Monet

Monet

Buio & Koito

2017 - Rap, Hip-Hop

Descrizione

Monet (Deep Sound Recordz) è il primo album ufficiale dei rapper indipendenti Buio & Koito, che collaborano dal 2013 ma hanno un trascorso nella scena underground che parte da più lontano.

Buio, vero nome Paolo Del Greco, nasce nel 1983 a Parma ma cresce in Abruzzo. Koito, vero nome Gabriel Cardoni, nasce a Roma nel 1986, cresce nelle case popolari di Casal Bruciato (periferia est della città) e, nel 2000, si trasferisce a Colli Aniene, dove vive. Dopo varie jam, mixtape, album autoprodotti e varie collaborazioni con membri della scena rap underground, Monet è il loro esordio ufficiale in duo, un disco a cui hanno lavorato a ritmi serrati, chiusi per giorni e giorni nello studio di Buio.

Il titolo dell'album prende in prestito il cognome da un grande artista francese di fine ‘800, il pittore impressionista Claude Monet. L’ispirazione arriva dal fatto che gli impressionisti dipingevano "all'aria aperta", con una tecnica rapida che permetteva di completare l'opera in poche ore perché volevano riprodurre sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comunicava loro in quel preciso momento. Buio & Koito con le loro rime vogliono “dipingere” la società in cui vivono, la vita che svolgono e la realtà in cui sono calati, colorando tutto con le loro emozioni e con le parole scelte ad hoc per rafforzare i temi trattati, come dicono nel brano di apertura del disco, la title track che fa da introduzione alle altre undici tracce. “Ogni brano che abbiamo inciso – racconta Koito - è un quadro che parla” e, aggiunge Buio, “come una sfumatura di colore, va a completare la nostra tela per ottenere un risultato che lo renda il più immediato possibile all'ascolto”.

Prendendo ispirazione dal filone conscious, e con un stile classico che però non ignora la scuola di ultima generazione, i due rapper, con rabbia e ironia, trattano vari argomenti, sia delicati, come la situazione di chi oggi fatica a inserirsi nel mondo del lavoro (vedi il primo singolo “Tutto ok”), sia drammatici, come la scelta dei migranti di oggi che, non avendo nulla da perdere, decidono di affrontare viaggi pericolosi (“Assad”), sia più leggeri, come può esserlo un inno alla musica, “Dedicato”, in cui i due ripercorrono gli istanti della loro vita in cui si sono resi conto che questa passione e occupazione era sempre accanto a loro, sia, infine, a metà strada tra amore e odio come “Cemento”, in cui parlando delle rispettive città, ne descrivono luci e ombre.

Al disco hanno collaborato vari artisti, da musicisti come Valerio Ebert, Nicola Cedro e Andrea Barisano che hanno risuonato tutta “JDL” e i bassi delle produzioni di Dj Bile, passando per Keno e Raie (membri di DSC Familia, il collettivo di cui fa parte Buio) fino ad arrivare a Word, Marti Stone e Liliana Desiati. Mix e master di Monet sono stati effettuati al "Fuji Studio" Roma da Fuji. L’artwork di copertina è di Zofa.

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