Descrizione

Dare nuova linfa al beat italiano degli anni Sessanta, suonare "maximum" come gli Who, in tre e tanto più senza chitarra in formazione. Troppo ambiziosi, i Rudi? Se non altro non si può rimproverarli di aver posto l'asticella troppo in basso. O di seguire pedissequamente la moda del momento: "Fuori tempo massimo" lo sono sin dal titolo di questo secondo lavoro sulla lunga distanza, che prosegue sulle basi poste dal primo album, "Nient'altro che routine". Nove pezzi originali tra beat italiano e British invasion, garage rock e un pizzico di soul, cui si aggiunge una rilettura della classica "Lost Woman" (che diventa "Disperata") di un gruppo culto come gli Yardbirds. Un suono che prende le mosse dalle tastiere di Gabriele Bernardi (già al fianco di Shel Shapiro, Olly Riva e New Dada) e si "irrudisce" con l'asse ritmico formato dal fratello Silvio (basso e voce) e Stefano Di Niglio (batteria), senza scordare le amate armonie vocali e i testi con l'ambizione di "dire" qualcosa.

Formatisi nel 2010 e approdato alla formazione in power trio alla fine del 2013, anno del primo ep in free download "Tre pezzi di routine", i milanesi Rudi hanno pubblicato a settembre 2015 il primo full-length "Nient'altro che routine" (Ammonia Records), che ha ben impressionato gli appassionati, collezionando ottime recensioni sulla stampa e online e la benedizione di figure fondamentali del modernismo italiano e inglese, e li ha portati sui palchi del Festival Beat e del Cinquantennale del Beat Italiano e all'accordo di sponsorizzazione con Fred Perry, storico marchio delle sottoculture inglesi. Il nuovo album uscirà su cd per Ammonia e in vinile per Area Pirata a metà febbraio 2019: con un filo di incoscienza e un bel po' di ostinazione, lontano anni luce dalle tante operazioni-nostalgia contemporanee, è un lavoro che accompagna i Rudi lungo la strada che loro stessi hanno scelto, fieramente "Fuori tempo massimo".

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