Frammenti

Frammenti

Fermo Immagine

2015 - Cantautoriale, New-Wave, Elettronica

Descrizione

“Frammenti” è il nuovo lavoro dei FermoImmagine, duo formato da Luigi Maresca (nife) e Mirko Ravaioli (mrk). Il disco arriva a due anni dal precedente “Foto ricordo” e vede la band romagnola collaborare con Lorenzo Montanà nelle vesti di produttore, che ha seguito il progetto dalla fase di scrittura dei brani sino all'approdo in studio di registrazione, dove i FermoImmagine – anche grazie alla collaborazione con Gianluca Lo Presti (Nevica su quattropuntozero/Nevica NOISE) – hanno sigillato dieci tracce di ipersensibile cantautorato electro-wave.

Come per l'opera precedente, anche “Frammenti” dunque si muove in un solco wave ed elettronico tipicamente anni Ottanta, ma con un approccio profondamente diverso sia per quanto riguarda la scrittura dei brani che la scelta dei suoni. Il disco nasce da un periodo di lavorazione durato quasi un anno e mezzo (novembre 2013 – aprile 2015), che è stato per i FermoImmagine un'occasione per mettersi in gioco completamente e ricominciare da capo. E' nato così un lavoro maggiormente leggero ed aperto rispetto al passato: il suono è meno freddo e rigido e trova una propria autonoma identità in brevilinei frammenti ambient-IDM come in ritmiche e chitarre più lineari e dirette. Il cantato è animato da una teatralità minima che lo rende più interpretativo e “umano”. E anche i testi, con le loro immagini a volte quotidiane ma vibranti, a volte decisamente visionarie, lasciano all'ascoltare una maggiore libertà di comprensione.

“Frammenti” è insomma un disco più contemporaneo nei suoni ma lo è anche nelle atmosfere, ricalcate al meglio dalla copertina, un disegno minimale di Luigi Maresca. Ogni brano è come un bagliore di luce bianca che investe in modo soffuso la realtà di tutti i giorni, raccontandone lo spaesamento e la precarietà esistenziale, dove tutto, a cominciare dall'anima, sembra disaggregato e impossibile da accorpare. “Frammenti”, appunto, che possono essere brandelli biografici o visioni oniriche, scampoli d'osservazioni metropolitane oppure punti fermi che si dissolvono nel tempo della memoria evanescente e nello spazio degli affetti incomunicabili. Ma anche pezzetti di uno specchio in cui ci si riflette quasi d'improvviso, accorgendosi che comunque si r(esiste) alla sofferenza e alle perdite, conquistando magari una nuova consapevolezza e una nuova affinità. Perché in fondo sta proprio qui la grande forza di questo lavoro dei FermoImmagine: la capacità di essere vicino a chi ascolta di una manciata di canzoni che penetrano sottopelle, abbagliano, scaldano. E fanno sentire meno soli.

Credits

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