Al cuore

Al cuore

C.F.F. e il nomade venerabile

2014 - Elettronica, Acustico, Rock d'autore

Descrizione

...la formula musicale ha asciugato i suoni, ridotti a un'essenzialità struggente, eppure grandiosa e regale, dal prezioso valore poetico, che mostra ormai una voluta e più netta impronta cantautorale (...) gli arrangiamenti sono imperniati su raffinati arpeggi di chitarra, arricchiti da sfondi solenni di archi sintetici o da basi elettroniche minimali, talora anche oscure e pulsanti come un magma sotterraneo e/o contraltare di percussioni etniche (...) i quattro brani si fanno così cassa risonanza per le emozioni a fiori di pelle diffuse dalla voce della Stasi, dotata di un'eleganza fuori dal comune, precisa, potente e sicura nel mirare con sobrietà ossimoricamente maestosa e appassionata al cuore di ogni messaggio veicolato dai versi. Brividi affilati. (Ambrosia J.S. Imbornone, mescalina)

...con la line-up rinnovata il "Concettuale Fisico Fastidio" torna con un progetto nel quale rivivono alcuni brani del vecchio repertorio, che si accostano all'inedito che dà il nome all'EP, "Al Cuore", appunto. Nel sound del duo di Gioia del Colle si ritrova il mood indie anni '80 di C.C.C.P (vedi brani come "Ritorno al me stesso di Adesso") e Diaframma (vi ricordate di "Fiumani"?) ma non solo. Dei giorni nostri ci sono influenze come quelle di Cristina Donà e poi c'è anche l'apprezzamento di Paolo Benvegnù, che dei C.F.F. dice "sono per me uno dei migliori gruppi in Italia, con una grande forza e abnegazione"... Con questo EP Stasi e Surico tornano all'essenzialità, con l'attenzione tutta rivolta ai brani. Voce e chitarra sono i protagonisti di un cd elettro-acustico che opera per riduzione, dimostrando ai superstiti C.F.F. che questa metamorfosi può funzionare... (Cesare Liaci, Cool Club)

"Al cuore", ed è proprio lì che colpisce! Un bellissimo EP, dove riarrangiano tre brani e ci sorprendono con l'ottimo inedito "Al cuore". Non sbagliano nulla, l'elettronica è discreta ma calzante ed azzeccata. La cura dei testi e il ben riuscito connubio tra acustico ed elettr(on)ico rendono questo EP uno dei più interessanti tra quelli recentemente pubblicati del genere... finalmente un po' di contenuto in mezzo a tanto rumore! Ascoltare, gente! Ascoltare! (Carmelo Tavarnesi, Switch on Future)

..."Al cuore" risulta una piacevole sorpresa cantautorale. Le poche canzoni registrate sono semplici nella loro composizione, ma creano un’atmosfera sognante, a tratti nostalgica, a tratti suadente. Le voci femminile ne completano e ne impreziosiscono il lavoro rendendolo piacevole all'ascolto e rinvigorente per l'anima... (Serena, Alone Music)

...Un duo femminile elettro-acustico composto da Anna Maria Stasi e Anna Surico, fresco di un EP di 4 brani che si intitola "Al cuore", un "quasi" esordio costruito su testi in italiano, poetici e mai banali, su sonorità languide e malinconiche. La title-track "Al cuore", brano d'apertura, chiarisce l'intento del duo che, sostanzialmente, è quello di creare brani all'interno della cornica del rock d'autore: quello meno orecchiabile, più acustico, più sperimentale. E "Il mio inverno" sottolinea come la chitarra acustica sia il nuovo punto di partenza e accompagna la voce dal timbro chiaro e soft, dal registro medio alto con nessuna foraztura virtuosistica. "La frana" e "Ritorno al me stesso di adesso" evidenzioano un aumento delle ritmiche, dei tappeti elettronici, e, così, l'atmosfera si fa più "accesa". Se così si può dire per un EP, comunque, a lume di candela. (Ciro Masciullo, Qui Salento)

