Rockit Vol. 1.23

Rockit Vol. 1.23

Compilation

2022 - Rock, Pop

Descrizione

Rumorosissimo garage rock, ballatone anni '70, leggerezza folk primaverile, jazz dalle forme libere sporcato di punk, vivi sfoghi rap e molto altro ancora: è online la Compilation di Rockit 1.23, con il meglio della musica caricata sul nostro sito. La copertina è di Giorgia Dal Molin.

Vuoi anche tu comparire nella prossima compilation? Registrati su Rockit e carica il tuo album, ep o singolo: se ci convincerà, saremo noi a contattarti!

Danielle – Bruci

Danielle, già bassista di Camillas, Koko e Auroro Borealo, col suo progetto solista libera una delicata voce rasposa figlia del primo Vasco e di Ivan Graziani. Come nella ballatona seventies Bruci, che ci invita a trovare la forza di rialzarsi dal letto anche quando sembra non ci sia nulla che vada per il verso giusto.

Liverpool Alligator Park – Lazy Boy

Non fatevi ingannare dal nome: i Liverpool Alligator Park sono un power duo al 100% made in Italy, che fa tremare tutta Treviso con le sue scariche garage rock nere come la fuliggine. E Lazy Boy, seconda traccia del loro disco d’esordio LAP, ne è uno sporchissimo e rumorosissimo esempio.

Tina Platone – Impulsi elettrici

Da un substrato elettronico ai confini di una d'n'b intrisa di spunti techno e sfumature trip hop, con interessanti incursioni soul e r’n’b, si disperdono i vitali Impulsi elettrici della cantautrice Tina Platone, energia pura che si rigenera nella vulnerabilità emotiva.

Federico Ruzza – Primavera

A fare da porta d’accesso per i ricchi e variegati Paintings di Federico Ruzza, chitarrista padovano al suo primo disco da solista, c’è la leggerezza folk di Primavera, con delicati arpeggi acustici che si rincorrono veloci, per accompagnarci verso la profonda voce di Federico.

Groove Heroes – Bon Voyage

Bon Voyage: è questo l’augurio con cui i Groove Heroes, formazione di base a Roma, intrecciano sound funky old school, good vibes dell’ r’n’b americano e un sinuoso flow, in un rilassato trip estivo dove lasciarsi sciogliere.

Angela Iris – Lucciole

Con Psiche Angela Iris indaga il suo essere e la sua esistenza, scontrandosi apertamente coi suoi demoni interiori in un rarefatto e intimo pop. Lucciole è uno dei brani che splende più di malinconia, mostrando come il buio sia capace di assalire anche nelle braccia della persona amata.

Drown – Can I Be a Man for You

Il cantautorato di Drown cambia direzione all’improvviso, disorienta e affascina al tempo stesso nelle sfumature enigmatiche del suo album Blues. Come in Can I Be a Man for You, dove una dolce melodia pop viene smontata da tremolanti synth, stacchi inaspettati e un giocoso scat.

Malogrido – Fuori di casa

Il rapper trentino Malogrido parla a voce piena, esplicitando il suo messaggio solo con barre serrate e ripetizioni asfissianti: Fuori di casa è il suo grido più sincero, dietro cui si nasconde la denuncia di una generazione disperata destinata a scontrarsi contro un vicolo cieco.

Fade In Trio – Felina

Senza risparmiare nulla il Fade In Trio mette in scena sia l’esplosione che le sue conseguenze, il silenzio che ne segue, la contemplazione del fuoco con gli occhi che bruciano, in un jazz libero e sporcato da un incredibile estro punk..

I dolori del giovane Walter – Occhi rossi

Il gruppo campano de I dolori del giovane Walter canta con leggerezza il dramma di una relazione bruciata: gli Occhi rossi del titolo sono lo sguardo distrutto dal pianto che rimane impresso nella mente, in contrasto con il gioco di botta e risposta tra tastiere e batteria che cresce sempre di più.

