Reincarnati male

Reincarnati male

caffè dei treni persi

2017 - Cantautoriale, Progressive, Folk

Descrizione

Reincarnati male, secondo album della band, è un disco che può essere ascoltato in due modi: con l’accento sulla seconda a (reincarnàti male) oppure sulla prima (reincàrnati male). Nel primo caso il disco è un insieme di racconti che parlano di esclusi, di sfruttati, di illusi e delusi dalla società, nel secondo caso invece il disco è il loro grido di protesta e la loro rivincita, l’urlo imperativo degli schiavi che augurano ai loro padroni di rinascere nelle loro stesse condizioni.
La fabbrica di pneumatici - quando la fortuna di trovare lavoro si trasforma in una condanna di sfruttamento e la vita perde importanza tanto da poter essere sostituita da una macchina l’unica cosa che rimane è un pensiero d’amore e la speranza che questo porti giustizia.
Luoghi extracomuni - basta vedere le cose da un altro punto di vista e le filastrocche da bambini, quelle che spesso si sentono in bocca a certi politici, sui media, sui social, si sgretolano e le parti si invertono confondendo bene e male, paura e discriminazione.
Mani in pasta - il giorno della vendetta degli onesti è arrivato: chi si è sporcato le mani per fare affari ora ha due guanti da cucina al posto delle mani. Ora il banchiere non potrà più contare i soldi, il militare non riuscirà più a sparare, il poliziotto non riuscirà più a picchiare...gli altri invece, quelli a cui non è stato concesso nulla, quelli che le mani non potevano neanche mangiarsele, ora stringono arrabbiati il loro pugno.
Shoeshine - è il racconto di un uomo d’affari, in viaggio per lavoro, che si fa lucidare le scarpe da un ragazzino. Togliendosi le scarpe, vestito di tutto punto ma scalzo in mezzo alla strada, risulta buffo ed egli si vergogna, spogliato della propria superiorità e reso molto più nudo di quel sciuscià che gli sta lucidando la dignità.
Gambe tra la coda - passiamo talmente tanto tempo in automobile che ormai siamo diventati una cosa sola e viviamo costantemente fermi in coda, e imbottigliati nel traffico sono anche i nostri sogni, i nostri affetti, le nostre amicizie.
Turista - in un mondo dove l’apparenza è più importante della realtà il turista vive con il solo obiettivo dell’obiettivo stesso, quella lente che gli mostra un mondo edulcorato e parziale e che non lo fa sentire colpevole del male della società di cui anche egli è parte.
Scrittori e conigli - forse allora l’unicoe se il rimedio per riscrivere la realtà come in un racconto fosse staccarsi da essa, estraniarsi, rimanerne fuori? È questo che fa lo scrittore, chiuso nella propria stanza, che, continuando a vomitare conigli mescola la realtà con la finzione. Ma, così come sono nati, i conigli verranno uccisi dalla crudeltà della realtà e lo scrittore rimarrà solo nel buio della propria stanza a scrivere racconti che nessuno leggerà e ad ascoltare i consigli della notte.
Morti di fama - è una riflessione sulla morte e sul significato che essa ha per l’uomo, sul bisogno costante di negarla e di superarla. E come sempre, ove vi è una debolezza, c’è qualcuno che ne approfitta. Il brano è l’ultimo urlo di un fiore che decide di appassire prima del tempo.
L’amore del ciclope - quando abbracci una persona talvolta i suoi occhi diventano uno solo, ed è quella la distanza dell’amore, quella per cui ogni parola vuol dire ti amo.

Credits

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia