PEZZONI VOL.2

PEZZONI VOL.2

Compilation

2025 - Rock, Indie, Shoegaze

Descrizione

Alcune canzoni non arrivano mai in tempo. Non seguono il calendario, non si piegano alle mode. Restano lì, tra una playlist mai finita e un algoritmo distratto, in attesa di qualcuno che le riscopra.
PEZZONI torna per questo: per dare voce a ciò che è rimasto in sospeso. Questa seconda selezione continua il viaggio tra brani dimenticati o mai davvero notati, tra intuizioni fuori asse e piccole rivoluzioni sonore che meritano una nuova occasione.

Abbiamo scelto altri 20 progetti della nostra community: artisti indipendenti che raccontano fragilità, visioni e possibilità, con sincerità e senza sovrastrutture. Le loro canzoni non chiedono altro che un ascolto vero, profondo.
Perché PEZZONI non è solo un festival: è uno spazio di resistenza culturale, un rifugio per la musica che non urla ma resta. Premi, tour, studio: sì, ci sono anche quelli. Ma il vero riconoscimento è poter essere finalmente ascoltati, nel momento giusto, da chi sa coglierne il senso.

Oggi è quel momento.
Mettete in pausa il mondo. Alzate il volume.
Qui sotto c’è il nuovo track by track. Buon ascolto.

Credits

Agronomist - TUTTI PAZZI

Un brano inclusivo per i generi musicali e per gli esseri umani che celebra.
Una matrice hip hop che danza su ritmi energici post punk e garage rock. Un testo che ho fatto fatica a scrivere e che mi fa piangere ogni volta che lo risento, perché scava nel profondo e dice la verità. Ho fatto forse un buon lavoro.
“I normali non li voglio più… quelli sani pigliateli tu. Tutti pazzi, tutti pazzi, gli amici miei so tutti pazzi.“
Cosa è la normalità, cosa è la pazzia? Chi sta dentro i binari del giusto e del regolare e chi li travalica, sta ai margini, non rientra in categorie prestabilite, è considerato dalla società quasi un reietto, disadattato, emarginato. “Fluidi nei sessi”, con lavori con nomi inventati, non troppo attaccati ai danari, ma molto fissati con i legami, precari, come gran parte della mia generazione, che si sente sempre fuori posto.

Alfiero - La paura

Quante sono le cose che ci intimoriscono? La paura prova ad affrontarle di petto. La canzone parla dell’emozione della paura che emerge quando le responsabilità iniziano a essere maggiori. Essere all’altezza delle situazioni che ci si presentano, non arrivare fino alla fine delle cose, vivere senza lasciare traccia e far rumore, queste e altre situazioni hanno fatto sì che la canzone prendesse vita. Le chitarre elettriche si intrecciano ed esplodono nei ritornelli, quasi come voler scacciare queste paure.

ASTA - MARE APERTO

In "Mare Aperto" esprimo tutta la mia solitudine. La traccia inizia con con un dolce pianoforte, a cui si va a contrapporre subito la mia voce in doubler. Dei background vocal iniziano a riecheggiare come onde del mare in cui ci troviamo. Come un mare in risacca, arrivano kick jersey e un sub che ci scaldano e ci fanno muovere per non annegare in balia delle onde.

Atom Lux - Stoned Monkey Heritage

Il brano racconta la storia di un nostro antenato che, milioni di anni fa, scopre la passione per i cibi intossicanti. Egli passa più tempo alla ricerca di funghi e bacche psicotrope, e meno a rincorrere prede. L’esposizione a queste sostanze stimola aree cerebrali mai esplorate in passato. Un mood soft-stoner-psych-rock accompagna il primate nel suo viaggio percettivo. Se egli sia un pioniere dell’esplorazione evolutiva verso la razza umana o solo un fattone nessuno lo sa.

blue27 - lucebuio

Il brano racconta la storia di un nostro antenato che, milioni di anni fa, scopre la passione per i cibi intossicanti. Egli passa più tempo alla ricerca di funghi e bacche psicotrope, e meno a rincorrere prede. L’esposizione a queste sostanze stimola aree cerebrali mai esplorate in passato. Un mood soft-stoner-psych-rock accompagna il primate nel suo viaggio percettivo. Se egli sia un pioniere dell’esplorazione evolutiva verso la razza umana o solo un fattone nessuno lo sa.

