L'ASTUTA CANDELA
Eri polline,eri polline, la Penelope sposa di polline.
E la tela fu COGITO ERGO SUM, Eva prima della mela eri tu.
E la tela fu COGITO ERGO SUM, la mia astuta candela sei tu!
Ratio,non c'è più ratio nell'urlo sazio del mio vagar,
gioco a fare il Gandhi in astio con l'anima.
E scrivo in do,in giro di do, una parentesi essenziale qui ci vuole.
Canzone all'italiana, maccheronico-nostrana e nella tomba si rivolterà Rimbaud.
Ti prendo in do, in giro di do, ma quale dea ,ma quale fata nel fior fior,
sei solo una P_ _ _ _ _ A di tendenza “sciamana” e per rispetto al sacro ti profanerò.
Eri polline eri polline,la mia Artemide gialla di polline.
Poi la luce fu oltre il buio e tu, Eva prima della mela eri tu.
Poi la luce fu oltre il buio e tu, la mia astuta candela sei tu.
Viaggio,veloce viaggio non è mai saggio dimenticar.
Uno Smemorato ostaggio del tuo vibrar.