Biografia I Ratti della Sabina

1996 Dall’incontro tra Roberto Billi e Stefano Fiori, in un luogo e in un giorno non meglio precisato, nascono i Ratti della Sabina. Già presente come idea nella testa di Roberto (che ne disegna anche il logo), è dai due che si genera il nucleo originale del gruppo. Il 15 dicembre si esibiscono per la prima volta in concerto a Farfa, un piccolo paese in provincia di Rieti, grazie a e con il supporto di Eugenio Lupi, in veste di promoter/chitarrista. Nessuno avrebbe detto che sarebbe stato il primo di una lunga serie di concerti. 1997 Il gruppo comincia a prendere forma con l’ingresso di Eugenio alla chitarra e di Alberto Ricci alla fisarmonica, il quale porta con sé il violinista Alessandro Monzi. Del gruppo fa parte anche Giovanni Romito, bassista, che da li a poco lascerà la formazione. Serve un batterista a questo punto, così Roberto tramite amicizie comuni contatta Carlo Ferretti Nasce la prima demo autoprodotta Controcantincantina I Ratti si esibiscono con questa formazione fino al mese di Aprile, quando Giovanni decide di lasciare il gruppo. Serve un altro bassista. Carlo contatta così Valerio Manelfi, bassista con il quale suonava già da alcuni anni in altre formazioni. Il 3 maggio i Ratti esordiscono con la nuova formazione allo “Spaghetti Blues” di Poggio Mirteto, e per un paio di mesi continuano ad esibirsi nella provincia di Rieti. Il 4 luglio per la prima volta escono dai confini provinciali e suonano a Tolentino (MC), per il concorso Demetrio Stratos, di fronte a diverse centinaia di persone, esperienza che si ripeterà poi durante l’estate in Abruzzo. Nello stesso periodo i Ratti cominciano ad esibirsi anche in veste di musicisti di strada a Piazza Navona, nel centro storico di Roma. Il 27 dicembre decidono di entrare in studio di registrazione per incidere il loro primo album, totalmente autoprodotto, intitolato “Acqua e Terra”. 1998 Il 21 febbraio finiscono ufficialmente i lavori in studio, ed il disco è pronto per essere stampato e distribuito durante i concerti. Contiene 14 brani, prettamente folk, alcuni dei quali entrano stabilmente a far parte del repertorio suonato dal vivo. Il 1 marzo “Acqua e Terra” viene presentato al Carnevale Liberato di Poggio Mirteto, manifestazione alla quale il gruppo partecipò anche l’anno precedente, e che resterà un appuntamento fisso nei vari tour invernali. A questa manifestazione si ispira l’omonima canzone, contenuta in “Acqua e Terra”. In occasione di quel concerto, si aggiunge l’ottavo elemento del gruppo, Paolo Masci, il quale aveva già partecipato alle registrazioni del disco in veste di ospite, insieme ad altri musicisti. In un primo momento Paolo suona mandolino e chitarra acustica fingerstyle, per poi aggiungere bouzouki, balalaika, lap steel guitar e occasionalmente una chitarra elettrica. Da quel momento, la formazione dei Ratti resterà invariata. I concerti cominciano ad estendersi al di fuori della provincia di Rieti, tra Roma e Terni, finche il 27 Agosto c’è la prima partecipazione al Ferrara Buskers Festival di Ferrara, uno dei più importanti festival internazionale di artisti di strada. In quella edizione vengono vendute alcune centinaia di copie di Acqua e Terra, ed il segnale si estende a tutte le regioni d’Italia, grazie alla numerosa affluenza di pubblico da ogni parte del paese. 1999 L’attività live dei Ratti non si interrompe mai, e continua durante l’inverno nei pub del lazio e del centro Italia. Il 23 gennaio c’è la prima data romana importante, all’Alpheus, da cui nasce una prolifica collaborazione con Radio Rock, storica emittente romana che comincia a trasmettere alcuni dei brani contenuti in “Acqua e Terra”. Le date cominciano ad aumentare, e così il gruppo decide di comprare un impianto audio/luci per poter suonare anche laddove non è possibile noleggiarne uno. Nel mese di agosto, i Ratti partecipano per la seconda volta al Ferrara Buskers Festival, dove raccolgono i frutti della loro prima esibizione l’anno precedente, e l’aumento di pubblico li rende una delle attrattive principali della manifestazione. Il 4 dicembre il gruppo festeggia la sua esibizione n° 100 al “Premio Augusto Daolio”, a Sulmona (AQ), e in quell’occasione stringono amicizia con Mauro Pagani, storico polistrumentista e compositore (PFM, De Andrè…). 2000 Il duemila rappresenta un anno di svolta per il gruppo: i Ratti entrano nella compilation prodotta dalla rivista Mucchio Selvaggio “Fuori dal Mucchio vol.2 – Combat Folk”, insieme ad altre realtà emergenti del folk rock. I brani inseriti sono due inediti, “l’incendio” e “l’ultimo dei sogni”. In seguito a questa pubblicazione il gruppo entra a far parte del cast dell’etichetta milanese UPR, per la quale realizzerà 5 album. Il pubblico dei Ratti comincia a crescere sensibilmente anche al di fuori dei confini regionali. Alla fine dell’anno sono state fatte ben 55 date. 2001 L’anno successivo i Ratti tornano in studio per le registrazioni del loro secondo album, “Cantiecontrocantincantina”: si percepiscono sfumature più orientare al rock, sebbene la musica resti ancorata saldamente a strumenti tradizionali e ad atmosfere folk. Il 12 maggio il disco viene presentato all’Extraurbano di Fiano Romano (RM), e per la prima volta nella storia del