Il Bollettino di venerdì 1 dicembre

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Un disco matto, schizofrenico, ambizioso, necessario. È Il grande fulmine dei Thru Collected, 30 tracce che ancora una volta indicano la direzione per buttarsi nel futuro, e noi non possiamo fare altro che seguirli. E poi il terzo, bellissimo disco di Massimo Pericolo, Subsonica, Vipera, Umberto Maria Giardini, Lamante, Ceneri, Quercia, Arya e moltissimo altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Thru Collected – Il grande fulmine

Il collettivo napoletano lancia la sua sfida alla "musica di merda": 30 tracce che tengono assieme l'eredità della canzone alternativa e la voglia di gettarsi nel futuro, portandoci così in uno schizofrenico viaggio dove cercare la voce (e le voci) di una generazione.

Arya – Punto zero

Un momento per staccarsi da tutti, fermarsi e guardarsi dentro: così Arya fa della sua voce ammaliante un faro che illumina il suo mondo interiore, mettendosi a nudo in tre tracce neo soul che scaldano la pelle e ci riportano in una qualche forma di nido sicuro.

Bollenti Spiriti – Aurora

La sperimentazione che ha sempre guidato la musica di Bollenti Spiriti trova il modo di adattarsi a un pop strisciante, enigmatico nel suo muoversi verso l'età adulta. Aurora è un momento di passaggio, congelato in cristalli iridescenti in cui è facile riconoscere riflessi i nostri volti.

Ceneri – Ultima festa

L'Ultima festa di Ceneri è quel momento impercettibile in cui la spensieratezza lascia di nuovo spazio alle preoccupazioni comuni, lasciandoci sempre incapaci di afferrarlo mentre lo continuiamo a inseguire su una melodia malinconica.

Evissimax – Loud Whisper

Il primo singolo di Evissimax corre subito veloce su una martellante cassa in quattro, mentre un sussurro indiavolato si fa strada sulla strumentale. Loud Whisper è la porta d'accesso verso un club di perdizione, che squarcia la notte con un bagliore di danza sfrenata.

Gima – Chiuso

Il fondatore del collettivo Dirty Söcks inaugura il suo percorso solista con Chiuso, un grido d'aiuto che esplode su un arrangiamento elettronico in continua evoluzione, urlato da chi si trova bloccato in una prigione mentale senza essere in grado di uscirne.

Massimo Pericolo – Le cose cambiano

Con il suo terzo disco Vane torna al "no future" e alla poetica dei vinti di provincia che aveva schiaffeggiato tutti nel 2019: Le cose cambiano è un salvagente per restare a galla e gridare ancora più forte di no a tutte quelle cose che l'hanno voluto far diventare.

Soap – Cuori in pista

La fine di un amore a cui non si vorrebbe dover dire addio, ma che ormai è inevitabile. Soap scrive così una lettera d'addio dolorosa dove ripercorrere quello che c'è stato e quello che poteva esserci, con una lacrima sul punto di rigare il volto.

Dischi

Antonello Raponi – Come se il mondo non fosse com'è: Il disco d'esordio di Antonello Raponi si muove con delicatezza, cerca con le canzoni un senso di gentilezza perduto, nel vano tentativo di capire cosa vuol dire davvero essere umani.

Anudo – Orange: Il secondo album degli Anudo fonde chitarre e sintetizzatori in paesaggi dalle trame strette, che riveste di una strana luce l'ambiente che li circonda.

JeBel – America: JeBel ripone i suoi sogni, ma anche partenze inevitabili e addii dolorosi, in 7 tracce di alternative r&b, come colonna sonora della ricerca del nostro posto nel mondo.

Loge – Misteria: Il nuovo album del rapper affonda nel presente per mostrarne gli aspetti più disturbanti, con un'aura di cupezza che avvolge le barre senza quasi lasciarci respirare.

Lurayana – Kairosclerosis: L'ep di debutto di Lurayana è un'immersione negli angoli più intimi della sua anima, per riportare alla luce emozioni nascoste e farle brillare in strumentali incandescenti.

Montecroce – Montecroce: I veneti Montecroce si presentano con una doppietta di brani dal sound imperioso, per uno sfogo rock ruvido e dall'incedere spietato.

Oslo Tapes – Staring at the Sun Before Goin' Blind: Il collettivo Oslo Tapes si apre verso distese post rock, echi kraut e scariche noise, per scoprire l'enigmatico universo che nascondiamo dentro di noi.

Palinurus – Canzoni perse: I Palinurus gettano lo sguardo sulla vita in provincia dopo i 30 anni, in quella strana situazione precaria tra il voler fuggire via e il trovarsi irrimediabilmente a restare.

Postino – L’ordine delle cose da dire: Dopo 5 anni di silenzio, Postino ritorna ad aprire uno spiraglio sul suo quotidiano, con 8 tracce agrodolci che trovano nei dettagli il modo di raccontare una vita intera.

Quercia – Dove si muore davvero: I Quercia ritornano a urlarci in faccia la brutalità che la vita nasconde nei suoi momenti più bui, stringendoci i cuori in uno sfogo universale.

