KEEP ME CLEAN

Dopo le oscurità inquiete del singolo precedente, Dust Off, la band romana torna con un brano che fa rumore e mostra la propria energia, pur muovendosi su concetti piuttosto intimi.
Il sentimento d’amore in Keep Me Clean è una finestra sul mondo, ma anche una finestra come un filtro, una protezione, qualcosa che ci consente di guardare fuori, rimanendo al sicuro. 
C’è una contrapposizione tra luce e ombre, rappresentata anche dall'aggressività degli strumenti nell’introduzione e nel ritornello, contrapposta alla setosità della voce nelle strofe. 

In Keep Me Clean si parla di una relazione importante che trova la propria forza in un continuo cambiamento e trasformazione, pur essendo incastonata come una pietra preziosa, in ciò che ormai si conosce come le proprie tasche: un loop che viene superato per uscirne ancora più forti.

Il rettile perde la pelle, che si rigenera però più forte e più bella di prima, in un processo di trasformazione che permette di non perdere nulla nel processo. Il rettile cerca la luce, il calore, e cerca la finestra.

Ma allo stesso tempo l’ombra viene ammirata come un velo protettivo sulla città, su ciò che conosciamo bene, un’ombra data dalla statua costruita con i mattoni fatti di momenti significativi e ricordi confortanti, come il tappeto di riverbero che amalgama i suoni, su cui si stagliano come montagne le chitarre e il basso spigoloso, supportati da una batteria potente che scandisce la robustezza pungente della chitarra.

Questo è il secondo lavoro degli In June con il producer, mixing e mastering engineer Steve Lyon (The Cure, Depeche Mode, Siouxsie..) e rappresenta ancora un’altra conferma rispetto a questa nuova direzione che la band è pronta ad abbracciare totalmente, fino a farla diventare una certezza.