Questa sera salirà sul palco di Sanremo tra le nuove proposte con il brano Due noi e il 31 gennaio ha pubblicato il suo disco d'esordio per Sony Music Italy e Picicca.
Stiamo parlando di Thomas O. Fadimiluyi in arte FADI, che dopo qualche anno passato a studiare meticolosamente le parole giuste da usare nel suo primo album ha deciso di scoprire oggi tutte le sue carte, partecipazione sanremese inclusa. "Vedi, dopo che metto il telefono giù con te devo andare a tagliare la legna per il camino, sono un tipo bucolico solo che vivo sul mare".
Cresciuto a piadina, Ray Charles, Lucio Dalla e Fugazi, FADI ha messo in questo suo primo progetto il mix potentissimo che solo la sua voce riesce a creare, a metà strada tra il suono del West Africa e il nuovo cantautorato. Il ragazzo romagnolo di sempre, con la passione per la musica che oggi compie un passo importante.
Allora come stai?
Eh dai, sto benone.
Carico?
Siam carichi siam carichi, vediamo un po’ cosa succede questa settimana.
Tra disco d’esordio e Sanremo hai un bel po' di cose a cui pensare
Mi sono divertito un sacco con tutto lo staff di musicisti che hanno collaborato al disco. Ci ho messo un po’ di tempo è vero, ma in tutto questo mondo veloce e frenetico me ne frego! Preferisco prendere i giusti tempi per creare qualcosa. Anche perché per fare il vino buono ci vuole tempo!
C'è una traccia a cui sei particolarmente affezionato?
Non saprei cosa scegliere, mi piacciono tutte tantissimo. Sono canzoni che essendo nate in molto tempo rappresentano ognuna un determinato periodo della mia vita, con il loro significato. Sono affezionato all’orientarmi con il mare che viene fuori in Canzone leggera, a Se ne va , a Fluido, che non vedevo l’ora uscisse, è la canzone per fare il tifo. Io, piccolo albergatore di Riccione, tutto fare, che ho la possibilità di fare una canzone per fare il tifo ai miei amici, è una roba incredibile. Fluido non è uno stato di forma: quando penso al fluido intendo una metafora che viene utilizzata nel rally. "Fluida la prima curva", "Scorre", "Apre" sono tutte terminologie che vengono usate nel rally. Il fluido nel corpo umano è il sangue, nel motore è la benzina, dà energia, dà vita, dà pulsazione. Ognuno ha le proprie beghe ma ognuno è unico, è un modello irripetibile. Un'unica produzione di DNA, non ce ne sono altre al mondo, pregi e difetti inlcusi. Voleva essere questa cosa qua.
Tra le proposte giovani di Sanremo c'è qualcuno che ti ha colpito particolarmente?
La distanza televisiva ti fa pensare che ci sia distacco o competizione tra di noi, ma poi basta una “spataccata” nel backstage che realizzi che anche se un artista può sembrare molto lontano da te, ha comunque qualcosa da dirti, che ti fa avvicinare immediatamente al suo mondo. Diventa una cosa easy, stringi e leghi un po’ con tutti. Mi sono divertito un casino a “spattacare“ in backstage con tutti, tra addetti ai lavori fino agli artisti. La prossima volta che vado a Roma ho già un tot di persone da andare a salutare.
Dopo la vittoria di Mahmood lo scorso anno si respira un aria più fresca sul palco di Sanremo secondo te?
Di sicuro il pubblico ha l'opportunità di vedere qualcosa di diverso e di nuovo; i nostri nonni, ad esempio, possono ascoltare finalmente quello che sta accadendo nel mondo della musica di oggi. Da quel punto di vista serve che ci sia questa freschezza: per me poter dire un giorno ai miei nipoti che sono stato su quel palco là, che mi sono testato su un palco del genere è una cosa grandissima, è super. Un afro-romagnolo che va a Sanremo, a volte non ho le parole per descriverlo, ma infatti è per quello che non parlo ma scrivo canzoni.
---
L'articolo Fadi, sapessi quanto è strano un afroromagnolo a Sanremo di Chiara Lauretani è apparso su Rockit.it il 2020-02-04 16:09:00
COMMENTI