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Mother destruction

Empty Chalice

2019 - Industrial, Ambient

Descrizione

Mother Destruction nasce senza titolo durante l’inverno del 2017, sull’onda emotiva del precedente “Emerging is Submerging”.
I primi samples ed idee nascono durante il dicembre 2017, con un nuovo setup (il sottoscritto è infatti solito dotarsi di nuovo setup per ogni album in preparazione); ad esso ha anche partecipato una persona che “non c’è più” e di cui non viene fatta menzione in alcun passaggio.
Treblinka’s Snow parla della neve, che non è altro che i gesti ed azioni che l’uomo, l’ego, promuove pensando siano benefici, utili, “alti”, ed invece non fanno altro che deteriorare la sua condizione più naturale e pura. Il testo di questa traccia risale all’idea del concept originario, riadattato ad un mood più ambient e meno rumoristico; risale al 2015, e per essa decisi di coinvolgere anche altri artisti, una fra tutte Thyme Nord, componente dell’ensemble dark-ambient Rare Form, che ha prestato la propria voce durante il leggero evolversi della traccia.
Alla stessa ha anche partecipato il mio “amico” Peter Verwimp, di Ashtoreth, con un profluvio di energia stabilizzante che ha reso la traccia l’ideale ed equilibrata per un ascolto “sobrio” e sognante, quasi…
Unholy Light è una traccia “perversa”, maligna nella sua essenza, che vede oltre a Rare Form anche il mio “vicino” di casa Kurgan Hors (Verona) cimentarsi con strumenti antichi a supporto di sonorità arcane e molto, molto “strane”. E’ un’amalgama che appartiene al mio passato. Di cui, preferisco non parlare più di tanto.
Qva Resvrget Ex Favilla è uno dei momenti meglio riusciti per me, simbolo e messaggio di distruzione e creazione, di creazione e distruzione. Si, perché mediante i processi simultanei di creazione e distruzione viene portato avanti il processo di evoluzione. Credo che se mai un giorno ci sarà un nuovo album di EC, prenderà le mosse da questa traccia.
La voce sciamanica di Peter, che ha collaborato anche su questo opus, è la summa del significato delle componenti della nostra esistenza, che esistono al fine che l’individuo ne scorga l’equilibrio e segua la legge naturale che lo possa portare a livelli più sottili e raffinati di esperienze. Peter è un grande amico, oltre che musicista, e le volte che abbiamo avuto modo di cimentarci su qualcosa insieme, non è servito “dire alcunché”.
Rest in Pain parla di me, usando un ossimoro per eccellenza: il riposo, e il dolore. Essi non possono coesistere, uno esclude l’altro.
Mother Destruction è una traccia molto difficile da descrivere, analizzare, anche ascoltare; è stata “lei” a scegliersi come titolo per l’album, e credo che non avrebbe proprio potuto essere altrimenti. Il concept è in parte accostabile a quello di QREF, nella logica di nascita/crescita – mantenimento – distruzione/evoluzione, nell’ottica di un altro, ulteriore, ultimo ed estremo ossimoro, dove la “madre” distrugge.

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