Un viaggio che comincia nel silenzio di una stanza chiusa e si apre rumore del mondo. Songs by the Dim Light nasce ‘alla fioca lucerna poetando’, come scriveva Leopardi: una luce debole ma tenace. Otto tracce fatte di introspezione, sconfinamenti, sguardi all’altro e al mondo là fuori — dalla riflessione del lockdown in “Chambers / Coda” fino alla cruda riflessione di “In the Devil’s Shoes” e la denuncia di Breakdown.
Le chitarre si intrecciano ad arpeggi di pianoforte, la malinconia si trasforma in rabbia, ma rimane una fioca luce di speranza. Non è un album perfetto — è il nostro, e se è lungo un po’ di più è perché pensiamo che un brano meriti tutto il tempo che serve per respirare.
Se vi va di ascoltare una band che non si nasconde dietro filtri, questo è il nostro racconto.

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