Buckwise - Get Over

Comunicazione e incomunicabilità. Costruzione e distruzione. I rapporti tra esseri umani sono per lo più difficili. Ognuno è un mondo, un pianeta ma a volte puoi sentirti a casa. E, alla fine, sei pronto per tutto ciò che dovrai superare.

Cybophonia - Sunday Travel Round

Brano raffinato e avvolgente, perfetto per accompagnare momenti di relax o un viaggio domenicale, come suggerisce il titolo. Con sonorità downtempo, influenze lounge e un tocco jazzy, il pezzo crea un’atmosfera elegante e malinconica, sospesa tra nostalgia e leggerezza. Un ascolto ideale per chi cerca musica evocativa e cinematografica.

cilio - Tutto normale

Tutto Normale è una seduta di psicoterapia, un viaggio verso il buio profondo, rappresentato da tutte le contraddizioni che caratterizzano il mondo attuale, che a poco a poco, ha normalizzato tutto. Un viaggio scuro che alla fine si riaccende con una luce mai vista prima.

Dada Sutra - DIVA

Ho scritto "DIVA" in un momento febbrile, a Natale, sotto morfina, post-operazione. La mia maestra delle elementari, che si chiamava davvero Diva, è stata trasfigurata in questa canzone che vive in un mondo distopico guidato da macchine che si inceppano, tecnologie in un ciclo continuo di obsolescenza, apparati statali che collassano su sé stessi. Più molti sintetizzatori e un rullante grosso così.

Dills - Urano

Un un'ode alla connessione emotiva e spirituale, in cui le stelle e i pianeti diventano simboli di un legame che resiste a qualsiasi confine fisico. Il ritmo cadenzato richiama la sensazione di movimento, mentre i sintetizzatori eterei e le parole del testo contribuiscono a evocare l'immagine di un viaggio interstellare, metafora per raccontare un amore che trascende i limiti della Terra.

DINìCHE - FUOCHI AMMARE

FUOCHI AMMARE racconta della solitudine interiore che, spesso, viviamo quando non veniamo considerati o apprezzati. Sentivo la necessità di approfondire questo concetto, utilizzando una chiave linguistico-musicale innovativa ed espressiva. Il brano, infatti, rimanda ad un immaginario ben preciso, ovvero quello del fuoco d’artificio che esplode nel cielo, spegnendosi e scomparendo nell’acqua del mare. Nel mondo in cui viviamo, a volte, ci si sente proprio così, come una luce destinata a dissolversi in un oceano. Non importa quanto ti impegni, poiché solo in pochi riescono a capire fino in fondo chi sei davvero. L’importante, però, è tenere sempre a mente l’attimo in cui il fuoco d’artificio esplode, illuminando tutta una notte di colore e brillando unico nel cielo, ricordandoci di rendere questo momento ripetibile e costante nel tempo.

Go Hawaii - Santa Barbara

Brano sognante e rilassato, che trasporta l’ascoltatore in un viaggio sonoro fatto di synth eterei, groove morbidi e vibrazioni baleariche. Con uno stile che richiama l’elettronica chill e il lo-fi pop, “Santa Barbara” evoca tramonti costieri, nostalgie estive e atmosfere da cartolina. Un pezzo ideale per lasciarsi cullare e rallentare il tempo.

