Giovanni Salvagnini - Incubo testo lyric

TESTO

Nell’ora in cui la notte ha mangiato il mio cuore
Ho solo il cervello a scandirmi le ore
La nebbia del mare disegna sirene su Londra
Ma la nebbia del cuore mi nasconde l’ombra
L’ombra sguinzaglia i mostri, denti affilati, coltelli d’oro
Come al tempo del riso soffiato, ma lì i nemici non erano loro
Stanotte sono più furbi, stanotte han già ubriacato il mio timoniere nano
Che sulla sua bussola cerca il sud e dice “ma noi a che cosa serviamo?”
Noi, a che cosa serviamo?
Noi, a che cosa serviamo?
Non serviamo a n-, non serviamo a n-, non serviamo a ni-
E gli hai risposto a quell’americano che si arrampicava i giorni verso la stazione
Che avresti potuto dargli ragione quando avessi visto un computer scrivere una canzone
E che Dio non è un uomo, non gli importa niente se esista il tempo
Non va come noi di qua e di là a seconda di dove tira il vento
E l’ombra ride, ride di gusto, ride di fuoco
Sembro essere io con tanti altri stasera parte del suo gioco
“Sei molto intelligente, devo dire, per essere vivo
Ma dimmi hai mai scoperto se Dio è buono o cattivo?”
Noi, a che cosa serviamo?
Noi, a che cosa serviamo?
Non serviamo a ni-, non serviamo a ni-, non serviamo a nie-
Siamo frammenti, frammenti di un unico grande specchio
Chissà se alla fine ci reincolleranno o ci butteranno nel secchio
E abbiamo paura, ci teniamo per mano
Paura sì, tanta, di finire lontano
Ma lontano ci siamo già, lontano dal vero dalle decisioni, lontano dal centro
Siamo minuscoli granelli di sabbia persi per sempre nei deserti del tempo
“Molte lune mi han già squadrata evaporare alla prima luce da quella veranda
Ma stanotte è maturo il tempo che tu ti risponda alla tua domanda”:
Noi, a che cosa serviamo?
Noi, a che cosa serviamo?
Non serviamo a nie-, non serviamo a nie-, non serviamo a nient-
Al mattino l’uomo ha un sole nuovo sorto sulla sua testa
Importanti le cose da fare, faccende da sbrigare, non è proprio un giorno di festa
“Amore stanotte hai fatto un brutto sogno, ti sarai mica spaventato?”
“No, non è niente, me ne sono quasi già dimenticato.
Si mi sembra ci fosse un cameriere strano, che mi fissava e mi prendeva per mano
E mi chiedeva "

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CREDITS

Testo e musica: Giovanni Salvagnini

ALBUM E INFORMAZIONI

La canzone Incubo si trova nell'album Vietato l'ingresso (ai non addetti ai lavori) uscito nel 2020.

Copertina dell'album Vietato l'ingresso (ai non addetti ai lavori), di Giovanni Salvagnini

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L'articolo Giovanni Salvagnini - Incubo testo lyric di Giovanni Salvagnini è apparso su Rockit.it il 2020-12-14 16:06:19

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