Descrizione

Nella primavera 2012 la cantante grossetana Carla Baldini riunisce una ventina di donne tutte residenti nel comune di Magliano in Toscana, borgo medievale dell'entroterra maremmano, proprio di fronte all'Argentario, con l'intento di costituire un coro-laboratorio di musica popolare; nascono così "Le Donne di Magliano".
Queste donne, che hanno dai 10 ai 70 anni e che non avevano mai cantato in pubblico prima di allora, debuttano come ospiti in un concerto di Ginevra Di Marco dopo appena tre mesi di prove. Tre mesi molto intensi, che permettono alle donne non solo di mettere le basi di quello che poi sarà il loro repertorio, ma anche e soprattutto di trovare nel coro un luogo ricco di affetti e crescita personale.
Da subito le DdM sperimentano importanti collaborazioni con attori e musicisti: Pamela Villoresi, David Riondino, il gruppo tradizionale còrso Zamballarana, le Mondine di Novi, Ambrogio Sparagna, Riccardo Tesi e Maurizio Geri.
Intanto al repertorio di canti e stornelli della tradizione toscana ("La leggera", "Oh, Violina!", "La mamma 'un vole”, "La Malcontenta” …), interpretati con senso di appartenenza ed un pizzico di ironia, si affianca la produzione originale: nascono così parole e musica di nuove canzoni che raccontano le storie, le leggende e le atmosfere della terra di Maremma.
Dopo cinque anni dal loro debutto, le Donne di Magliano escono oggi con il primo lavoro discografico; si intitola "Donne che cantano le Donne" ed è una galleria di ritratti femminili presi a prestito dalla musica popolare della tradizione toscana (la madre di famiglia, la "padroncina", la "ragazza da marito", la "strega" …); fra storia e leggenda vi si raccontano anche le vicende di alcune straordinarie donne di Maremma: Pia de' Tolomei, la Bella Marsilia, la partigiana Norma Parenti ed infine Brunetta Scotti, prima donna medico condotto in Italia.
Impreziosiscono il disco alcuni degli artisti che negli anni hanno condiviso il palco con le DdM: David Riondino, che apre il cd alla maniera maremmana improvvisando una "Ottava per le Donne di Magliano"; l'autorevole voce popolare di Maurizio Geri; l'inconfondibile organetto di RIccardo Tesi ed una Pamela Villoresi inedita, che regala al "suo coro" alcune piccole perle e lascia all'ascoltatore sognante una struggente interpretazione della carducciana "San Martino", che conclude il lavoro.
"Donne che cantano le Donne" è un disco che andrebbe ascoltato in auto, diretti verso la Maremma, perché attraverso le donne che l'hanno vissuta, sofferta, amata, in fondo in fondo si racconta una terra.

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