I pezzi di "Fuori Paese" e "Alla fine" sono un racconto lirico e rabbioso di una generazione, quella del sud, che conosce bene il tormento e l'accettazione che non diventa mai rassegnazione, ma piuttosto si trasforma in quella consapevole e saggia disillusione che appartiene a chi e' nato su quell'estremo lembo di terra oltre il quale c'e' solo il mare, e oltre il mare un altro continente. Cannella pesca nella tradizione siciliana, il dialetto si alterna all'italiano e in questa ambientazione sonora e narrativa in cui le radici e la tradizione sono rielaborate nella musica come nelle intenzioni, accanto alle chitarre spiccano le voci armonizzate e quasi sempre insieme ad avvolgere l’ascoltatore in una spirale di cantilene dolci ed ossessive come un mantra che si incolla alla memoria fin dal primo ascolto.
E se chiudi gli occhi, anche da lontano riesci ad immaginare senza averla mai vista questa città cosi perdutamente araba in cui la gelida forza del mare e l'impeto dei venti che soffiano caldi e violenti dalla vicina Africa rinfrescano e rinnovano continuamente, quasi resettando questo piccolo mondo, unico e irripetibile, chiamato Mediterraneo. Che con i Cannella diventa post rock.
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L'articolo Biografia Cannella di Cannella è apparso su Rockit.it il 2017-03-09 00:20:25