Luciano Varnadi Ceriello - La vendemmia testo lyric

TESTO

LA VENDEMMIA

L’uva è pronta,
già matura,
chi la taglierà?

Sopra i tralci
è in attesa,
chi la coglierà?

L’uva è pronta,
già matura,
l’uva è pronta,
chi vendemmierà?

Gioiscono le vigne,
s’intersecano le vigne qui.
I grappoli son pregni
di acini succulenti qui!

L’uva è pronta,
già matura,
chi la taglierà?

L’uva è pronta,
già matura,
chi la coglierà?

Gli uomini e le compagne
saranno per le campagne,
qui non ci son cicogne,
non è luogo di menzogne,
si vendemmierà!
Oggi, di certo si vendemmierà!

L’uva è pronta,
già matura,
si raccoglierà
con un colpo di cesoia,
con vitalità!

Passami quel grappolo lì accanto a te!
Pota quella vite, se no seccherà!
Due colpi di forbici e vivrà testé!
Lanciami quel grappolo vicino a te!
Già pronto è il mastello per pigiare, urrà!

Attimo magico,
intimo animo,
unico battito,
ottimo attimo,
attimo unico.

Ma che forza,
che bravura,
che coralità!

Quanti tagli di misura, che capacità!

Vendemmiamo le uve così!
Vendemmiamo!

Orsù tagliamo!
Orsù versiamo!
Orsù schiacciamo!
…ed il vino uscirà!
Trionferà!

L’uva è colta,
con gran cura,
adagiata è già
nel mastello
di misura,
chi la pigerà?

La donna danzò sulle uve ridendo e gioendo di sé
In quell’attimo puro di gioia col vino le gambe lavò.

Le gambe nude,
tinse le gambe.
Le gambe nude,
scoprì le gambe.

La fatica
è meno dura,
che complicità!

C’è chi stringe
la cintura,
c’è chi se ne andrà!

Ricordò quando s’innamorò,
quando il suo dolce cuore s’infiammò,
…l’uscio di casa oltrepassò,
nel nuovo mondo si fiondò.

Il suo primo amore ricordò,
il dolce Re col quale danzò,
il primo violino che suonò,
l’acre profumo della vendemmia;
si sentì nuovamente inondar dalla vita.

Si rallegra
la natura,
che felicità!

Con il mosto
in bollitura,
che sonorità!

L’uva è colta,
già matura,
vendemmiata è già!