene dal male, eppure mi hanno strappato qualche risata. Forse Sanremo dovrebbe durare una serata in meno, per salvaguardare la salute mentale dei suoi ascoltatori.

Matteo Romano con Malika Ayane - Your Song (Elton John): 6,5

All'inizio pensavo che il ragazzo facesse l'imitazione di Malika e invece è il suo modo di cantare. Malika ha una pettinatura da detenzione del parrucchiere, la loro versione è carina ma non fa venire i brividi, quindi un po' sono dispiaciuto.

Irama con Gianluca Grignani - La mia storia tra le dita (Gianluca Grignani): 7

il panico negli occhi di Irama. Esibizione ad alto tasso di possibilità Morgan vs. Bugo e invece fila tutto liscio fino a metà, quando Gianluca visibilmente appesantito, truccato e con un cappello a rovescio inizia a fare uno spoken potenzialmente assassino. Invece alla fine va tutto bene e Grignani trolla pure Amadeus chiedendogli più rock'n'roll. Daje.

Ditonellapiaga e Rettore - Nessuno mi può giudicare (Caterina Caselli): 6,5

Speravo tirassero fuori una versione mega pazza e invece sono state rispettose dell'originale, fin troppo e ci sono stati pure dei cambi d'accordo nell'arrangiamento che l'hanno ammosciata. Ditonellapiaga in ogni caso si sta mangiano il palco, brava.

Iva Zanicchi - Canzone (Don Backy e Detto Mariano, nella versione di Milva): 7

Il duetto con l'ologramma potrebbe essere super imbarazzante, ma che voce Iva! La sua fama di cantante è stata oscurata da anni di tv trash, ma ricordiamoci che questa è una gran signora della canzone italiana. Malus per l'arrangiamento mezzo rock a caso. Così si urla, altro che Emma.

Ana Mena con Rocco Hunt - Medley: 3

Dai ma che è sta cafonata da prediciottesimo? 

La rappresentante di lista con Cosmo, Margherita Vicario, Ginevra – Be My Baby (The Ronettes): 7

Il miele dell'originale viene scombinato dal rave di Cosmo – che butta lì anche uno "stop greenwashing" appena dopo lo spottone Eni –, mentre Veronica Lucchesi, Margherita Vicario e Ginevra recitano la parte di tre Ronettes venute da Marte. La caciara tende un po' a mangiarsi tutto, ma nel complesso apprezzabile.

Massimo Ranieri con Nek – Anna verrà (Pino Daniele): 5

Non horror puro, ma così insipido che e dimenticabile che tanto vale passare direttamente al disastro successivo.

Jovanotti: 2

Venite attorno al caminetto, mentre nonno Lorenzo vi racconta le storie della sua infanzia, vi legge le poesie, vi canta le canzoni e non ruba assolutamente minuti preziosi e interminabili al prosieguo della gara mettendoci il nulla. Il disegno da prima elementare di Amadeus – con tanto di scritta "il festival dell'amicizia", ma che davvero??? – fatto nel mentre la dice lunga su quanto male è stato impiegato sto tempo.

Pinguini Tattici Nucleari: 6

Da una parte il playback, dall'altra almeno provano a tirare fuori il discorso dei live che mancano da due anni, anche se timidamente e con due cartelli poco leggibili. Al posto Zanotti, prima che cambi idea.

Michele Bravi – Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi (Lucio Battisti): 4

Intro da Profondo rosso, non è chiaro perché si ostini a sussurrare con voce rotta tutto quello che canta. Più dolore che altro, ma se porti Battisti un po' te la cerchi.

Mahmood, Blanco – Il cielo in una stanza (Gino Paoli): 10

Ma a questi due cosa gli si può dire? Esibizione perfetta, cantano da Dio, prendetevi tutto perché ve lo meritate.

Rkomi con Calibro 35 – Medley Vasco '80 (Vasco Rossi): 7

C'era solo un modo di portarla a casa, e quello era chiamare i Calibro a suonare. L'arrangiamento è una mina clamorosa, Rkomi arranca sopra e si denuda nei primi 3 secondi della canzone, però nel complesso gran suonata. Tralasciamo sulle flessioni di Amadeus nel lancio della pubblicità.

Aka7even con Arisa – Cambiare (Alex Baroni): 7

Arisa qualcosa di spaziale, nonostante l'outfit piumato, Aka7even la sporca un po' ma regge discretamente bene, tenendo conto quanto è complicato il brano. 

Highsnob e Hu con Mr. Rain - Mi sono innamorato di te (Luigi Tenco): 2

La canzone in gara mi piace, ma qui è tutto palesemente un errore. Per un semplice motivo: in due non hanno preso una nota, manco per sbaglio. Mr Rain dettaglio superfluo.

Lino Guanciale: 0

Ah, ma è lui! Attacca coi Beatles a caso, anche se la giustifica con il fatto che sia la serata delle cover, non fa una piega. C’era o non c’era cambiava nulla. Ennesima marchettata per Mamma Rai (e basta!).

Dargen D'Amico - La bambola (Patty Pravo): 8

Che giocatore Dargen. Finalmente una cover fatta come si deve. Le sue barre sono calzanti e perfettamente inserite nel brano originale. A suo agio ovunque; con il bacio in camera, i fiori al direttore d’orchestra e la mano data ad Ama fa guadagnare un sacco di punti a chi ce l’ha in squadra per il Fantasanremo. Peccato per la platea dormiente, ma vabè, lo capiamo bene.

Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo - Io vivrò senza te (Lucio Battisti): 9 per Andy

Giusy ha disimparato a cantare, si riprende agli alti, ma ormai è tutto in vacca. Se non fosse per il solo finale di Andy, sarebbe stato un fail totale.

Fabrizio Moro - Uomini Soli (Pooh): 4

Fan di Moro e Poohlover a raccolta, per loro saranno lacrime. La canzone è storia, ma quell'emozione là non arriva.

Tananai con Rosa Chemical - A far l'amore comincia tu (Raffaella Carrà): 5

Eccoli qua gli scappati di casa di questa meravigliosa serata (non sarà mica un caso se sono stati messi alla fine, pure in classifica). Potrebbe essere una serata al MI AMI e invece è l’Ariston, sono solo vestiti meglio. Loro si prendono palco e platea a forza, si divertono, e Raffaella è nel cuore. Ma non basta.

Maria Chiara Giannetta: 8

Ha fatto ridere e ha commosso, non un filo di imbarazzo, non un momento di indecisione. Competente, umana, decisamente brava.

Amadeus: 5

A fine serata ha dato tutto aka il peggio di sè: dalle flessioni con Rkomi alla splendida idea di far cantare post vittoria Jovanotti e Morandi (che, poraccio, non voleva proprio e non vedeva l’ora di tornarsene in albergo), fino alla scena di lui vocalist in consolle con dj Massimo Alberti: un tripudio per i boomer e l’ennesima vergogna di questo Festival. Perché Sanremo è Sanremo e qui, non si sa bene perché, ballare si può?

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L'articolo Sanremo 2022: le pagelle della serata delle cover di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-02-04 19:41:00

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