I'm walking alone

I'm walking alone

Gabriele Bombardini

2014 - Strumentale, Psichedelia, Alternativo

Descrizione

Dopo aver attraversato nel corso degli anni, come musicista, arrangiatore compositore e produttore diversi generi musicali (rock, jazz, pop, etnica, elettronica) e aver composto musiche per sonorizzare film, cartoni animati, documentari, pubblicità, eventi multimediali, diventa naturale operare una sintesi di tutte queste esperienze per elaborare un’idea musicale che contenga tutti questi linguaggi.
“ I’m walking alone” è una somma di tutto ciò.
Le mie influenze musicali sono tante. Fondamentalmente tutta la musica che mi piace, indipendentemente dai generi, mi influenza e mi emoziona. Se devo fare dei nomi, tra i tanti, potrei citare Miles Davis, Wheather Report, Bill Frisell, Daniel Lanois, Brian Eno, Pink Floyd, David Bowie, Gustavo Santaolalla, Thomas Newman, Nils Petter Molvaer.
L’approccio compositivo generale non è stato ortodosso (si pensa al compositore che imbraccia il proprio strumento per inventare una melodia, degli accordi, che scrive sul pentagramma). La sfida è stata quella di chiudermi in studio di registrazione e vedere cosa poteva nascere partendo non da brani già strutturati ma da semplici frammenti musicali e da una ricerca sul suono. Tradizionalmente la chitarra in tutte le sue estensioni si presta particolarmente ad essere trattata con effetti elettronici, pedalini e quant’altro. E’ nel dna dello strumento stesso.
Dal vivo cerco di ricreare queste atmosfere utilizzando, oltre alle mie chitarre e agli effetti elettronici che applico agli strumenti, una loop station, una sorta di campionatore, che in tempo reale mi permette di registrare e sovraincidere le idee musicali che compongono i brani.
Sono innamorato della pittura e quando compongo penso ad una tela su cui aggiungere dei colori, quindi non penso mai in termini di note ma in termini di emozioni e sensazioni che voglio o riesco ad esprimere. Realizzare musica è così una forma di autoanalisi che mi permette di veicolare le mie contraddizioni in maniera positiva anche a dispetto di una quotidianità, è sotto gli occhi di tutti, molto problematica.
In fondo il titolo del disco è un gioco di parole perché l’ho realizzato in solitudine (ad eccezione di “Children” realizzato in collaborazione con Matteo Scaioli). Non è però un inno all’individualismo, mi auguro anzi, che “I’m walking alone” possa accompagnare l’ascoltatore attraverso un viaggio, non so verso dove o verso cosa, ma spero comunque da qualche parte.

Credits

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