Il gestore del The Cage sfida le minacce e porta Bello Figo a Livorno

Dopo tante date annullate, Bello Figo torna ad esibirsi dal vivo: il 4 marzo a Livorno, il 25 a Roma

Bello Figo
Bello Figo
03/02/2017 - 15:19 Scritto da Sandro Giorello

Bello Figo si esibirà a Livorno il prossimo 4 marzo. Se avete seguito le vicende che hanno coinvolto il rapper recentemente, saprete che nell’ultimo periodo non ha avuto grandi possibilità di esibirsi dal vivo. A dicembre era stata annullata la serata prevista alla Latteria Molloy di Brescia per colpa di diverse minacce indirizzate agli organizzatori.

Un trattamento simile si è poi rivisto a Mantova, a Legnano e recentemente a Roma, dove aveva fatto discutere lo striscione “Bello FiGo Roma non ti vuole” posto dal gruppo di estrema destra Azione frontale di fronte agli Ex Magazzini, il locale dove era previsto il suo concerto. Ora apprendiamo dallo stesso post di Toto Barbato, uno dei direttori artistici del Cage, che la data di Livorno è assolutamente confermata e che potrebbe svolgersi presso il Palamodì. Anche quella romana verrà recuperata dall’organizzatore Armando Perticaroli all’Orion di Ciampino il 25 marzo.

Per evitare ulteriori polemiche, Barbato ha scritto una lunga lettera su Facebook spiegando perché Bello Figo sia perfettamente in linea con la programmazione del Cage. Ecco il suo post: "Vogliamo ribadire con forza e con ancora più convinzione la scelta di far esibire Bello FiGo a Livorno. E sia ben chiaro, la nostra non è una scelta dettata dal guadagno o dalla visibilità, dato che la nostra realtà lavora da più di 15 anni senza bisogno di ricorrere a web star dell’ultim’ora. Il prezzo popolare del biglietto poi non lascia spazio ad interpretazioni. In tempi di prezzi impazziti e secondary ticketing pensare che ci vogliamo arricchire con un biglietto a 8 euro fa più ridere di "Pasta con Tonno” (uno dei tormentoni di Bello Figo). Eventuali utili derivanti dalla biglietteria comunque verranno devoluti a un progetto di emergenza abitativa. Allo stesso tempo risponderemo a chi pensa che la nostra sia una scelta dettata dal guadagno o dalla visibilità. Bello FiGo non è un concerto, sta diventando sempre più una scelta culturalmente all’avanguardia. Dissacrante e disturbante sotto ogni aspetto Bello FiGo è il primo ragazzo di colore politically scorrect, osannato dagli under 15, odiato dall’80% della popolazione adulta di destra (e spesso anche di sinistra). Una scelta antifascista perché Bello FiGo riceve costantemente minacce di morte. Ad oggi sono saltate quattro sue date (Mantova, Brescia, Legnano, Roma) per le pesanti intimidazioni, non solo virtuali, subite dai gestori dei locali che volevano ospitarlo. Questo si chiama fascismo e in quanto associazione antifascista ci opponiamo con tutte le nostre forze a questa ondata di odio. Ad oggi il The Cage non ha subito nessuna minaccia concreta, solo qualche post di cattivo gusto su Facebook, comunque in percentuale molto bassa e spesso da “troll” che abitano addirittura fuori dalla Toscana. Abbiamo inoltre visto che la data di Roma verrà recuperata il 25 marzo all’Orion dal gestore Armando Perticaroli, a cui siamo legati da molti anni di lavoro e di amicizia. A chi ci accusa di dare spazio a un personaggio offensivo (donne, emergenze abitative etc.) invitiamo a leggere tutta la sua produzione in chiave puramente provocatoria. È impossibile non capire come i testi delle sue canzoni, i temi toccati, Bello FiGo stesso, siano volutamente ironici e provocatori, tutta la sua produzione si prende gioco di luoghi comuni, pregiudizi (il profugo che non lavora e che ruba donne, soldi e case agli Italiani), fenomeni (Isis) e personaggi (Mussolini, Matteo Renzi) della nostra società. È satira trash, roba già vista insomma, solo che per la prima volta arriva da un ventenne ghanese. A chi ci accusa di aver abbassato il livello della nostra offerta musicale invitiamo a leggere tutti i nostri programmi musicali degli ultimi 15 anni. Da oltre 15 anni infatti l’associazione culturale The Cage porta avanti una politica musicale e culturale di indubbio spessore, tanto da essere premiato al MEI 2014 “per avere costantemente sviluppato senza sosta la scena indipendente italiana in oltre 12 anni di attività del club con una grandissima attenzione e qualità e con costanti prospettive di sviluppo”. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa e coerente non solo con tutto ciò che da sempre il The Cage vuole essere ma anche con l’animo aperto, accogliente, liberale e profondamente dissacrante della nostra Livorno."

Qualche giorno fa abbiamo contattato anche i gestori del locale di Roma, gli Ex-Magazzini, che si sono visti costretti invece ad annullare l'esibizione di Bello Figo, preoccupati soprattutto di non aver ricevuto minacce solo da gruppi di estrema destra, ma anche da persone ritenute moderate. Ecco cosa ci hanno risposto: "I motivi che ci hanno spinto ad annullare il concerto sono il timore di scontri e violenza all'esterno ma soprattutto all'interno del locale. Le minacce sono quelle di dominio pubblico nei confronti di Bello Figo e nei confronti dello svolgimento dell'evento, la preoccupazione nasce dal fatto che anche persone non facenti parte di gruppi estremisti hanno mostrato indignazione e utilizzato toni e parole non pacifiche nei suoi riguardi dell'evento (vedi articoli di testate giornalistiche). Ci dispiace perché le Nostre intenzioni erano quelle che contraddistinguono ogni evento che si tiene presso gli Ex Magazzini, di svago e sano divertimento.
Inoltre la capienza del locale non permetteva a tutti gli interessati di accedere all'evento.
Le autorità competenti ci hanno assistito dal primo momento e sono state ovviamente allertate per tempo."

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L'articolo Il gestore del The Cage sfida le minacce e porta Bello Figo a Livorno di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2017-02-03 15:19:00

Tag: polemica

COMMENTI (1)

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  • Siamoallafrutta 7 anni fa Rispondi

    Chiamarla Bello Figo una scelta culturalmente all'avanguardia quella si che è una provocazione verso i migliaia di validi artisti che non trovano altrettanto spazio e visibilità in Italia. Dare visibilità a Bello Figo credo non abbia senso semplicemente per le sue qualità musicali pari a zero....e mi stupisce che un locale come il The Cage da anni attento a selezionare i migliori artisti cada su una scelta non musicale ma prettamente politica