Terra Liberata

Terra Liberata

LALLA BERTOLINI

2022 - Folk

Descrizione

LALLA BERTOLINI - LA TERRA LIBERATA
Da Febbraio 2022 in CD e digitale
New Model Label


“La Terra Liberata” è il secondo disco di Lalla Bertolini, e segue “Lo Straniero” uscito nel 2019.
Per certi versi ne è gemello: durata simile, poco più di 20’, e altri 8 brani, inediti e originali, tranne uno: Chiaroscuro rielaborazione di una canzone del cantautore/filosofo/attivista/busker Franco Fosca, molto presente e conosciuto a Roma nell’ambito underground cantautoriale negli anni 90/2010. 
Le sonorità si ampliano, si esce dalla formula chitarra e voce, su cui era costruito il primo album ed entrano batteria, contrabbasso, chitarra elettrica a fare da continuo contrappunto melodico, e in qualche canzone fiati, in Sogno di New York il clarinetto di  John Madge  e ‘giocattoli’ elettronici.
Anche il cantato subisce delle variazioni importanti, facendosi più chiaro, pur mantenendo una vocalità originale e essenziale, priva di ogni artificio.
Alcune canzoni provengono dal passato, su tutte La canzone dell’adolescenza, o Il fuoco, quest’ultima di pieno stampo classico, o ancora la title track Terra Liberata, velatamente punk-rock, composta ai primordi della propaganda leghista (e ancora valida attualmente); altre invece sono di fattura molto recente, come Da Simone a Leone, che immagina e dà voce ad un incontro storicamente avvenuto negli anni ’30 tra Simone Weil e Lev (Leone) Trockij, ospite per qualche giorno proprio a casa della pensatrice francese nei suoi anni d’esilio. Dell’incontro non si sa niente tranne che finì nell’incomprensione se non nel litigio. 
Anche Onda del mare che apre l’album è stata composta recentemente così come Sogno di New York, scritta in termini espressionisti dopo alcuni giorni passati nella (ex?) capitale dell’impero.
Le tematiche rimangono a metà strada tra spunti reali/politici/storici ed elaborazioni interiori, in una soglia fiabesca intrisa di realtà, possibilità, amore e terrore. Tra squarci di luce e oscurità più o meno dense, coesistenti e entrambi reali così come nella vita comune di ognuno.
Gli arrangiamenti sono a cura del chitarrista e compositore Carlo Melodia, il contrabbasso è suonato da Giannantonio Rando, la batteria da Simone Di Donato. Le registrazioni sono state effettuate a Casperia, in Sabina, nel Mad Factory Studio, da Giannantonio Rando e Carlo Melodia; tranne Chiaroscuro, registrata a Roma presso Ermes Records, da Franco Pietropaoli, autore anche dei cori e della masterizzazione finale. 


Canto fondativo di una terra a venire, perché lontana, transatlantica o interstellare, incondivisibile o solitaria o semplicemente mentale. Accelerata che prende in contropiede il messianismo, l'attesa indefinita. 
C’è molta terra, nonostante il mare, una terra che è solchi e lavorio, semi sterili e germogli che si schiudono a fatica, ma ogni malinconia è rivolta al futuro: dietro ogni malinconia si cela una saudade.
Poi, sopra la terra ed il suo peso, la sua crosta che si apre a stento in sorrisi sghembi, c'è un corteo in fanfara che passa - un personaggio o uno strascico strumentale che porta un'aria di carnevale - c'è il sogno, oltre ogni prova di realtà, la parte onirica di cicatrici che si leggono come nuvole.
Laura Giuliberti, traduttrice letteraria e critica errante.

Per informazioni e contatti:

newmodellabel@gmail.com

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