Scritto e arrangiato da GRIEL, Ti licenzierò poggia su un ritmo afro-latin, con strumenti acustici e sintetizzatori che si mischiano tra loro e un coro a fare da sfondo per tutta la durata del brano.
In questo contesto musicale spensierato, GRIEL dipinge un flusso di coscienza inquieto, con un testo semplice e diretto. Si osserva dall’esterno e riflette sul suo percorso, sulla sveglia che suona ogni giorno allo stesso orario, sulla routine e sul mondo del lavoro. E in questa routine vive un costante paragone con il suo sé del passato, più insicuro ma più fedele a se stesso. Arriva al punto da chiedersi “com’è che son finito dentro questo inferno?”.
Nel bel mezzo della canzone arriva una doccia fredda: riaffiora con prepotenza il suo sé del passato, dopo anni in cui è stato ignorato e nascosto, e lo fa usando il linguaggio del rap. Il brano si conclude con una pizzica liberatoria e con un testo - in dialetto pugliese - che ricorda il finale aperto di un film.

Ti licenzierò
GRIEL
Descrizione
Credits
Testi e musica: GRIEL
Mix e Master: Rifugio Sonoro (BO)
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