Si tratta di un disco in cui si assiste al riavvicinamento di Forse Danzica alle sue radici personali che affondano nel post rock e post metal, mai espresse fino a questo progetto, con una ricerca sonora che ha privilegiato arrangiamenti costruiti su intrecci di chitarre acustiche e sintetizzatori. Le batterie sono suonate da Omar Ghezzi, mentre tutti gli altri strumenti sono suonati da Matteo Rizzi (Forse Danzica), autore anche dei testi e delle musiche e da Marco Boffelli (Armo). Il disco è stato prodotto da questi ultimi, ad eccezione di AutoCad in cui i due sono stati affiancati da Daniele Capoferri per quanto riguarda la produzione. 
Questo primo volume di TYMAH vuole essere un disco sul deragliamento, sulle rovinose conseguenze della perdita o della totale assenza di binari, ma anche sull’accettazione dello smarrimento.					

TYMAH (vol.1)
Forse Danzica
Descrizione
Credits
Voci: Matteo Rizzi (Forse Danzica) 
Chitarre acustiche e elettriche: Matteo Rizzi, Marco Boffelli, Francesco Tribbia Azzola, Daniele Capoferri (in AutoCad) 
Bassi: Matteo Rizzi, Marco Boffelli 
Sintetizzatori: Matteo Rizzi, Marco Boffelli					
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