Il mondo prima dei Tre allegri ragazzi morti

I Tarm, i testi e la discografia da "Mondo naif" a "Nel giardino dei fantasmi"

I Tarm, i testi e la discografia da "Mondo naif" a "Nel giardino dei fantasmi"
I Tarm, i testi e la discografia da "Mondo naif" a "Nel giardino dei fantasmi"

I Tre Allegri Ragazzi Morti (conosciuti anche con l'acronimo TARM) sono la band che dagli esordi di “Mondo naif” fino all'ultimo “Nel giardino dei fantasmi” si è distinta per l'aver saputo unire melodie pop, canzoni allegre e testi malinconici, nell'ottica del DIY, arrivando a fondare la propria etichetta, La Tempesta, che è una delle realtà indipendenti più produttive d'Italia. Con le loro maschere a teschio, i Tre Allegri Ragazzi Morti vivono nel mondo creato dal fumettista e leader della band Davide Toffolo, e per oltre un ventennio di carriera hanno scritto brani diventati inni generazionali, da “Ogni adolescenza” a “Il mondo prima”.

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I TARM nascono agli inizi degli anni '90 a Pordenone, città che negli anni precedenti era stata la culla di una delle scene punk più attive d'Italia, grazie alla presenza del collettivo Great complotto. Davide Toffolo inizia a suonare con i Futuritmi insieme a Gian Maria Accusani dei Prozac +, fino all'incontro con il batterista Luca Casta e il bassista Enrico Molteni, con cui inciderà tre musicassette autoprodotte, “Mondo naif”, “Allegro pogo morto” e “Si parte”, raccolte poi nel primo LP “Piccolo intervento a vivo”. La BMG Ricordi si interessa alla band e la mette sotto contratto per il disco “Mostri e normali”, da cui sono estratti diversi brani che sono classici del repertorio dei Tre Allegri Ragazzi Morti, come “Occhi bassi” e “Mai come voi”.

Dal testo di “Occhi bassi” dei Tre allegri ragazzi morti: “Occhi bassi quando cammini / Dentro ai piedi che tesoro hai / Occhi bassi dritto in faccia non mi guardi mai / E hai pianto per un film / E hai chiuso da poco / Con chi non ti ha capita e forse non ti capirà mai / Occhi bassi dritto in faccia non mi guardi mai”

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Le influenze più evidenti sono l'indie rock americano e il punk, ma anche gli Smiths, tributati nella cover “Dimmi” (“Ask” in originale).
“Mostri e normali” è un ottimo successo di pubblico e critica, tanto che un anno dopo i Tre Allegri Ragazzi Morti fondano la loro etichetta, La Tempesta, con cui pubblicano due EP esclusivamente scaricabili in digitale, “Il principe in bicicletta” ed “Ep”, prima del nuovo disco in studio del 2001, “La testa indipendente”, prodotto da Giorgio Canali, mentre vengono ristampate su cd le prime tre musicassette, con il nome “Le origini”.
I TARM pubblicano un nuovo disco di inediti nel 2004, “Il sogno del gorilla bianco”, e il brano “Piccolo borghese” viene scelto per la colonna sonora del film “Fuga dal call center” di Federico Rizzo. Ne segue un lungo tour, immortalato nel dvd “Non mi manca niente, non ho niente”, che porta i Tre Allegri Ragazzi Morti ad esibirsi anche sul palco del Tora! Tora! Festival, organizzato dagli Afterhours, e in una serie di date in Sud America.
Nel 2007 esce, sempre per La Tempesta, “La seconda rivoluzione sessuale”, disco ricco di collaborazioni con gli Africa Unite, i Lombroso, gli Zen Circus con Brian Ritchie, anticipato dal singolo “Il mondo prima”.

Dal testo di “Il mondo prima” dei Tre allegri ragazzi morti: “Era bello il cielo d'inverno come i tuoi denti / Era bello sentire le tue mani fredde e cercare qualcosa di me / Era bello i tuoi piedi sopra le cosce un po'come fossimo in moto / Ma distesi sul letto mio fresco quasi come guidassi tu / Il mondo prima che arrivassi te”

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A fine 2008, Davide Toffolo pubblica in tre volumi la saga dei “Cinque allegri ragazzi morti”, con allegato a ogni volume un disco della band: col primo volume “Best of”, con i brani migliori dal 2000 al 2007, col secondo volume una raccolta di rarità e b-sides, col terzo, la ristampa di “Mondo naif”, primo disco dei TARM.
Il 2010 è un anno che segna una svolta nel sound dei TARM: conservando sempre il loro spirito in bilico tra pop e punk, inseriscono sonorità reggae e dub, supportati in fase di registrazione da Paolo Baldini dei Dub sync, che ne realizza una versione di remix dub, dal titolo “Primitivi del dub”. Il primo singolo estratto dall'album è “La ballata delle ossa”, un brano più vicino alle vecchie sonorità della band, che funziona quasi da anello di congiunzione tra i due mondi.
Nel 2011 i Tre Allegri portano in giro per i club e i teatri uno spettacolo-tributo a Pier Paolo Pasolini e pubblicano il libro-diario “La testa indipendente”.
A fine 2012 è la volta di “Nel giardino dei fantasmi”, disco che da una parte riprende il rock'n'roll tipico della carriera dei Ragazzi morti, dall'altra è influenzato dalla musica tradizionale africana. Il primo singolo estratto è “La mia vita senza te”, una dolce filastrocca-amuleto contro la perdita di persone o cose.

Dal testo di “La mia vita senza te” dei Tre Allegri Ragazzi Morti: “La mia vita senza te / Non è così diversa / Io lo canto per non piangere / E non piangerò / C'è un momento per tutto / Vai pure dritto sai / Devi farti un po'male / Che dopo capirai / E'un momento poi passa / Giuro passerà / Puoi chiamarla se vuoi libertà”

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L'articolo Il mondo prima dei Tre allegri ragazzi morti di Redazione è apparso su Rockit.it il 2013-03-25 00:00:00

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