RGB

RGB

Cromosauri

2021 - Rock, Alternativo

Descrizione

RGB è un EP composto da 6 brani che hanno una lunga storia: scritti tra il 2017 e il 2018, inizialmente erano parte di un disco più lungo che avrebbe avuto un suono molto più vicino al precedente “NOIZ!”(2016). I Cromosauri però si trovano ormai stretti nel vecchio sound, la band ha cambiato bassista e espanso i propri orizzonti musicali. Dopo alcuni tentativi insoddisfacenti, la band decide di prendersi più tempo, rimettere le carte sul tavolo e ripartire. Con l’aiuto di Mattia Casini (Mafalda Strasse, Maraiton) fanno un lungo lavoro di levigatura e ri-arrangiamento e decidono di passare dalla lingua inglese a quella italiana. La sintesi di questo processo è RGB.
Il titolo richiama gli esordi del gruppo e lo strumentale “Cromomito”, come fosse un nuovo inizio, mentre la copertina, in contrasto con la sua bicromia bianca e gialla, richiama il cambiamento, alludendo ad una “italianità” a cui ci si avvicina (il piatto di pasta) ma al contempo si guarda con sospetto per le sue contraddizioni (per questo i vermi).
Nei testi quindi vengono affrontati i temi della transizione: dolori, delusioni e arrabbiature vengono metabolizzate e sublimate, “addormentandosi in un mare di luce” o “immergendosi nel vuoto”. C’è la volontà di superare l’ostacolo, a volte la consapevolezza di averlo già superato e la soddisfazione di poterlo guardare sfumare nello specchietto retrovisore.

È curioso che, visto l’allungarsi delle tempistiche per l’ultimazione di “RGB” il primo lavoro della band in italiano sia stato “La Piccola Circolazione”, composto e prodotto di getto nel marzo 2020 durante il primo lockdown. Ascoltando questo ed il precedente “Invalid Session EP” (2018) si può infatti sentire come “RGB” sia il ponte diretto fra i due lavori, un ponte di collegamento che trasporta dal mood di uno all’altro.

Doppio Gioco, il singolo:
Il singolo che anticipa l’EP si intitola “Doppio Gioco”. Cronologicamente è l’ultimo scritto dalla band, ma quello che meglio rappresenta il nuovo approccio. La canzone racconta un incontro mal finito: un comportamento ambiguo ha portato ad un fraintendimento, adesso il protagonista, ripensando all’evento, cerca di capire e spiegare come questo sia accaduto. Versi chiave sono “Le cose a volte non van oltre a ciò che sono” e il ritornello “noi vogliam di più” che fanno mettono in luce un desiderio di semplicità, di eliminare il superfluo, le complicazioni inutili.
Il brano è stato presentato con un breve trailer ascoltabile chiamando il numero di telefono sulla copertina (purtroppo censurata nei digital stores perché non conforme alle linee guida). La cover richiama l’episodio dell’incontro, un numero di telefono scambiato con mezzi di fortuna: un rossetto, un tovagliolo usato.

Credits

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