Here Comes The Rain

Here Comes The Rain

Bangalore

2015 - Elettronica, Ambient

Descrizione

Il produttore italiano di base a Londra Giordano Fiacchini, conosciuto anche con l’alter-ego Luru per le
uscite su Nervous Horizon, rilascia il suo secondo EP a nome Bangalore su OOH-sounds, la nuova
etichetta basata a Firenze e diretta da Backwords e Andrea Mi.

Cresciuto artisticamente sotto l’influenza del suono scuro e vaporoso di Burial, Bangalore assembla il suo
nuovo lavoro "Here Comes the Rain" seguendo 7 immaginarie tracce musicali che attraversano un giungla astratta, avvolta da una bruma digitale. È un racconto organico, quello del musicista fiorentino, una sorta di diario di bordo che usa una tavolozza sonora per dipingere la visione di una ‘nostalgia futura’. Organico vs digitale, luce vs buio, solido vs liquido, astrazione vs concretezza, presente vs passato. Da batterista e adolescente fan del metal, Bangalore struttura sapientemente paesaggi sonori umidi e nebbiosi sopra trame ritmiche solide e beat spigolosi, per dare corpo a un ideale primitivismo contemporaneo, sorvolato da voci alterate e melodie sognanti, come canti tribali perduti che sembrano fuoriuscire da piante tropicali. Tutti questi elementi, amalgamati a dovere, definiscono un EP maturo,articolato, strutturato e del quale ci si innamora con grande facilità.

L’apertura spetta a "The Storm", un prologo lisergico che alterna movimenti drammatici a scenari piovosi. "Rolling in the mud" introduce ritmi solidi e linee melodiche in una forma-canzone nella quale le liriche di
Hymenia vengono processate e alterate sino a diventare un rovesciamento gender. Disperati frammenti
vocali si disperdono su una melanconica melodia di piano in "Fog", mentre la nostalgia colorata di
"Rough Lover’s" ricorda il debutto di Forest Swords su Tri-Angle. "Under the Rain" e "Broken Heart"
sembrano entrambe centrate su un andamento tribale iniettato di voci sciamaniche e riff organici, con
ripetizioni che hanno il potere di incantare. "Killing Time", infine, è il lungo e disteso finale che ci conduce
in un nebuloso paesaggio sospeso in un sogno, quasi fosse il preludio di un altro viaggio…

Credits

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