gruppo, si registra un piccolo ma significativo sold-out. 2002 Intanto il segnale nella capitale cresce sempre di più, grazie anche alla circolazione del nuovo album, e i concerti nei vari pub di Roma sono sempre più frequenti e più frequentati. Il 7 maggio c’è la prima apparizione televisiva del gruppo, durante la trasmissione Viva, negli studi di Rete A/All Music di Milano. Nel mese di agosto, i Ratti partecipano per l’ultima volta al Ferrara Buskers Festival. Bilancio di fine anno: 45 concerti 2003 I primi mesi dell’anno vedono il gruppo di nuovo a lavoro in sala di registrazione, per il terzo album ufficiale, Circobirò: 13 canzoni che raccontano di personaggi collocati all’interno di un tendone immaginario. L’artwork del disco è tratto dall’opera del pittore ligure Francesco Musante, il quale realizza appositamente anche il disegno di copertina. I Ratti decidono di attendere la fine dell’anno per presentare il nuovo lavoro; nel frattempo l’estate è ricca di concerti, e il pubblico sempre più numeroso. Il 18 luglio c’è la prima data fuori dai confini nazionali, in Svizzera; il 19 settembre, la seconda comparsa televisiva, su Raidue questa volta, all’interno del “Follie Rotolanti Tour”, tenutosi a Cernobbio (CO). Il 7 novembre, presso Messaggerie Musicali di Via del Corso, a Roma, viene presentato ufficialmente Circobirò, in un’area concerti stipata all’inverosimile; il 29 novembre, la partecipazione al Meeting delle Etichette Indipendenti (MEI) di Faenza incrementa notevolmente la popolarità della band. Anche la stampa adesso comincia ad accorgersi dei Ratti, che compaiono su varie riviste e periodici, da Musica di Repubblica, al Mucchio Selvaggio, oltre che su numerosi siti internet. I brani di Circobirò vengono trasmessi da un numero sempre crescente di radio del territorio nazionale, e nel giro di poco tempo il disco raggiunge le 5000 copie vendute. 2004 / 2005 Il 2004 è all’insegna della promozione del nuovo album, perciò si susseguono concerti in tutte le parti d’Italia. Il 6 marzo i Ratti partecipano insieme a molti altri artisti al Controfestival di Mantova, che si tiene in contemporanea al Festival di San Remo. Il tour a supporto di Circobirò prosegue intensamente fino all’inverno dell’anno successivo, per un totale di oltre 100 concerti. A fine 2005, i Ratti tornano di nuovo in studio, per la registrazione del quarto album. 2006 “A passo lento” viene presentato il 3 febbraio, ancora una volta presso Messaggerie Musicali di Roma. Questo è il disco che segna la migrazione definitiva della band verso il rock-folk, senza tuttavia rinunciare agli strumenti tradizionali che da sempre caratterizzano il loro sound, che però si arricchisce di nuove sfumature. Pianoforte ed elettronica disegnano un nuovo tessuto musicale per i testi di Roberto e Stefano, che si completano l’un l’altro, seppur con stili diversi. Il tour che ne segue va dal nord al sud dell’Italia, isole comprese, con una data anche in Germania e altre due in Svizzera. La popolarità dei Ratti cresce sempre di più, grazie anche al notevole successo del merchandising del gruppo: il topo inscritto in un cartello triangolare di pericolo diventa familiare a moltissime persone, e lo si ritrova sempre più di frequente ai concerti dei Ratti e non. La stagione si chiude con un concerto in diretta streaming per il portale Alice. 2007 Il 2007 prosegue con altre date nei club, fino al 24 marzo, giorno in cui i Ratti registrano il loro primo live ufficiale, “Sotto il cielo del tendone”. All’interno del tendone del Villaggio Globale di Roma, e di fronte ad un pubblico di oltre 3000 persone, il gruppo ripercorre i suoi 10 anni di attività con uno spettacolo di oltre 2 ore. Il disco, presentato ufficialmente l’11 giugno presso la Feltrinelli di Viale Libia, a Roma, contiene 19 brani, di cui 3 inediti e 16 ripresi dal concerto del 24 marzo. Parte subito un nuovo tour, e nel solo 2007 si tocca la cifra record per il gruppo di 67 concerti, tra estivo ed invernale. 2008/2009 Il 3 ottobre si chiude il lungo triennio di tour A passo lento / Sotto il cielo del tendone, iniziato il 3 febbraio 2006, per un totale di 169 concerti. Nel frattempo i Ratti si separano dalla UPR, e decidono di prendersi qualche mese di pausa dai concerti, salvo qualche apparizione sporadica. Tornano in studio ad inizio 2009, per lavorare al loro 6° disco ufficiale, Va tutto bene. Nel corso degli anni lo stile del gruppo si è evoluto: adesso è più forte l’esigenza di trovare nuove soluzioni musicali che derivino dall’unione di idee provenienti da più persone. Per la prima volta, si decide di non avere ospiti su questo disco, ma di cercare al proprio interno le collaborazioni più funzionali al sound attuale della band. Così, oltre all’apporto tradizionale di Roberto e Stefano, si cimentano nella scrittura anche Paolo, Alessandro, Valerio e Carlo. Il risultato è un disco che si distacca ulteriormente dal folk-rock, per ricercare sonorità più vicine a quella rock, adottando un nuovo approccio all’utilizzo dei propri strumenti. Il nuovo disco viene ufficialmente presentato l’8 maggio, all’Alpheus di Roma; il tour a supporto è tutt’ora in corso.

---
L'articolo Biografia I Ratti della Sabina di I Ratti della Sabina è apparso su Rockit.it il 0000-00-00 00:00:00