Helen Burns - Combat Girl

Energico e graffiante, che mescola sonorità alternative rock e post-punk con una forte carica emotiva. La voce intensa e ruvida si intreccia a chitarre distorte e ritmi serrati, dando vita a un pezzo diretto e ribelle. “Combat Girl” è una dichiarazione di forza e identità, perfetta per chi ama l’attitudine grunge e le atmosfere urbane cariche di tensione.

Kalpa - VERDE SALVIA

È il brano più rappresentativo e allo stesso tempo anomalo di Kalpa: una ballad pop rock d’amore che contrappone sentimenti romantici a situazioni apocalittiche. Musicalmente, il brano richiama una tradizione squisitamente anni ‘90: chitarre trainanti, ritmi serrati, melodie orecchiabili, ma soprattutto arrangiamenti di archi che ricordano grandi classici come Iris e Fake Plastic Trees, ovviamente rivisti sotto la lente ipermoderna di Kalpa.

Krisj Wannabe - Are We Forgetting Something?

Are We Forgetting Something? è il mio primo singolo da solista. Tratta temi sociali, quali l’apatia della nostra società e il continuo farsi guerra a vicenda, mentre chi ci vuole gabbare seguita ininterrotto. L’unico modo per svegliarsi da questo lull collettivo è a schiaffi di fuzz e basso. L’ho scritta e registrata a Tokyo. Il basso è una chitarra che passa per un octaver e la batteria è offerta da garageband.

Leita - Equatoriale

Equatoriale è il primo singolo del nuovo album dei Leita “Alle Porte del Regno Animale”. Il testo di “Equatoriale” si interroga su come diverse persone possono vivere in modo diverso lo stesso attimo da diversi punti di vista, in una sorta di sogno collettivo. Le “urla attorno” che cullano il soggetto della canzone non fanno altro che riportarlo al presente dove è impegnato a lasciarsi alle spalle un ricordo doloroso da cui è difficile scappare. La musica ed il cantato grezzo vengono contrapposti da un testo pressoché onirico, un flusso di coscienza che passa dal sogno alla realtà cercando un ancora di salvezza dal passato di cui il ricordo è ancora impresso.

LUCA COI BAFFI - Gesù Cristo

Parla di uno dei più grandi rivoluzionari della storia dell'umanità. Tra le tante cose che predicava, c'erano l'amore, il rispetto dell'altro, l'uguaglianza tra i popoli; valori che sembrano venire meno in questi ultimi tempi e la colpa è anche mia. Perché se voglio che la mia casa rimanga in piedi devo prendermene cura giornalmente. Comunque, un pomeriggio di circa 2000 anni fa moriva quest’uomo per noi, e chissà se, come hanno detto, al posto delle macchine, tornerà a parlarci di nuovo.

PRIMOVERE - Goodbye

Il brano esplora l’ambivalenza delle emozioni nel constatare che il proprio figlio, oggi fragile ed innocente, diventerà adulto. Come un albero che lascia cadere le foglie per far spazio a una nuova stagione, il genitore accetta il cambiamento inevitabile, trovando conforto nel sapere che magari, un giorno, i propri figli vivranno lo stesso percorso.

Riccardo Morandini - Immagine

Immagine, rappresentazione, simulacro, simulazione, idolo, icona: perduto in questo labirinto, orfano della via ascensionale del simbolo, l’io contemporaneo si frantuma, si scompone come un raggio di luce nel prisma dello sguardo altrui. L’ego annega nello stagno di Narciso. Accechiamoci e offriamo gli occhi come nell'iconografia di Santa Lucia, per tornare a vedere chiaramente.

Veronica + - Giardino

"Giardino" è un manifesto d’indipendenza, una marcia a piedi scalzi verso l’amore per sé. Un luogo selvatico che cambia come noi, da curare senza calpestarlo. Una lotta delicata di percussioni e pianoforti lontani, che vede la libertà come un’altra donna, tanto da non sapere più di chi ci si è innamorati, se della persona o della sua stessa libertà. La rivoluzione è saper fiorire dalle lacrime.

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