2017

2017

Herbert Stencil

2017 - Rock, Psichedelia, Elettronica

Descrizione

Uscirà il 17 febbraio 2017, dopo l’esordio de I Gelati alla Moda (2015), il secondo album dell’artista sardo Herbert Stencil, prodotto dalla label indipendente Le Officine.
L’album verrà anticipato il primo febbraio dal singolo 1977, traccia che apre il disco, di cui verrà rilasciato il videoclip, diretto dal cagliaritano Federico Branca.

2017 è un concept album composto di otto tracce inedite. Si propone fin da subito diverso dal precedente lavoro, ma sempre con il carattere irriverente e l’energia fuori dalle righe che contraddistinguono il cantautore sassarese. Il disco è caratterizzato da un uso più massiccio di tastiere, sintetizzatori e sequenze elettroniche che accompagnano il protagonista dal 1977 - suo anno di nascita e traccia di apertura - al 2017 - anno attuale e traccia di chiusura - attraverso gli eventi che più hanno colpito e più hanno segnato la sua esistenza: Come i robot che giocano a ping pong (seconda traccia) o A casa di amici un giorno incontrai (quarta traccia)

Registrato nel corso di più di un anno di lavoro da Giuseppe Aledda (che ha curato anche il mix e il master) nell’ottocentesco Palazzo Siotto di Cagliari, 2017 è un album nostalgico e rabbioso, critico, dolce e pieno di passione. Tutte queste anime, in apparenza energicamente contrastanti, confluiscono con sapienza nel lavoro di Herbert Stencil, in un risultato assolutamente originale all’interno del quale le influenze culturali dell’artista non si fermano ai quarant’anni appena passati, ma arrivano addirittura al movimento futurista di inizio XX secolo. La copertina (realizzata da Luisa Gulli) è infatti un voluto omaggio alle grafiche e ai font tipici di quegli anni, così come lo è la forte critica sociale dei giorni nostri che si rivela dietro la citazione della celebre opera di Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, titolo della settima traccia del disco e secondo singolo in uscita, con un videoclip animato curato dalla giovane scenografa di Brera Alessandra Frau.

Credits

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