Rogito...ergo sum

Rogito...ergo sum

Eppy (EP)

2005 - Pop

Descrizione

Il 2005 è l'anno del riscatto. Della casa naturalmente. Quindi si dà il via ad una serie notevole di lavori per darle un aspetto diverso. Tutto questo per giustificare il titolo dell’album…Che vuoi che interessi alla gente dei tuoi fatti privati? D’accordo, ma il titolo è solo un pretesto. L’idea nasce in tarda primavera, periodo decisivo per la compravendita. Rogitare non è evento da sottovalutare: in media, una persona contrae più matrimoni che rogiti. Ci sono le eccezioni naturalmente. Poi un giorno strimpellando la mitica Eko del '79 esce fuori un riff abbastanza rudimentale, orecchiabile ma di difficile interpretazione canora…
Le sedute di registrazioni sono state sempre abbastanza brevi causa presenza operai. Però era dal 1996 anno di "Forma, caso e dimensione" che veniva rispettata una scadenza annuale; il 2004 rimane, di fatto, un anno improduttivo! In "Rogito...ergo sum" si parla spesso di dimore, è vero, ma in senso lato e con i connotati positivi e negativi che qualsiasi luogo chiuso si porta dietro. Gelido (da non confondere con l'omonima canzone di A. Britti) è un riferimento ai luoghi di culto. Questo brano nasce durante le sedute di registrazione da una semplice sequenza bassdrum-snare aggiunta ad un reverbero distorto. Trovare titoli alle canzoni è sempre arduo soprattutto se i testi risultano logorroici senza né capo né coda. E’ il caso di Aria refrattaria che ha cambiato titolo durante il tragitto almeno quattro cinque volte. Alibi femminile , il controverso brano che apre il Cd è semplice ed orecchiabile. Già dal titolo si presta ad una interpretazione di parte...in realtà è una canzone sull’incomunicabilità senza la pretesa di essere seria ed è interpretata volutamente in maniera trash. Cantare in prima persona oltre ad essere l'autore materiale dei testi a volte può portare fuori strada. Paradossalmente quando la canzone è impersonale è più facile che se ne condivida il senso; quando si usa la prima persona è più facile che l'autore si sia calato nei panni di un personaggio. Ad ogni buon conto, a scanso di equivoci e di polemiche, ecco inserita subito dopo Sarà sereno, una canzone glamour abbastanza ben riuscita. Come dire: alla fine tutto si risolve! Il brano risente di atmosfere SteelyDan come pure FJ & garanzie (FJ sta per fidejussioni). La base raggae di Si fa quel che si può inviterebbe alla spensieratezza, in realtà il testo nasconde una precisa invettiva che rende il titolo beffardo. La citazione di Bertrand Russell a metà canzone non è casuale, il suo pensiero è un punto di riferimento. Anche in Ruolo mistico si trovano passaggi e significati simili. Chiari i riferimenti alle persone che indossano divise laiche o religiose per sentirsi invincibili e per nascondere la propria debolezza. Nonostante il testo che può risultare un po’ oscuro risulta essere uno dei pezzi più orecchiabili dell’album.
Vento degli anni si basa su una facile cantilena, ripetuta da una linea di basso, abbastanza vicina ad un coro da stadio…nonostante questa presentazione rimane un brano soft. Quello successivo, invece, è un pugno allo stomaco: Falso anestetico è una interminabile cavalcata con inciso da neuro: Ed infine la title-track (Rogito...ergo sum) suddivisa in due parti: il primo è uno strumentale incalzante; nel secondo brano è il riff strumentale di cui parlavo all’inizio a trascinare il pezzo mentre le strofe iniziano ogni volta con la parodia del celebre detto cartesiano. La qual cosa forse non piacerà molto ai puristi.

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