L'album mi ricorda i tempi migliori di artiste italiane del calibro di Paola Turci e Marina Rei. Belle le atmosfere, a tratti celtiche e a tratti tipicamente italiane, create dall'incontro di archi, suoni elettronici e chitarre che ben si mescolano con la voce. (Alessia Lo Re, emergeranno)

Attivi dal 1999, tra i gruppi pugliesi più longevi, dopo numerose produzioni e cambi di formazione ora in veste di duo acustico femminile, si ripropongono con un ep essenziale e minimale in cui vengono ripresi in nuova veste alcuni vecchi episodi della band. Traspaiono passione, estrema liricità ed efficacia dei nuovi arrangiamenti. Un nuovo, interessante, inizio. (Antonio Bacciocchi, RadioCoop)

...Anna Maria Stasi tratteggia vocalmente chiaroscuri marcati, con immutato talento e teatrale passionalità, mentre la Surico rifinisce con mestiere i contorni sonori delle ombre; entrambe soggiogate da quel rinnovato bisogno di centralità lirica e forma canzone che la formazione al completo aveva dovuto opacizzare... (Antonio Belmonte, rockit)

Per ogni cosa c'è una stagione e c'è una canzone. Nei lividi giorni di inizio 2015, segnati da stragi, tristi esequie e un senso di impotenza rispetto a una sorta di generalizzata dissoluzione, la canzone-simbolo è "Al cuore" dei C.F.F.: per la grandezza si guarda al passato e alle sue figure nobili, per il presente si può solo ripetere la frase "non ho più voce". Eppure cantare "fra le macerie spazzate dal vento" fa balenare una speranza... E' questo l'intenso episodio-guida dell'EP di quattro brani con cui uno dei migliori nomi nascosti della scena musicale italiana si ripresenta rinnovato: sigla abbreviata in C.F.F. (sparisce dunque il Nomade Venerabile) e organico ristrutturato come duo acustico-oscuro composto da Anna Maria Stasi e Anna Surico, con Vanni la Guardia a fare da angelo custode o qualcosa del genere. Siamo dunque di fronte, più che a una pausa di riflessione, a un nuovo inizio, come conferma la scelta di riprendere nella nuova veste tre brani da "Attraverso", album dello scorso anno di cui avevamo parlato più che bene. C'è una perdita di potenza sonica e qua e là si sentono un po' troppo gli anni '90 italiani (quelli belli, peraltro), tuttavia l'epos naturale dei C.F.F. è sempre percepibile, così come la loro capacità di arrivare a un passo dalla retorica e poi schivarla con una frase o un suono. Il futuro dunque resta interessante per l'ensemble pugliese, anche perchè i temi forti che ne nutrono l'ispirazione si aggiornano quasi senza sosta, purtroppo. (7,4 / 10, Antonio Vivaldi, Tom Tom Rock)

..."Al cuore" è una canzone poetica, intimista, con un testo profondo. La voce di Anna Maria è vellutata, morbida e si stende con sensualità sul tappeto offerto dalla chitarra acustica della compagna, intrigante il crescendo di intensità, sembra quasi un folk apocalittico alla Sol Invictus, ma cantato in italiano. "Il mio inverno" è un brano inquietante, l'amore per le atmosfere gotiche riaffiora con intensità, un modo davvero originale di mescolare il bel testo dal gusto cantautorale e le musiche raffinate, il finale è da brividi. "La frana" è un brano trip hop di ottima fattura, la cultura musicale non manca alle nostre che ci offrono momenti di grande interesse. "Ritorno al me stesso" è invece pop elettronico, vagamente alla Depeche Mode e amplia la proposta stilistica del duo. Quello che mi ha colpito di questo disco è la varietà di stili esplorati unita ad una bravura non comune, belle composizioni, che col tempo potrebbero diventare sempre più penetranti. Ottimo esordio. (Giancarlo Bolther, Rock Impressions)

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