Verdena e Manuel Agnelli: la stagione dei ritorni più preziosi

Il leader degli Afterhours ha pubblicato un singolo anti pop, “Proci”, che anticipa l’album solista, la band bergamasca ha finalmente annunciato un disco attesissimo e il tour: una volta finita l’estate due delle realtà rock più imponenti torneranno per sorprenderci ancora con nuovi suoni

Manuel Agnelli e i Verdena in un fotomontaggio
Manuel Agnelli e i Verdena in un fotomontaggio

A poche ore di distanza l'uno dall'altro, due annunci che fanno felici i tanti fan di due delle più importanti pagine del rock italiano degli ultimi vent'anni (e passa): da una parte i Verdena tornano a sette anni di distanza dalla doppietta Endkadenz 1 e 2, usciti nel 2015 con un nuovo disco di inediti che uscirà il 23 settembre prossimo, dall'altra Manuel Agnelli, che oggi è uscito con il singolo Proci e che verosimilmente in autunno esordirà sulla lunga distanza con il primo album solista.

Due realtà legate a stretto filo, basti ricordare Agnelli che riesce a convincere Alberto Ferrari dei Verdena, notoriamente schivo e quasi allergico alla tv, a duettare con i Little Pieces of Marmelade nell'edizione di X Factor 2020, un evento più unico che raro di splendido sabotaggio di un programma pop.

 

video frame placeholder

I Verdena in realtà hanno dato prova della loro vena artistica anche poco tempo fa, in occasione dell'uscita del film America Latina dei fratelli D'Innocenzo per il quale hanno firmato una colonna sonora greve, sperimentale, dilatata, variegata, per poi concentrarsi sulle registrazioni di questo nuovo album del quale siamo curiosissimi. Sette anni sono un'era geologica nel mercato discografico italiano in continuo mutamento, basti pensare che nel 2015 non esisteva ancora la trap e non tutta la musica passava dai numeri - dopati o meno -  delle piattaforme di streaming. 

Al tempo i Verdena erano la rock band più forte sulla piazza, capace di realizzare veri capolavori come Wow del 2011 e di gettare il cuore oltre l'ostacolo della forma canzone per giocare con i generi, dallo stoner allo shoegaze, dalle incursioni pop all'indie al noise alla psichedelia, senza mai perdere la propria personalità. Le ultime canzoni della band bergamasca in realtà sono le cover di Iosonouncane nello split con il musicista sardo, poi i membri si sono dedicati ai vari progetti collaterali, Alberto come voce e chitarra degli I Hate My Village, Luca come batterista (incredibile) negli Animatronics, per poi ritrovarsi insieme a Roberta nel pollaio, lo studio in cui storicamente registrano i loro dischi.

 

video frame placeholder

Dal canto suo Manuel Agnelli dopo un concerto trionfale con gli Afterhours che ripercorreva 30 anni di carriera al Forum di Assago e dopo aver partecipato di nuovo come giudice per due edizioni di X Factor, aver scoperto i Måneskin e aver duettato con loro a Sanremo, dopo aver portato in giro per l'Italia il suo tour intimo solista, dopo aver avuto un programma tutto suo su Rai3, Ossigeno e dopo aver fondato il circolo culturale Germi a Milano, per essere uno che non si risparmia e che lavora 25 ore al giorno, ha anche trovato il tempo di registrare, proprio come gli amici Verdena, due pezzi per una colonna sonora, quella del film Diabolik dei Manetti Bros.

Grazie al singolo La profondità degli abissi si è aggiudicato il David di Donatello 2022 come miglior canzone originale e in seguito ha registrato la nuova canzone Proci, uscita il 10 giugno, in cui suona tutti gli strumenti. Queste le sue parole:

Proci è, dopo La Profondità degli Abissi, l’avanguardia degli inediti che daranno vita al mio primo disco da solo. È un pezzo a tratti surrealista, dove la Berlino della metà degli anni ’30 si mischia con il punk e con il suono dei supermercati di Cologno Monzese. Mi sono divertito a suonare tutto: la chitarra, i synth, le percussioni, il beat box, la batteria e soprattutto il pianoforte, che qui uso in maniera del tutto singolare come strumento ritmico, come strumento rumoristico e come strumento principale, quello che fa i riff del pezzo. Il riferimento del titolo è ai Principi omerici che banchettavano nella sala del trono di Itaca, festeggiando la presunta morte dell’antico alleato Ulisse e tentando di convincere Penelope a sposare uno di loro. Proci è la mia Odissea, un’Odissea nello squallore. Parla di amicizia, di tradimento, di speranze e mediocrità, di ambizioni, di vanità e di delusioni. Soprattutto parla del punto di vista, che è il vero protagonista della canzone e trionfa sempre sulla realtà. Ne parla senza mezze misure. A diga aperta. È la mia Bohemian WRATHsody… La musica è uno strumento meraviglioso che ti permette di esprimere i sentimenti, anche e soprattutto quelli meno nobili, con una franchezza e certo anche una violenza a volte spropositati e difficili nella vita reale: ci permette di rendere nobile la parte meno nobile di noi. Se vogliamo anche senza filtri. Ci permette di svuotarci e così di poterci nutrire di nuovo. Per quello è curativa. Per quello funziona. Così io ne approfitto sempre. Se volete approfittatene anche voi.

 

video frame placeholder

Una canzone atipica per Agnelli, che inizia col piano classicheggiante e ritmico, caotico e inquieto, seguito da una batteria che pesta e da una linea vocale in stile anni Settanta, ma in realtà tutta la canzone segue un canovaccio di prog rock inaspettato, in certi passaggi simile al Lucio Dalla della trilogia con Roversi. Un brano sorprendente, diametralmente opposto alla cantabilità de La profondità degli abissi ma anche delle canzoni degli Afterhours. A tratti potrebbe sembrare un pezzo di Morgan se avesse deciso di proseguire nella sua carriera e non si fosse perso per strada.

Di certo questa nuova incarnazione di Manuel Agnelli rivela la sua voglia di visitare territori musicali inesplorati che fanno ben sperare per l'album di debutto solista, che è già stato registrato. Se Proci ci può dare qualche indicazione sul nuovo percorso di Agnelli, chissà cosa hanno in serbo i Verdena per il 23 settembre, quali saranno le nuove direzioni che i tre intraprenderanno per entrare negli anni '20 sorprendendoci ancora una volta. Inutile dire quanto ci siano mancati, di sicuro non vediamo l'ora di tornare a vederli live, queste le date nei club da ottobre in poi:

29 ottobre - Bologna - Estragon
13 novembre - Padova - Teatro Geox
14 novembre - Firenze - Tuscany Hall
16 novembre - Torino - Teatro della Concordia
22 novembre - Milano - Alcatraz
23 novembre - Milano - Alcatraz
24 novembre - Senigallia (AN) - Mamamia
26 novembre - Bari - Palaflorio
28 novembre - Napoli - Casa della Musica
29 novembre - Roma – Atlantico

---
L'articolo Verdena e Manuel Agnelli: la stagione dei ritorni più preziosi di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-06-10 14:04:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • angelofrancesconatale81gmail.c 2 anni fa Rispondi

    A quando invece un bel duetto con Gigi D'Alessio a The voice senior? Come pararsi il culo e la coscienza è un vero sballo. Sabato in barca a vela lunedì al Leoncavallo...