Dalila Kayros – Animami

Dalila Kayros si immerge in un tormentato oceano di elettronica dark, capace di infuriare al punto di trascinare l’ascoltatore fino alle profondità più nascoste. Animami è la title track del suo nuovo album, in cui riecheggiano le spire tortuose di Björk e FKA Twigs.

Credits

COMMENTI (8)

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  • maxavo 2 anni fa Rispondi

    @vittocomand la mia risposta è cumulativa dei commenti che , con piacevole sorpresa, ho stimolato:
    non è mia intenzione fare un processo a chicchessia, tanto meno ad un sito che mi ha fatto scoprire tantissima musica che, altrimenti, mi sarei sicuramente perso ( sapere dove cercare è un grande vantaggio). Il mio disappunto deriva dal vedere "sottolineare" una tendenza musicale che , a mio parere, è gia abbastanza inflazionata e rappresentata dal "mainstream" musicale italiano, e che non ha certo bisogno di ulteriori "divulgatori" o "sostenitori" , soprattutto in contesti in cui non sarebbe previsto (opinione personale, ovviamente). Io non riduco la musica a degli schemi precisi per i quali, se si usano chitarra-basso e batteria allora è rock, altrimenti no. Essere o non essere rock non deriva da uno strumento ma da un attitudine, motivo per cui album di alcuni artisti sono considerati piu rock ed altri piu pop, pur rimanendo all interno della medesima produzione musicale. per fare un esempio "Hopes and fears" dei keane è a tutti gli effetti un album rock, eppure è totalmente privo delle chitarre. Quello che non mi piace è l appiattimento sulla tendenza comune di quello che piace, anche se fuori tema (ribadisco che la trap non solo non è rock, ma è la moda piu passeggera della musica recente che mai, su rockit, mi sarei aspettato di veder sponsorizzato) e se ti chiami rockit, un tema , per quanto il piu inclusivo possibile, te lo sei imposto tu. Ora, non dovete certo rendere conto a me delle vostre linee editoriali, e liberissimi di appassionarvi ad un genere piuttosto che ad un altro, salvo poi non sorprendervi se un lettore di lunga data come me , abituato a trovare sul vostro sito un certo tipo di musica (attitudine), si rammarica trovandovi delle proposte di tutt altro genere. Io sono approdato su rockit negli anni cercando qualcosa che , solitamente , ho sempre trovato ( i Manzoni , oggi, non credo li mettereste in ascolto). Se ora capita molto piu di rado, non è perchè io sia un nostalgico (non cercherei continuamente nuove proposte sul vostro sito, se cosi fosse: mi "farei" di pink floyd e Led Zeppelin predicando nottetempo che non si fa piu la musica di una volta), ma perchè , nel mezzo di un percorso , avete deciso di cambiare direzione; non ne faccio nemmeno piu di tanto una questione di genere, ma di qualità (qualsiasi genere, anche se lontano dai propri gusi, quando è fatto bene, è un piacere ascoltarlo). Ho letto articoli al vetriolo contro i maneskin, ed altri che incensavano Miss Keyta, e se le critiche ai maneskin le trovo adeguate al vostro sito, di Miss Keyta io, su rockit, non dovrei (vorrei) nemmeno sentire parlare!
    Ma come detto, è un problema tutto mio e lo accetto; come voi dovreste accettare di avere puntato la prua verso altri lidi, e non prendervela a male se qualcuno ve lo fa notare.
    Riguardo all "ambiguità sul senso della compila" ti do ragione, forse il mio commento era inadeguato al contesto, in quanto non è certo colpa di questi ragazzi che amano la musica ed, anzi , ben vengano compilation come questa. Ma dopo il suo ascolto , mi sono, per l ennesima volta chiesto cosa c entrasse questa musica in questo luogo (come se dopo la sigla di stranger things partisse un episodio di Poldark).
    Rivendico, invece, la riflessione su Mussolini, perchè quando ci si dimentica la propria storia, il rischio di non comprenderla è molto alto; e allora una cosa può assumere un valore differente mutandone la semantica, diventando qualcosa che è l opposto di ciò che era. Si trattava di una iperbole, nel vostro caso; un po meno se ci guardiamo intorno, ne converrete.
    Vostro, Max.

