Con Metal Carter il rap fa paura come un film di Mario Bava

Dalla passione per il cinema – soprattutto horror – alla difficile adolescenza di Primavalle, il sergente del metallo presenta il suo ultimo disco, "Fresh Kill". Con tanto di feat di Davide Toffolo e una spettacolare copertina disegnata dall'amico Scarful

Metal Carter
Metal Carter

Il 16 ottobre scorso è uscito Fresh Kill, l’ultimo album nella carriera del sergente del metallo, il re del death rap italiano, qua con la produzione di Akira Beats: stiamo parlando di Metal Carter, uno dei più folli esponenti della scena hip hop romana, membro della prima ora del TruceKlan e pioniere della contaminazione del metal all’interno del rap.

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Ad appena due anni di distanza dal precedente Slasher Movie Stile e dal “contest sentimentale” – se così vogliamo chiamarlo – in cui voleva trovare la sua Death Queen, Metal Carter è tornato sulle scene con un disco ricco di feat, tra cui spiccano Danno, Young Signorino e Davide Toffolo in Chiarimenti, singolo uscito già a fine maggio. A marzo, invece, l’avevamo visto assieme alla band death metal campana Fulci nel pezzo Death by Metal. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Metal Carter su Fresh Kill, finendo per tirare in ballo il cinema horror, i suoi anni da ragazzo nel quartiere di Primavalle a Roma e Friedrich Nietzsche.

Partiamo dalla copertina. Chi l’ha realizzata?

Font e grafica sono del mio amico designer e tatuatore romano Alessandro Maida, in arte Scarful, con cui collaboro dal 2006 e che, partendo da un mio suggerimento, si è ispirato a un frame del video Doccia Di Sangue. Per Fresh Kill volevo qualcosa di più statico e d'impatto, con un’approccio street già dal primo sguardo. Tra l’altro, Scarful fa parte di un team di prestigiosi tatuatori che lavora ad altissimi livelli in tutta Italia assieme anche a Luca Mamone, la persona che mi ha iniziato al mondo dei tatuaggi. Da quando sono ragazzo mi affido a lui per molti dei tatuaggi che ho deciso di farmi, ormai ho perso il conto di quanti me ne ha fatti.

La copertina di
La copertina di

In Chiarimenti dici: "So’ cresciuto in mezzo alla violenza, cresciuto dove c’era solo delinquenza". Che ricordo hai della tua adolescenza?

Da ragazzino vagavo da solo per il quartiere, c’erano pochi punti di riferimento. Primavalle era un quartiere dormitorio conosciuto soprattutto per il crimine, gli ultimi strascichi degli anni di piombo e i picchiatori da stadio. Ho visto da ragazzino i miei primi concerti punk-hardcore al centro sociale Break Out. Adesso vedo Primavalle molto cambiata, o semplicemente io sono diventato un uomo. Comunque non avverto più quell'aria di tensione che c'era quando ci sono cresciuto. Adesso almeno ci arriva la metro, c'è un cinema e un parco giochi, prima non c'era veramente nulla.

Come sei entrato in contatto con Davide Toffolo?

Lo conosco da un bel po’, quindi la collaborazione è nata in maniera naturale. È una grande persona, un uomo pieno di qualità e cultura. Una delle sere in cui siamo usciti insieme gli ho proposto di farmi un ritornello, avevo due strofe già registrate, ne è stato subito entusiasta. Ci accomunano, oltre i gusti musicali, la passione per il fumetto. A questo proposito, senza che ne sapessi nulla, ha disegnato e pubblicato sui social una sorta di cover alternativa del singolo nel suo stile. È stata una gran bella sorpresa.

 
 
 
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@metalcarterofficial e me, praticamente un fumetto di quelli pieni di sangue. CHIARIMENTI Su tutte le piattaforme ora. @treallegri @akira_beats @nettersound

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Che citazione c’è nella parte finale di Death to Pigs?

È un estratto audio dal cult movie Il giustiziere della notte 2 del 1974, con protagonista Charles Bronson. Sono davvero un appassionato di cinema, soprattutto di horror ma non solo. Lo specifico perché molti pensano che guardi solo film horror, quando in realtà non è così.

Rimanendo sul tema: chi sono i tuoi registi preferiti?

Mario Bava, lui è un vero e proprio maestro alla regia, un artista che va oltre l'etichetta "horror". Poi amo molto altri registi come Margheriti, Lenzi, D'Amato, Fulci e Martino.

Qual è l’ultimo film che hai visto?

Nero criminale - Le belve sono tra noi (Frightmare), un film del 1974 diretto da Pete Walker. Veramente folle e feroce.

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Invece, il video di Non scherzo dove è stato girato?

È lo stesso studio dove è stato registrato, mixato e masterizzato Fresh Kill. Il video è stato girato con un cellulare a costo zero e montato con un software molto semplice. La denominazione In Studio Music Video, che abbiamo indicato tra parentesi, si usa abbastanza spesso nei video gangsta rap americani simili al mio.

C’è qualche ascolto in particolare che ti ha ispirato per Fresh Kill?

Non sono mai influenzato da un solo artista, piuttosto da una serie di artisti che ascolto e non solo rap. Non ho un mio rapper preferito, ma, una rosa di MC prediletti che metto sullo stesso piano come Kool G Rap, Big L, Master P e Nas per citarne alcuni. Ogni tipo di musica può essere fonte d’ispirazione, dal reggae al punk, dal pop all’elettronica. Per esempio l’ultimo album che mi è preso bene stato l'ultimo album di Savage and Metro Boomin. Stesso discorso per i libri, il cinema e la vita vissuta.

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Il brano Oltre il bene e il male è un rimando al Nietzsche di Al di là del bene e del male?

Sinceramente non ho pensato a Nietzche in particolare quando ho scritto il titolo di quella canzone. Non mi sono ispirato a lui neanche in passato, non lo conosco in particolar modo. Ti racconto questa cosa che mi fa sorridere: mi piace molto la filosofia e nonostante a scuola avessi otto fisso in quella materia, mi capita spesso di confondere i filosofi.

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L'articolo Con Metal Carter il rap fa paura come un film di Mario Bava di Mattia Nesto è apparso su Rockit.it il 2020-10-27 15:51:00

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