Roxenne – Pyroxene: Melodie ipnotiche sciolte in un acido psichedelico: così Roxenne ci guida attraverso un percorso cosmico allucinato, mostrandoci quanto può essere intimo lo spazio profondo.

Umberto Maria Giardini – Mondo e antimondo: Umberto Maria Giardini esplora territori di neri psichedelia, usando le melodie di cui è capace la sua voce per guidarci con lui in un labirinto mistico senza perdersi mai.

Vipera – Acerbo e divorato: Vipera fa della sua voce il canto disturbato di chi nasce in un mondo già irrimediabilmente corrotto, contorcendosi in 8 tracce tra musica e teatro rette da un sottile equilibrio.

Singoli

Anton Sconosciuto – Nonetheless: Anton Sconosciuto oscilla tra gli alti e i bassi di cui è fatta la quotidianità con un sinuoso indie rock perfetto per bilanciare le proprie emozioni.

Danxgerous – Sides: Il secondo singolo solista della voce degli In June affronta il bipolarismo come conflitto tra emozioni positive e negative, riflettendo questa dualità in un sound teso e sognante al tempo stesso.

Funky Lemonade – Groovegang: I Funky Lemonade abbracciano i loro fan con un inno grooveggiante dove ritrovarsi, con tanto di ritornello dall'eco dei Parliament di George Clinton.

Kiwi666 – Tristi tropici: Il lisergico viaggio di Kiwi666 verso i Caraibi è un nervoso lo fi tinto di psichedelia, dove scontrarsi con i mille dubbi che gli eterni indecisi portano dentro sfiorando la malinconia.

Kostja – To Build: Kostja si riflette nello schermo nero del telefono, con i glitch nel suo flusso di pensieri che diventano un fitto arpeggio elettronico dove perdersi e ritrovarsi di continuo.

La Sad, Bnkr44 – Memoria: La Sad e i Bnkr44 ripercorrono le tappe che li hanno fatti diventare le persone che sono oggi, vomitando su un pop punk bruciante gli alti e bassi che segnano i vent'anni.

Lamante – Prima di te: Dopo il dolore, Lamante confessa il suo amore in un brano detonante, dove non c'è più la paura di rifugiarsi nell'altro quando si è davanti alla persona giusta.

Le canzoni giuste – Vaffanguru: Le canzoni giuste ci invitano a trovare il nostro posto nella vita senza seguire nessuno schema precostituito, ma andando a schiantarsi con il sorriso di faccia contro il mondo.

Lyl – Digiti: Lyl si riconnette dal virtuale al mondo reale con un sussurro, che si muove disinvolto su un morbido arrangiamento dai richiami jazz e r&b.

Maëlys, Filippo Cattaneo Ponzoni – Un motivo per piangere: I due musicisti si ritrovano di nuovo insieme dopo il singolo dello scorso maggio, questa volta in un brano pieno di malinconia dove il peso dei ricordi finisce con lo schiacciare a terra.

Massaroni Pianoforti – Era già tutto previsto: Una storia struggente che vola sospesa sull'arrangiamento di pianoforte e archi, con al centro una storia maledetta piena di dolore.  

Milanosport – Our Atoms: I Milanosport affrontano la solitudine dello stare in mezzo alla folla della metropoli, portando il loro post punk a sfogarsi in una dimensione malinconica.

Pipya, Rareș – Moodboard: I due musicisti di stanza a Bologna intrecciano le loro visioni musicali in un singolo ricco di stratificazioni, creando un affascinante turbinio sonoro di elettronica, campioni elettronici, variazioni microtonali dove il reale si trasforma in virtuale.

Santi Francesi – Occhi tristi: I Santi Francesi cantano una relazione tra due persone dove tutto sembra portare alla rottura, ma il legame ha qualcosa di così profondo da non spezzarsi mai.

Subsonica – Adagio: Il brano che prende il titolo dal nuovo film di Stefano Sollima è un lento climax che avvolge tutto ciò che gli sta intorno, fino a investirci totalmente.

Teseghella – Hollywood: Teseghella lancia le sue urla disperate su una ballad indie pop, per provare a recuperare i cocci del suo cuore dopo una rottura inaspettata che fa ancora troppo male.

The Devils – Divine is the Illusion: Il duo napoletano anticipa il suo prossimo disco con un brutale singolo garage blues che ammicca allo stoner, per tornare a stringerci il collo con il loro fuoco.

Ugo Crepa, Mazzariello – Nuvola: Il passo a mezz'aria di chi si sta per perdere in un nuovo amore è ciò che unisce le voci di Ugo Crepa e Mazzariello, dimenticando ogni preoccupazione in un singolo di leggiadro r'n'b e pop.

Westcross – Per la vita (99%): Westcross continua a spingersi fino al massimo consapevole dell'impossibilità di raggiungerlo, con un freestyle incalzante e riflessivo allo stesso tempo.

Yosh Whale, Rose Villain – Blu: L'anima elettrica e quella acustica della band campana incontra la voce di Rose Villain, insieme alla ricerca di uno spazio immaginario dove rifugiarsi dalla città.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 1 dicembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-12-01 10:30:00

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