I Julie Met nascono a dicembre 2014 da un'idea di Giulia Matteucci (voce) e Nicola Marobin (chitarra) che ha coinvolto Marco Bedori (basso) e Roberto Trebo (batteria).
Le composizioni nate da questo incontro uniscono influenze musicali ed esperienze completamente diverse, imprimendo l’anima e un'energia unica, che fonde R&B, soul e funk.
Le registrazioni dell’EP sono state realizzate tra gennaio e agosto 2017, presso il Duna Studio di Andrea Scardovi.
La band ha registrato le parti strumentali in sessioni d'insieme, per catturare il sound e l'energia viva della sala prove, fondendo la tecnologia digitale con il calore della bobina a 24 tracce.
Ad esse sono state affiancate successivamente le registrazioni vocali. Per completare gli arrangiamenti sono infine state applicate le sovraincisioni ed interventi esterni, grazie alla collaborazione con Gianluca Tagliavini, DJ Nersone e Lorenzo Mariano.
La produzione del progetto è stata curata da Riccardo Negrelli e Andrea Scardovi.
Ogni composizione racchiude stati d'animo che tessono tele, circoscrivono inganni, raccontano verità, per poi liberarsi e non sentirsi più costretti.
out of sight: il mondo interiore, nascosto “fuori dalla vista”, vive nell'ombra e teme costantemente di essere giudicato, soprattutto da sè stesso
dinner with your love schiude un ardente bisogno di accettazione, che danza in un vortice di amore e odio
nevermind: il grigiore della città ostacola i colori interiori, che però vincono l'oscurità
opposite view: la turbolenta e romantica scelta di prendere finalmente “la decisione”
lay down è il centro del concept: il diario scrive le proprie pagine durante la notte, nei sogni che ci accompagnano fino al risveglio, e cancella l’inchiostro non appena apriamo gli occhi. In esso sono presenti voci ed echi che possono tendere la mano, così come disorientare. Ascoltarle non è semplice: anche se la volontà è viva, la tentazione spesso consiglia di nasconderle e porle al silenzio, senza però riuscire a frenare il desiderio di vivere intensamente, cercando la felicità
too many words: i recinti nei quali chiudiamo i nostri moti interiori sono solo uno specchio che ostenta la volontà di giustificarci anche quando siamo in errore
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