Il Bollettino di venerdì 1 aprile

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #13
Il Bollettino della settimana #13

Gli Inude accolgono la bella stagione con Primavera, nostro disco della settimana, in cui la cupezza viene dipanata dal consolidato binomio di calma ed eleganza. Assieme a loro brillano il diario personale di HÅN, l'anelito vitale di Maurizio Carucci, l'enfant prodige Tenth Sky,Auroro Borealo versione tik toker, Mobrici e Fulminacci che danno una nuova veste al Notturni che avevano fatto assieme a noi qualche anno fa. E ancora Clauscalmo (finalmente!), Luchè, 72-Hour Post Fight, Aftersalsa, Dutch Nazari, VV, Sottotono e molti altri nel nostro bollettino del venerdì.

72-Hour Post Fight – Made of Clay

Non c'è un gruppo in Italia che suoni come i 72-Hour Post Fight. Made of Clay è il loro ultimo singolo, fatto di incastri obliqui, elementi diversi che convergono verso un ordine cosmico con un tenue climax fatto di intersezioni jazz, hip hop, math rock e elettronica.

Clauscalmo – Buffet

È da parecchio che si aspettava che Clauscalmo uscisse dal sottobosco musicale milanese per far sentire la sua musica al mondo. Il primo assaggio è Buffet, dove l'apparente essenzialità di Nick Drake trova una forma pop piena di deviazioni gentili e inaspettate, tra il prog e l'alt rock anni '90.

HÅN – Projections on a human screen

Pagine di un diario personale che prendono vita in un pop variopinto e in costante movimento: Projections on a human screen è una dimensione e incantata e parallela, dove HÅN ci guida con voce cristallina attraverso le stanze della sua testa.

Maurizio Carucci – Respiro

È nell'entroterra tra Liguria e Piemonte che Maurizio Carucci trasforma il suo Respiro in un cantautorato tanto bucolico quanto sintetico: 11 tracce di una rinnovata gioia di vita, dopo aver passato momenti buissimi fino a essere a un passo dallo smettere, che si gonfiano e si alzano in un cielo terso.

Nziria – Amam ancora

Il biglietto da visita di Nziria è un atto psicomagico, volto a riscoprire le proprie origini napoletane per darne una chiave di lettura di elettronica destrutturata, dove il neomelodico si riflette in un oscuro e glaciale specchio deformante.

SPZ – Dentro la mia pelle

Si muove così, sottopelle, per l'appunto, il pop liquido di SPZ. Da impennate glam a accordi di chitarra post britpop, Dentro la mia pelle è un trip psichedelico celebrale che vibra di un'urgenza febbrile, tanto vitale e graffiante nell'arrangiamento quanto sofferente nel testo.

Tenth Sky – Cose stupide

Classe 2005, Tenth Sky deve ancora prendere il diploma ma ha già tutta la maturità che gli serve, almeno nello scrivere. Cose stupide è un sguardo sulla sua adolescenza caotica, avvolta da un velo di morbida malinconia che genera un pop sorprendentemente raffinato.

Disco della settimana: Inude – Primavera

Con Primavera gli Inude realizzano un disco in cui la preziosità del loro suonare è rimasta intatta, anzi se possibile si è raffinata, tra assonanze con i Radiohead di In Rainbows, solennità à la Arcade Fire e la capacità di dipanare la cupezza con un consolidato binomio di calma ed eleganza.

Dischi

Aftersalsa – Fare tardi: Un titolo, un modo di vivere: gli Aftersalsa si muovono con la cadenza al rallentatore di una notte offuscata, trascinandosi fino alle luci dell'alba con il loro patinato future pop figlio di un malessere cronico.

Alice Sacchi – Èpoi: Innocenti canzoni d’amore che corteggiano con il lutto e con la disillusione, per plasmare un pop leggero ma denso di significato che sia capace di essere feroce e tenero al tempo stesso.

Auroro Borealo – EH: Un disco, 3 minuti. Nell'epoca della soglia di attenzione minima, Auroro Borealo fa la sua allucinata fotografia della contemporaneità con un ep/pesce d'aprile pensato appositamente per Tik Tok. 

Davide Amati – EP #2 Amare con prudenza: È una mano preziosa quella di Davide Amati, che pesca con gusto dal blues, dal rock, dalla bossa nova e dal cantautorato, fino a dare vita a un elegante connubio sempre più raffinato.

Dog Byron – Open: La naturale evoluzione di Dog Byron dalle sonorità grunge rock più aggressive verso atmosfere più riflessive fatte di chitarre folk, ritmiche profonde e qualche inserto elettronico.

Gelsomino – Stato solido: Gelsomino debutta con 5 tracce saltellanti e scombinate, zeppe di citazioni nascoste, versi tra il surreale e il concreto e un legame strettissimo tra passato e contemporaneità.

Halba x Foldino – Coppa Martini: Doppio singolo per Halba x Foldino, per far convivere il loro urban pop leggero e minimale con un rap serrato e introspettivo.

Il Solito Dandy – Turismo sentimentale: Mare, santità e ironia sono i tre vertici di questo triangolo sonoro, specchio del trasferimento de Il Solito Dandy a Roma e in cui vive il suo eterno fascino per il miracolo della quotidianità.

Karakaz – CarneCarne sbatte con violenza negli angoli bui di una stanza claustrofobica, squarciando l'etere con suoni aggressivi e una voce acidissima.

Luchè – Dove volano le aquile: Un melting pot multiforme in cui il rap prende svolte melodiche, pieno di feat. da i big della scena come Guè, Noyz e Marra a Elisa.

Melancholia – Sleep Mode: L'evoluzione dei Melancholia ci porta dentro a un claustrofobico club dell'incubo, infestato da scariche rock, attacchi elettronici e sfoghi rabbiosi.

