Descrizione

Dopo una lunghissima carriera, numerose collaborazioni (Paolo Spaccamonti e OvO, solo per citarne un paio) e innumerevoli live in tutta Europa e negli Stati Uniti, dopo tanto sciabordio Brusaschetto festeggia il quarto di secolo di carriera solista con un album che omaggia gli esordi della propria carriera, un album “metal”, genere che fece scoccare la primissima scintilla del suo amore per la musica. Tra echi di Godflesh, Prong, i Voivod di “Nothing Face” ed Alice in Chains, “Flying Stag” è un salto mortale all'indietro che atterra nel presente. Un album dalla lunga gestazione, iniziata nel 2016, anno in cui avverte il bisogno di suonare qualcosa di più “muscolare”, fisico, divertente da performare dal vivo. Con Alberto "Mono" Marietta, giovane e talentuoso batterista torinese, si è immerso anima e cuore in tre anni di fatica, sudore, sacrifici, sofferenza. soddisfazione. E gioia. L’intenzione è di continuare su questa lunghezza d'onda, “cercando di far stare a galla la propria barchetta tra i flutti del destino”.

Credits

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia