Descrizione

BIOGRAFIA L’INFERNO DI ORFEO

L’Inferno di Orfeo nasce nel 2000 in Piemonte tra le colline del Canavese. Sydney Silotto (voci e tastiere), Daniele Elmo (basso), Carlo Lodico (chitarre) e Daniele Manassero (batteria) si dedicano nei primi anni di vita alla ricerca di una propria cifra stilistica, sia a livello di sound che di contenuti. Il funky, il blues, la psichedelia, l’ammorbo della poesia dei cantautori, il vino di Ciampi ed il fumo di Baudelaire concorrono allo scopo, poggiando su una solida base rock che già insidiava le vene e gli ascolti del gruppo, concorrendo a creare un suono completo e ricco di colori. Nel 2004 i quattro approdano alla scena underground Torinese, dove negli anni seguenti si fanno notare ed amare dai più attenti. Nel 2005 vincono il premio della critica di Torino Sotterranea e il concorso Suoni Giovani Susa, mentre nel 2006 sono i vincitori nazionali di Rock Targato Italia e vincitori regionali di Primo Maggio Tutto L’Anno. Nello stesso anno pubblicano inoltre l’ep autoprodotto “L’Attesa”, e sulla scia di queste esperienze cominciano un’intensa attività live per presentare il loro primo lavoro. Nel 2008 esce con edizioni Toast Records il singolo “Notturno Isterico”, accompagnato da un videoclip e seguito da un nuovo tour. Nel 2010 la band firma con la giovane etichetta torinese Hertz Brigade Records ed entra in studio per lavorare al disco d’esordio “Canzoni della voliera”, che esce il 12 aprile 2011. "Canzoni della voliera" pone delle nuove basi per chi vuole confrontarsi con il rock italiano, quello più eclettico e ispirato, ed ottiene un ottimo riscontro dalla stampa specializzata e non. Il primo video "In collina, lontano" viene presentato in anteprima su Rai Music e la band parte per un tour molto intenso che tocca molte regioni italiane, culminato nel concerto del 25 aprile in Piazza San Carlo a Torino. A novembre del 2013 uscirà il loro secondo lavoro, “L'idiota”, ancora una volta per Hertz Brigade Records. 10 nuove tracce inedite composte nel giro un anno. Un album diretto, spiccio, potente, dove convivono esperienze folk, ballads intime e la solita stridente sperimentazione rock che ha reso lo stile della band ormai inconfondibile.

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