Naked Roots
Naked Roots

Nagual / CD

Naked Roots

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“Naked Roots” è il titolo del secondo lavoro della band piacentina NAGUAL, un EP di 4 brani in versione acustica, uscito il 20 luglio 2018, registrato dal vivo, mixato e masterizzato presso Elfo Studio di Tavernago (PC), autoprodotto da Nagual insieme ad Alberto Callegari (Elfo Studio) con edizioni OrzoRock Music.
“Naked Roots”, Radici Nude, è un esperimento unplugged registrato e filmato dal vivo in studio di registrazione, senza filtri, nudo e diretto, contiene 4 brani in versione acustica, due canzoni originali già presenti sull’album “Tat Tvam Asi” (My Own Two Demons e Let It Go) e due rivisitazioni di brani di Whitesnake (Child of Babylon) e Joan Baez (Diamonds and Rust).
Contemporaneamente all’uscita dell’EP, è stato pubblicato il video ufficiale di “My Own Two Demons”, estratto dallo stesso e diretto dall’ex bassista Massimiliano Fulgosi.
Il gruppo è attivo dal 2006 e formato da 5 elementi presenti da decenni nel panorama rock piacentino e pavese: Luca Sabia (Voce e Chitarra – già Art and Illusion, Nobs, Total Eclipse), Vittorio Dodi (Chitarra – già Grass or Brass, Dirty Lovers), Giulio Armanetti (Basso – già Zebra Fink), Claudio Bianchi (Batteria – già Sciamano, Dirty Lovers, Powerhouse) e Fabrizio Defacqz (Tastiere e Voce – già Mindflower, Total Eclipse, Viacavo e Dhune). Nagual propone brani originali e cover rock anni 70/80/90, influenze principali: Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Whitesnake (periodo 78/93), Soundgarden, Temple of the Dog, Pearl Jam ed in genere il Rock/Blues degli anni 70 ed il Grunge degli anni 90...
Un Nagual, secondo la mitologia azteca, era uno spirito totemico; ogni dio ed ogni essere umano aveva un Nagual, come Huitzilopochtli/colibrì e Quetzalcoatl/serpente piumato.
Nagual è anche un termine usato nei libri di Carlos Castaneda, per descrivere una persona che è capace di guidare gli altri verso nuove aree della percezione.
Il Nagual è il benefattore degli apprendisti, una sorta di guida verso la libertà totale.
Musica e Testi: Nagual (tranne “Child of Babylon” [Coverdale, Marsden] e “Diamonds and Rust” [Joan Baez])
Copertina realizzata da Matteo Belli Studio. Fotografie di Matteo Belli.
Il video estratto dal live in studio, “My Own Two Demons”, ideato, diretto e filmato da Massimiliano Fulgosi è stato girato interamente durante le sessioni di registrazione presso Elfo Studio di Tavernago (PC) il 19 e 20 maggio 2018. Il videoclip è visibile sulle pagine social della band e sul canale You Tube di OrzoRock Music (https://youtu.be/FwLTvf_GsAc).
Brani del disco:
1. Child of Babylon (Coverdale/Marsden)
Versione acustica riarrangiata di un brano classico dei Whitesnake presente sull’album “Come An’ Get It” (1981). La canzone fa da tempo parte del repertorio live della band nella sua versione elettrica.
2. My Own Two Demons (Nagual)
Il brano che conclude l’album “Tat Tvam Asi”, per la prima volta nella sua veste acustica… influenze blues, slide guitar, cajon e sonorità grunge… è stato scelto anche come videoclip per presentare l’EP, la cui realizzazione è stata affidata al nostro ex bassista Massimiliano Fulgosi. Il testo parla di dissociazione, schizofrenia e la convivenza con (almeno) due demoni figurativi, due realtà separate che fanno parte del nostro essere… una lotta interiore e la possibilità/impossibilità di conviverci.
3. Let It Go (Nagual)
Il nostro primo “singolo”, brano nato quasi istantaneamente da una delle tante improvvisazioni in sala prove. È stata scelta come colonna sonora del nostro primo video, ideato e diretto dal regista (ed amico) finlandese Teemu Nikki. In questa versione acustica il brano è stato completamente riarrangiato.
4. Diamonds and Rust (Joan Baez)
Versione acustica di un celebre brano del 1975 della cantautrice americana Joan Baez, celebre anche per la versione dei Judas Priest contenuta nell’album “Sin After Sin” (1977). Anche questo brano fa da tempo parte del repertorio live della band.

Dallo shop di Nagual