Descrizione

Una chitarra e le dita del chitarrista,la sua arte, il suo pensiero. Sono anni che Francesco Mascio nei suoi dischi da solista cerca di raggiungere l’equilibrio musicale perfetto, attraverso il suo strumento e l’avvicinamento alle filosofie orientali. Ci aveva già dato un pregevole esempio con il suo precedente lavoro "Ganga’s Spirit" e continua sullo stesso solco con questo nuovo progetto: "Wu Way". In cui risalta in maniera evidente il gioco di parole tra Wu Way e Wu Wei, la dottrina taoista della non azione, del tempo dedicato a se stessi, della ricerca dell’equilibrio psichico e vitale e il processo di interiorizzazione della stessa filosofia che ha coinvolto Francesco andando a fondersi con le sue passioni più intime. Come l’acqua ha trovato più strade per viaggiare attraverso la sua creatività, per frammentarsi in mille rivoli, miscelarsi, unirsi e poi fuoriuscire in nove composizioni che congiungono le derive Jazz e occidentali ai richiami della tradizione asiatica. Perfettamente modulato l’utilizzo tra la chitarra (elettrica e classica) e la singing bowl o le wind chimes, i dialoghi armoniosi tra Indian bells e Indian cymbals, con gli incantevoli intarsi di Sanjay Kansa Banik alla Tabla in "Balla Con Buddha", Gabriele Coen al Sax in "Tiziano Terzani" e Susanna Stivali alla voce in "Arpeggio Elementale". Sono onde morbide che con il loro movimento ciclico invitano alla meditazione e al movimento, alla preghiera e all’incanto e trovano il loro punto di equilibrio nell’ascolto. È questo l’invito fondamentale: l’ascolto… l’ascolto di questo disco, l’ascolto che ognuno dovrebbe dedicare a se stesso e… agli altri… lasciandosi andare…

Credits

Registrato al Nutone Lab a Roma nel maggio 2018 da Filippo Manni.
Francesco Mascio: chitarra elettrica con relativi effetti (loop station ecc), chitarra acustica e classica.
Le chitarre non sono mai state sovraincise.
Strumenti e suoni: singing bowl, indian bells, cymbals, dan moi, wind chimes, shaker, clapping e altri oggetti sonori 
Susanna Stivali, voce - Gabriele Coen, sax - Sanjay Kansa Banik, tabla

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