Descrizione

Gli Endrigo cambiano nome e diventano Le Endrigo, annunciando il nuovo album omonimo fuori il 16 aprile per le discografiche Garrincha e Manita Dischi.
«Siamo nati rubando un nome - racconta la stesso band - e siamo rinaticonquistandocelo e dandogli un senso che fosse nostro, di cui siamo sorprendentemente orgogliosi. Una volta deciso questo, abbiamo scritto dieci canzoni».
La band bresciana annuncia questo cambiamento pubblicando un vero e proprio Manifesto per spiegare il profondo significato della scelta: «in un mondo in cui un articolo determinativo fa ancora la differenza e comporta dei privilegi noi scegliamo di liberarcene e unirci al coro e le battaglie di chi li vuole sradicare. Un gesto con cui scegliamo di provare a veicolare un messaggio alternativo a quello discriminatorio, machista e predatorio che spesso il mondo della musica si trascina, quasi come una tradizione»
Con questo gesto simbolico il trio bresciano annuncia l’arrivo del nuovo lavoro in uscita per la combo bolognese Garrincha e Manita.
Dieci canzoni registrate e prodotte da Nicola Hyppo Roda (Keaton) tra le mura del mitico Donkey Studio di Medicina, che raccontano il mondo dell’incendiaria band bresciana in una nuova e rinnovata veste: intima, nuda e sincera, mettendo in campo un disco - come da loro stessi definito - un pò diverso dai precedenti.
«D'altronde noi siamo sempre stati un pò rompicoglioni: se ci dicono che dobbiamo salvare le chitarre elettriche, immediatamente ci viene voglia di pianoforte. Ma alla fine torniamo sempre a fare rumore. A modo nostro». La libertà si presenta così come l'unico vero fil rouge di tutto il disco: di
stare male, di essere sé stessi, di schierarsi, di chiedere scusa per il proprio passato, di urlare o di essere deboli.

Credits

Musica e parole di Gabriele Tura, Matteo Tura e Ludovico Gandellini.
Edizioni: Garrincha Edizioni Musicali e Manita Publishing
Una produzione Garrincha Dischi e Manita Dischi.
Registrato e prodotto da Nicola “Hyppo” Roda presso il Donkey Studio di Medicina (Bo).
Assistente di Studio: Virginia Faraci.
Missato da Lorenzo Caperchi presso il Tup Studio di Brescia.
Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Studio di Bologna.
Suonato da Le Endrigo: Gabriele Tura (voce, chitarra), Matteo Tura (chitarra, basso, piano, synth, cori, voce su
Smettere di fumare”), Ludovico Gandellini (batteria).
Hanno inoltre partecipato: Nicola Manzan a.k.a. Bologna Violenta (violino, viola e arrangiamento archi su
“Infernino” e “Non son capace”), Enrico Farnedi (tromba e trombone su “Standard rock per chi ci ascoltava
prima e ora è deluso” e “Korale”), Paolo Pianezza (Steel Guitar su “Non son capace”). I cori su “Korale” sono di
Aboubacar Sacko, Hassan Hussein, Amdou Diallo e Alasana Conteh.
Illustrazioni di Eugenio Nittolo. Impaginazione di Stefano Bazzano.

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