  • dfalcini 2 anni fa Rispondi

    Buondì. Anzitutto grazie che ogni tanto mi ricordate l'importanza e la bellezza di una discussione. E grazie a maxavo per l'attenzione e la passione con cui segui la musica e pure il nostro lavoro.
    Sulle compilation e la logica con cui le compila, se lo riterrà, risponderà Vittorio.
    Io la prendo più larga. Non sono uno di quelli che credono che i generi musicali non esistano più (lo dicono in molti, quasi sempre a mo' di clichè), che abbiano esaurito il loro tempo e la loro funzione. Allo stesso tempo non devono però essere delle gabbie. Di certo non deve e non può essere il rock, che, ancora prima che un insieme di coordinate sonore, nasce come un'attitudine, un modo di vivere, un inno alla libertà.
    Quando sono arrivato a Rockit ho trovato una curiosità, un amore per le contaminazioni e per il non allineamento, una passione per ciò che è nuovo in cui mi sono ritrovato al 100%.
    Faccio esercizio quotidiano di fuga dalla nostalgia. Questo non vuol dire che ciò che è nuovo è bello, ciò che è vecchio è morto. Anzi sono profondamente convinto (lo ribadiamo ogni giorno in ogni articolo) che la discografia attuale sia in profonda crisi, che la rivoluzione digitale abbia ahinoi chiuso più spazi di quanti ne abbia aperti, che siamo di fronte (non solo nella musica) a un processo di omologazione preoccupante.
    Eppure continuiamo a guardarci attorno e a cercare ciò che ci piace tra quello che c'è, a cercare scintille o a vedere se riusciamo a innescarne. Personalmente – ma ci sta che tu la pensi diversamente, chiaro – penso che questo sia di parecchio rock, anche se non ci sono le chitarre (o non ci sono per come le conoscevamo) fa nulla.

  • vittocomand 2 anni fa Rispondi

    Ciao @maxavo, grazie del commento, è sempre prezioso confrontarsi con la community. Capisco il tuo discorso, permettimi qualche chiarimento al riguardo, penso ci sia qualche ambiguità sul senso della compila.

    La compilation mensile di Rockit è uno spazio dedicato alle band che caricano musica sul nostro sito e che vogliamo in qualche modo premiare, perché riteniamo siano progetti interessanti, per qualsiasi motivo. In questo numero, come in ognuno dei precedenti, c'è di tutto un po', realizzato da musicisti piccoli in cui pensiamo ci sia qualche guizzo che valga la pena di cogliere. Se poi non ti piacciono pace e amici come prima, anzi, penso sia sacrosanto e sano che si esprima un parere negativo su di un artista, aiuta a crescere.

    Al di là dell'infelice paragone con Mussolini e la sinistra, il significato del nome di Rockit (così come lo stesso genere musicale rock) ha subito un'evoluzione nel corso degli anni, non è certo nel 2022 che ci troviamo dentro artisti che col rock hanno poco a che fare, non ci vedo particolare incoerenza nel dare spazio anche a chi porta sonorità diverse, che siano rap, jazz, fado, musica andina o canto berbero. Il senso di Rockit è proprio questo, lasciare spazio a tante voci diverse – anche perché sai che noia sennò – che vanno nelle direzioni più disparate. Non penso sinceramente che si stia dando una priorità particolare al pop del momento: di quello se ne parla proprio perché è una parte consistente del presente musicale, ma ci piace molto andare a cercare progetti strani, nascosti, freak, gente fuori da ogni logica di mercato, credo che quello sia un punto che non sia mai venuto meno nella linea editoriale del sito.

    Non accontentarti mai, però se ti facciamo scoprire qualcosa che ti fa saltare dalla sedia (e a sto punto diventa una "sfida" personale) faccelo sapere!

    Grazie, ciao!

