Delta V: "Chiunque antepone l'ideologia al buon senso è un potenziale nazista dell'Illinois"

La storica band, in attività da 30 anni, torna con un nuovo brano e un tour, dedicati alla celebre scena dei Blues Brothers. Abbiamo parlato con loro dei nuovi "nazisti dell'Illinois" che sono in mezzo a noi, di musica elettronica e pop omologato

Le foto sono di Marco Olivotto
Le foto sono di Marco Olivotto

Magari non sono un nome popolarissimo. Di certo sono un nome fondamentale per determinate sonorità e scene della musica di casa nostra. Sono i Delta V, che tornano per celebrare i 30 anni di carriera con il tour “NAZISTI DELL’ILLINOIS”, dieci date nei club italiani. Si chiama come un brano che uscirà il 15 aprile. 

A salire sul palco i due fondatori, Carlo Bertotti (synth, basso) e Flavio Ferri (chitarra, synth), cui si aggiunge la voce del gruppo, Marti. A rafforzare il lroo suono tre nomi che nell'ambiente sono più noti: Nicola Manzan (chitarra e violino; Bologna Violenta, Baustelle, Teatro degli Orrori), Simone Filippi (batteria; Ustmamo, CCCP, Gianni Maroccolo), Vladimir Jagodic (Sound engineer).

Il tour parte il 9 maggio dall'Arci Trinità di Genova, il 15 è al Bellezza di Milano, si chiude (per ora) il 31 maggio all'OOOMH - Out of Ordinary Music Hills Festival, Guardistallo (Pisa), in una località speciale dove Flavio è di casa facendo delle cose molto belle, come vi avevamo raccontato qua.

"In questo live, oltre al brano Nazisti dell’Illinois, eseguiremo brani tratti dai nostri album precedenti, ma in una veste completamente rinnovata. Abbiamo costruito la scaletta come farebbe un DJ, mixando i nostri pezzi con campionamenti e sequenze ispirate agli artisti e ai generi che ci hanno influenzato nel tempo. Oltre ai nostri brani più noti, eseguiremo anche canzoni dei primi album che non suonavamo da anni" dicono i Delta V.

Ci abbiamo fatto un po' di chiacchiere. 

Chi sono oggi i nazisti dell'Illinois e che rapporto avete con i Blues Brothers?

Per essere considerati nazisti dell’Illinois nel 2025 non è necessario indossare camicie brune animando cortei nei sobborghi di Chicago o essere iscritti a un partito nazionalsocialista. Negazionisti, complottisti, suprematisti, revisionisti, seguaci MEGA, MAGA, QANON, gli haters sulla rete, l’estremizzazione di un’idea, la radicalizzazione, sia a destra che a sinistra con l’esasperazione del politicamente corretto, quell’anteporre un’ideologia al buonsenso getta il seme per un nuovo potenziale nazista dell’Illinois. Io e Flavio abbiamo visto per la prima volta il film di Landis quando andavamo al liceo. Da allora lo avremo rivisto in televisione decine e decine di volte, non puoi non amare chi va in missione per conto di Dio.

Chi sono i Delta V oggi e che musica fanno?

Abbiamo cominciato a suonare a Milano nei primissimi anni ‘80 in un panorama dove la New Wave la faceva da padrone. In seguito abbiamo progressivamente sostituito le chitarre con synth e campionatori transitando da Trip Hop, Synt Pop e Drum and Bass. Negli ultimi anni abbiamo modificato ulteriormente le nostre coordinate mantenendo l’elettronica al centro del progetto e consolidandola con le collaborazioni con Roberto Vernetti e con Paolo Gozzetti (Sigma tibet e Italo Connection). Manteniamo ancora un approccio cantautorale in fase di scrittura anche se le nostre canzoni non hanno un impianto assimilabile agli standard e alle sonorità del momento. Cerchiamo di essere coerenti con il nostro percorso ricordandoci che suoniamo insieme da una vita e che ci siamo quasi sempre divertiti nel farlo (quando in passato ci siamo accorti ad un certo punto di aver perso slancio abbiamo preferito smettere di suonare insieme per una decina di anni dedicandoci ad altro…) 

Che giudizio date della scena elettronica italiana, che in Europa ha discreti riconoscimenti?

Per noi, ragazzini che cominciavano ad imbracciare strumenti alla fine degli anni ‘70, la musica elettronica è nata con Moroder. La colonna sonora di Fuga di Mezzanotte o I Feel Love di Donna Summer sono stati dei caposaldi nella nostra formazione mentre il Korg Mono/Poly e la Roland Drumatix sono stati i primi strumenti con cui ci siamo confrontati e che ci hanno cambiato prospettive e visuali. Non siamo particolarmente fan della Tech-House ma apprezziamo le diverse proposte tra l’Ambient e la Minimal-Techno che vedono sempre più artisti italiani farsi notare a livello internazionale. 

Cosa vi piace e cosa proprio no nella discografia oggi?

Del panorama attuale ci ha colpito l’album di Daniela Pes, Spira, davvero interessante e originale. Nella discografia italiana attuale, escludendo il rap e la trap, facciamo invece fatica a riconoscere realtà che possano far pensare all’esistenza di vere e proprie scene. Il pop inteso nella sua accezione più tradizionale non offre sussulti o spunti con proposte abbastanza modeste e carenti in originalità, con suoni, arrangiamenti, tematiche nei testi omologati e poco originali. È stato abbastanza paradigmatico l’ultimo festival di Sanremo con una schiera di canzoni (scritte per altro da un pugno di autori manco fosse una catena di montaggio) assolutamente anonime e in cui abbiamo invece apprezzato brani personali e illuminati come quelli di Joan Thiele, Lucio Corsi e Brunori.

Cosa porterete in tour?

Nelle 10 date del tour che stiamo per affrontare presenteremo, oltre al nuovo Nazisti dell’Illinois, canzoni tratte da tutti i nostri album. Lo faremo in una maniera assolutamente inedita: una sorta di DJ set senza nessuno alla consolle ma rigorosamente suonato dove abbiamo montato e mixato sequenze, campionamenti, arrangiamenti presi da molti dei dischi che ci hanno influenzato dall’inizio della nostra storia. Chi verrà ad ascoltarci troverà nelle strofe delle canzoni dei Delta V frammenti o groove dei Japan di Quiet Life, di John Foxx in Metamatic, del Bowie di Low, di Gary Numan di are Friends electric fino ai Royksopp o ai Boards of Canada. Con noi sul palco ci saranno Nicola Manzan (Bologna Violenta, Baustelle, Teatro degli Orrori) e Simone Filippi (Ustmamo, CCCP, Gianni Maroccolo).

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L'articolo Delta V: "Chiunque antepone l'ideologia al buon senso è un potenziale nazista dell'Illinois" di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-04-11 14:30:00

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