Descrizione

Laddove il lavoro precedente si rifaceva al tema del doppio, il concept di questo secondo disco parte da una visione orrorifica, materialistica, in cui l’essere umano non è altro che una macchina biologica in preda ai più stupidi e basilari istinti egoistici e di autoconservazione. Non c’è speranza, c’è solo un inesorabile fiume rosso sangue che indovina il suo percorso tra gli edifici della città, travolgendo per inerzia valori e sentimenti, ineluttabile e cieco.

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