  • fiz 2 anni fa Rispondi

    @maxavo allora coinvolgo nella discussione @dfalcini direttore rockit e @vittocomand che ha fatto la compila

  • maxavo 2 anni fa Rispondi

    @fiz dato per appurata l'origine del nome Rockit e l accezione per come la si vuole intendere (per costringere ad un articolo che ne definisca le coordinate, non devo essere stato il solo a notare una certa incongruenza), rimane che la parola Rock , in ambito musicale, ha un significato ben preciso a prescindere da quello che chiunque, arbitrariamente, voglia assegnargli; è un come mettere Mussolini nel simbolo di un partito e definirsi di "sinistra": ci arriva anche un astensore che è una contraddizione in termini. Ammesso e non concesso che rockit sia un porto per ogni band emergente che desideri farsi ascoltare (lodevole), ciò che non condivido è la "priorità" che si vuole dare ad un certo tipo di musica (alternative, indie con derive trap) che altro non sono che il "pop"(in senso di "populista", molto piu che di popolare) del momento (nell articolo citato si definivano alternative Afterhours e Verdena; oggi lo è Madame).Proprio perchè per le giovani band è difficile emergere, tanto piu se si suona il bistrattato rock che voi disconoscete (salvo poi far impazzire il mondo con i Maneskin che, come i greta van Fleet prima di loro, non hanno fatto altro che riproporre i Led Zeppelin in chiave piu commerciale), sarebbe auspicabile che su un sito che ha sempre proposto ( a questo punto per pure caso, a voler dar retta all articolo) il meglio della discografia italiana underground (che contiene Benvegnu come i Sula Ventrebianco, per intenderci), dove la qualità della proposta trascendeva dal genere d appartenenza. Ecco, probabilmente non siamo sincronizzati sul concetto di qualità, molto piu che sul significato che diamo alle parole.
    la verità è che io sono abituato troppo bene per accontentarmi: leggo e seguo rockit da troppo tempo per poterlo fare!

  • fiz 2 anni fa Rispondi

    @maxavo contando che -come vedo- sei un utente super attivo che segui e commenti rockit dal 2013 dovresti averlo capito :)

  • fiz 2 anni fa Rispondi

    @maxavo ti consiglio di leggere qui > rockit.it/articolo/rockit-n…

  • maxavo 2 anni fa Rispondi

    onestamente, mi dissocio da tutto ciò! Se queste sono le tracce "interessnti" dei musicisti "del futuro", confido in un ritorno al passato, ed anche in tempi rapidi. Non sto ad infierire sul contenuto singoli pezzi, che saranno magari anche fatti bene ma trasmettono il vuoto che sta al principio del processo creativo ( se si puo definire tale), ma mi soffermo piuttosto sul "contenitore", ovvero rockit, che sembra proprio aver perso la bussola che sta alla base del proprio nome: se per i redattori di rockit questo è il rock, c è un deficit con la conoscenza della storia della musica, ed è un problema serio. Ci si meraviglia che Kate Bush balzi in testa alle classifiche con un pezzo degli anni 80, senza capire che quel pezzo non era un atto di testimonianza dei tempi, ma musica fatta col cuore, con la tecnica(tantissima) e con il talento (enorme), e che sono cose che non si costruiscono con le "formulette" di cui tutti i musicisti di cui sopra sono alla ricerca. Insomma, da un sito che parla di rock, mi aspetto anche un analisi critica e cosciente del momento trise (musicalmente e non) che stiamo vivendo , invece dell assecondarne le tendenze. La memoria è l unica cosa che ci separa dalla ripetizione continua dei medesimi e(o)rrori, e se per un ventenne è quasi fisiologico ( a ventanni si crede di aver capito tutto senza aver capito un cazzo, ci siamo passati tutti), per un sito di divulgazione musicale è imperdonabile.
    Faccio veramente fatica a credere che non sia passato dalla vostra redazione qualcosa di piu in linea, non solo stilisticamente ma anche qualitativamente, con un genere che, nonostante la vostra ostinazione nel voleci far credere che sia questo, è invece molto differente e lontano, nonchè vivo.
    Il rock (non) è morto, viva il rock.....