La scienza ci spiega cosa ascoltare quando siamo in hangover

Fatto serata ieri? Ecco cosa potreste ascoltare per passare i postumi da sbornia

Hangover sbornia
Hangover sbornia - Ed Helms in "Una notte da leoni"
14/10/2015 - 13:04 Scritto da Sandro Giorello

Vi abbiamo più volte parlato di come la musica possa avere un effetto curativo, sia che si tratti di progetti ambiziosi che aiutano a migliorare la convalescenza dei malati di cancro, sia come piccolo aiuto a concentrarsi quando si studia. Per molti è un ottimo rimedio contro i postumi da sbornia: Mic.com ha chiesto a diversi studiosi se ascoltare determinate canzoni può aiutarci in tal senso.

Certamente c'è più di uno studio che conferma le qualità distensive e rilassanti della musica, tutte cose utili per alleviare il dolore e quindi anche l'hangover. Ovviamente non è ancora capitato che un medico prenda intenzionalmente un paziente, lo faccia ubriacare e poi sperimenti l'ascolto musicale al fine di farlo stare meglio. Alcuni esperti, però, hanno detto la loro a riguardo: "Abbiamo la prova che la musica funzioni contro qualsiasi tipo di fastidio" - ha commentato il Dr. Alexander Mauskop, direttore dell'Headache Center di New York - "Non c'è motivo di pensare che sarebbe diverso con i postumi di una bevuta. Non sarà così potente come la morfina ma potrebbe avere un effetto simile a quello del Tylenol". Ecco alcuni buoni motivi che ci spiegano come la musica possa diventare un rimedio utilissimo contro i postumi da sbornia.



Aiuta a distrarsi

Numerosi studi hanno elogiato la musica come una fonte di distrazione molto utile se si hanno delle fitte forti e costanti. Può lenire i dolori cronici o aiutare a superare un trauma post-operatorio. È stato provato che sia  un ottimo rimedio contro le emicranie, tipiche dell'hangover. "Possiamo pensare che gli effetti di una sbornia siano simili ad un'emicrania" - ha commentato il Dr. Lynn Webster, vice presidente del PRA Health Sciences - "Se può distrarre chi sta soffrendo, teoricamente gli sta offrendo del sollievo". Secondo Webster non ci sono delle ricerche specifiche che lo confermano ma, se il soggetto è un amante di un determinato genere musicale o, meglio ancora, è un musicista, andando a ricercare le proprie canzoni preferite può attivare dei percorsi mnemonici che portano il suo cervello a stimolare determinate aree e concentrarsi meno sul dolore che sta provando.

Riduce la nausea

L'hangover non porta solo il mal di testa ma provoca anche lievi depressioni, insofferenza e una buona dose di nausea. Su quest'ultima la musica può fare effetto: diverse ricerche sostengono che ascoltare i propri brani preferiti migliora l'umore, riduce lo stress e anche la nausea. Uno studio dell'università del Missuri afferma che i compositori più allegri e vivaci, come ad esempio Aaron Copland, possono portare più benifici rispetto a quelli più tristi e dissonanti. Certo, va ribadito che ogni paziente hai i suoi gusti musicali, è importante che scelga cosa gli piace di più se ne vuole trarre giovamento.

Aiuta ad addormentarsi

Uno dei rimedi più ovvi per combattere l'hangover è farsi una bella dormita, ma non sempre riesci a prendere sonno se hai la testa che sta per scoppiare. Uno studio del 2008 consigliava agli studenti l'ascolto di brani di musica classica piuttosto lenti (tra i 60 e gli 80 bpm) per migliorare la loro qualità del sonno e diminuire i sintomi depressivi. "La musica pensata apposta per farci rilassare usa dei ritmi e delle frasi musicali ripetitive, tempi lenti e toni bassi" - ha detto Lyz Cooper, il fondatore della British Academy of Sound Therapy - "Se in più associamo un ricordo positivo a quello che stiamo ascoltando, l'effetto funziona ancora meglio". Tempo fa vi avevamo anche fatto conoscere le canzoni più utilizzate dagli utenti di Spotify per addormentasi.

Aiuta a rimanere concentrati

Finora ci siamo calati nei panni di uno studente o, più in generale, di una persona che ha molto tempo libero e può permettersi una giornata intera sul divano. Diventa più complicato se, invece, si deve andare al lavoro. La musica può diventare fondamentale per rimanere concentrati sui propri compiti e svoltare la giornata nonostante il mal di testa e tutti gli altri sintomi finora elencati. Se siamo in hangover il nostro corpo produce un eccesso di citochine infiammatorie, che aiutano il sistema immunitario ma parallelamente amplificano gli effetti della sbornia causando piccole e momentanee perdite di memoria o lievi cambiamenti d'umore. Alcune ricerche hanno dimostrato che l'ascolto di musica può ridurre la produzione di questo tipo particolare di proteine. In più uno studio del Sunway University College, nello stato del Malaysia, ha scoperto che la musica veloce (intorno ai 120 bpm) aiuta la concentrazione e la memoria.

Riassumendo, se avete fatto una serata impegnativa e avete bevuto oltre il dovuto, due sono le strade per riprendervi: ascoltare musica per rilassarvi, dormire e recuperare le forze, oppure usarla per stimolarvi e rimettere in moto la giornata. Magari potete creare su Rockit una playlist apposta e tenerla pronta per ogni evenienza. Non si sai mai.

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L'articolo La scienza ci spiega cosa ascoltare quando siamo in hangover di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2015-10-14 13:04:00

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