Come erba

Come erba

Luca Mercurio

2015 - Cantautoriale, Alternativo

Descrizione

“COME ERBA” di LUCA MERCURIO
IL NUOVO CANTAUTORATO ITALIANO: DA BARI AL MONDO!

Il progetto di Luca è assolutamente figlio dei nostri tempi, Luca è un lavoratore di una delle più grandi fabbriche del sud Italia che negli ultimi anni ha subito la classica ristrutturazione: licenziamenti, cassa integrazione in deroga, sfruttamento, moria del territorio e dell’indotto.
Luca è da sempre attento ai temi dell’attualità, alla società e per certi versi alla politica, vive in uno dei territori più difficili d’Italia e tutto questo “mood” si ripercuote in maniera potentissima sul suono del disco, un album di 9 pezzi uno più “sentito” dell’altro, pezzi con testi durissimi e di denuncia, altre canzoni più goderecce e cantate nel simpatico e “stretto” dialetto barese, questi sono gli ingredienti base del lavoro discografico di Luca che è pronto per la stampa e i negozi da Giugno 2015.
La produzione e gli arrangiamenti sono curati da Filippo Cosentino (filippocosentino.com) forse l’unico jazz artist italiano che si cimenta con la chitarra acustica e acustica baritona (e per questo definito da qualcuno “il Pat Metheny” tricolore) Cosentino ha suonato tutte le chitarre, tastiere, pianoforte, organo hammond e basso elettrico e si è avvalso della collaborazione di Guglielmo Pagnozzi al sassofono (già sax di Roy Paci), Carlo Gaia alla batteria, Mauro Gavini al basso fretless e Andrea Lamacchia al contrabbasso. Il team di cui si è circondato Luca è assolutamente di “peso” e artisticamente il disco è declinato in maniera ineccepibile.
Un disco che vuole parlare anzitutto alla “gente” di Luca quei pugliesi che tra le difficoltà vivono il territorio (sono circa 4 milioni gli abitanti del “tacco d’Italia - di cui oltre 1500000 parlando quotidianamente il dialetto) un discorso “locale” che va di pari passo con un sound assolutamente di profilo nazionale, una voce unica e irriverente con la quale si cimenta anche in inglese (nella track di chiusura del disco). Nel brano "Non immaginavo" si intuisce un po’ tutto il “senso” e il manifesto del disco: pensato e scritto per un pubblico “allargato” è un ottimo pezzo in cui si affronta il tema della crisi economica e del posto di lavoro, si riferisce ad un pubblico molto vasto, tutti coloro che a causa della recessione sono stati investiti da problemi umani, relazionali ed economici.
Ma nel disco sono presenti anche brani più leggeri come “L’Alternativo” e passaggi più intimi come “Come il vento” e “Tu che non sai”. Un disco molto compatto con un suono assolutamente moderno frutto soprattutto del lavoro di ricerca musicale fatta dal team di Luca con l’obiettivo principale di parlare ad un pubblico più vasto senza perdere di vista il territorio. E così il suono della tradizione pugliese, influenzati dalla cultura araba e slava, corre sul quarto di tono ed è accompagnata con la voce, la chitarra battente, la chitarra francese, le castagnole e il tamburo.

Credits

Produzione artistica Filippo Cosentino

Arrangiamenti Filippo Cosentino

Chitarre, basso elettrico: Filippo Cosentino

Batteria: Carlo Gaia

Basso elettrico freetless: Mauro Gavini (in l'alternativo)

Contrabbasso: Andrea Lamacchia (in io sono il vento e le ore piu dure)

Sassofono contralto: Guglielmo Pagnozzi (in io sono il vento e la giugulare dell'anima)
voci: Anna Fiorello (in Non immaginavo)

Registrato c/o Dragonfly Studio - Anzola dell'Emilia (Bo) da Filippo Cosentino

Mix e mastering: Christian Lisi c/o Not Brushing Dolls studio’

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