Oceani – Un romanzo di StephenKing: 5 tracce di cantautorato variegato e autobiografico, che dalla Roma di Oceani va a sconfinare in terre inesplorate, viaggi notturni e paesaggi mozzafiato.

Satoyama – Sinking Islands: Luoghi destinati a scomparire sono al centro dell'alt jazz ambientalista dei Satoyama, nella trasfigurata bellezza di tesori che rischiano di andare perduti per sempre.

Senna – Tuttapposto: Un viaggio onirico e reale al tempo stesso che si appoggia su arrangiamenti scarni e intimi, come una fragile crisalide in cui rifugiarsi.

Varsavia – I-V: L'ambient brutalista di Varsavia viene rievocato in 5 tracce inquiete, dove rilassate dilatazioni vengono minacciate da turbolenze all'orizzonte e lugubri interferenze.

Singoli

Alda – Preconcetti: Alda, ferita nell'animo, sfoga tutta la propria rabbia repressa in un rap asciutto e diretto, nel tentativo di superare il trauma buttandolo fuori dal proprio sistema.

Canca – Indovinello: Un'unione travolgente di pop, rap e dance, sbruffone il giusto ed esplosivo nel ritornello, come una guida inaspettata attraverso un presente incerto.

CRLN – Memo: Su una scalpitante produzione uptempo di pop elettronico CRLN esplora le dinamiche all'interno di una coppia insicura, alla costante ricerca di conferme per potersi abbandonare totalmente all'allegria.

Disme – No HookNo Hook è un flusso di coscienza che arriva dritto come un treno, senza ritornello, in cui prevale l'urgenza viscerale di manifestare il proprio credo rap.

Dutch Nazari – Animestanche: il racconto agrodolce della città natale del rapper, Padova, dove ha mosso i suoi primi passi, dove vengono tracciati i contorni di un luogo filtrato da ricordi e nostalgia e, allo stesso tempo, brutalmente reale.

Franek Windy – Houdini: L'"emotrip" di Franek Windy viene stravolto dalla produzione clubbing smaterializzata di Arssalendo, in cui spicca una macabra e tagliente ironia nel testo.

Jess – Non ci sta: una canzone pop con metriche serrate, aspre e incisive, in cui Jess si concede di abbassare la maschera della perfezione forzata per lasciarsi andare a un momento di necessaria fragilità.

Ketama126 – Ragazzifuori: 30 appena compiuti, Ketama ripercorre con introspezione e schiettezza la propria storia personale e artistica, da un'infanzia complicata fino a quello che è diventato ora.

LaPara – Papavero: Da una vera telefonata con un non precisato ente prende il via una filastrocca lo fi alla Violent Femmes con i piedi piantati nel quotidiano, dove la sfida è rimanere saldi in equilibrio di fronte agli imprevisti di tutti il giorni.

Magenta Flora – Rubabandiera: Un'elettronica sguaiata, oscura e a tratti emo, su cui i Magenta Flora danno sfogo alla loro estetica "post-adolescenziale" con lo smarrimento di chi non sa dove sbattere la testa di fronte all'incertezza che ci circonda.

Management – Ansiacapitale: L'ansia come condanna inevitabile del nostro tempo nel nuovo singolo dei Management e title-track del loro prossimo disco, con la catastrofe imminente all'orizzonte da affrontare con un ghigno.

Marvin Tramp – Cinemad'essai: Tra citazioni cinematografiche e letterarie, trova spazio in Marvin Tramp il desiderio di fuggire lontano dal mondo e vivere come in un film riservato per pochi, il tutto in singolone tra hip hop e r'n'b.

Mobrici, Fulminacci – Stavo pensando ate: La cover di Fabri Fibra che conosciamo bene per averla realizzata nel 2019 all'interno dei nostri Notturni, ora disponibile in una nuova versione su tutte le piattaforme.

Nibirv – SuperBad: Con groove a palate, melodia straripante e ritornello che è un trionfo di funk, Nibirv canta il suo liberatorio inno di autodeterminazione conquistando nel suo sinuoso e colorato r'n'b.

Nicolò Carnesi, Fast Animals and Slow Kids – Kinder cerealiall'amianto: Continua la celebrazione del decennale di Gli eroi non escono il sabato, con Nicolò Carnesi che questa volta si fa accompagnare dai FASK.

Nicedays – damalpensa: Il pop dalle venature urban e lo fi direttamente dalla Pianura Padana di Nicedays debutta col contrasto tra aeroporto e lungomare, dove il rimorso viene superato dal bisogno di andarsene via e ricominciare tutto.

Nuvolari – Farabutto: Il racconto scanzonato e sognante di una relazione conclusa, dove le cattive abitudini del protagonista finiscono per scomparire del tutto quando ad arrivare è la persona giusta.

Piqued Jacks – Particles: Un sogno di libertà senza fine con il carattere di una ballad prima essenziale e poi corposa, fino a diventare impetuosa nel suo finale trionfale.

Specchio – Merito: Noise abrasivo e funereo, dove la rassegnata voce monocorde di Specchio sgretola il concetto di meritocrazia fino a lasciare solo cumuli di grigissima polvere sonica.

Sottotono – Pocomale: Continua la grande festa della reunion dei Sottotono, questa volta con un invito a trovare sempre il lato positivo di tutte le situazioni, anche quelle che sembrano irreparabili.

VV – Duecento: Si fa sempre più affascinante la svolta psych pop di VV, con vibes superpositive per affrontare l'apatia e un groove funky che risveglia i muscoli dal loro torpore. 

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 1 aprile di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-04-01 10:30:00

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