I vinti

I vinti

Marquez

2020 - Cantautoriale, Rock, Alternativo

Descrizione

Campo largo.
La terra tremante guarda le proprie rovine attraverso la lente opaca del disincanto, un filtro dal colore arancio-notte-periferia-dimenticata.

C’è ancora qualcosa che le vorrebbe raccontare, anche se lei è distante ed evanescente come una cometa o una costellazione di quel cielo che non ha mai compreso.
D’altronde, sotto i piedi pesanti, ha sempre voluto sentire la terra, lui.
Si assicura che il ponte di legno regga i suoi passi ogni volta. Chiude il pugno, bussa, «toc-toc», e solo allora lo attraversa.

Un riparo sulla cima del monte, lo raggiunge e accende un fuoco.
Ha sempre pensato fosse un artificio per fermare il tempo, ora intende invece invertirne l’effetto, riavviare il circolare moto delle cose, «tic-toc, tic-toc».

La città è bianca, vista da lì, sterile come una vacca mandata al macello. Il crepuscolo arriva e la copre per risparmiarle la vergogna.
Così li vede: decine di fuochi disegnano una mappa luminosa dalle movenze pulsanti.
Lui costruisce una storia nella quale immagina di essere meno solo.

C’è ancora qualcosa che le vuole raccontare.
Vede un bagliore in cielo più luminoso degli altri, come in quella sera di febbraio quando prima le ha sorriso, poi le ha detto tutto senza parlare.
Magari è una stella, uno di quei punti di luce per lui inspiegabili che alzando il naso al cielo non sa guardare se non con gli occhi dello stupore, in silenzio.

Dissolvenza a nero.
I vinti.

Credits

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia