Il Bollettino di venerdì 16 giugno

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Coez e Frah Quintale insieme contro la solitudine, Colapesce e Dimartino guardano il cielo stellato, la vita di Johnny Marsiglia come le Finals di NBA. E poi Gbresci, Marta Tenaglia, Clavdio, VV e Bais, Alda, Inude, Rosolo Roso, Marta Del Grandi, Palmaria, Willie Peyote, Martelli e molto altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Gbresci – Giochi stupidi

Il primo disco dei Gbresci è una concentrazione di undici pezzi che oscillano tra i suoni del post-punk contemporaneo e gli sviluppi melodici di quel derivato della trap che si è fatto pop, per cantare quel grande abisso che si nasconde dentro di noi.

Alda – Tiger

Alda si serve del rap per sfogare le frustrazioni che ribollono dentro di lei, che diventano incandescenti sulle sue barre sputate fuori con durezza. Fragilità che si fa brutalità, per un ipnotico intreccio che mostra quanto certe cicatrici possano ancora bruciare.

Coez, Frah Quintale – Alta marea

A MI AMI ne hanno regalato un primo assaggio, ora il viaggio comincia davvero. Alta marea è il primo singolo del joint album in arrivo tra Coez e Frah Quintale, dove il buio di una notte di solitudine trova una luce funky per riaccendere la speranza.

Colapesce, Dimartino – Considera

"Considera che tutto può finire, lo sai che mi deprimo, ma con stile". Colapesce e Dimartino continuano a trasformare i discorsi sui massimi sistemi in hit killer di elegante pop, questa volta puntando lo sguardo verso il cielo stellato alla ricerca dell'infinito.

Johnny Marsiglia – Gara 7

La vita vissuta come una finale playoff. Johnny Marsiglia usa la pallacanestro come metafora di una lotta con sé stesso, dei contrasti che si animano dentro di lui, portando tutto questo fuoco in rime e incastri che si snodano su 16 tracce densissime.

Marta Tenaglia – Peccato

Marta Tenaglia scivola sfuggente su schegge elettroniche che graffiano la pelle: Peccato è un sospiro che si fa melodia, mentre il beat da incorporeo si fa materiale, portandoci in un gioco sensuale che si fa via via inafferrabile. 

Nuova Sardegna – 4 the Island

Il collettivo di rapper e producer sardi si presenta con un disco che rappresenta fratellanza e attaccamento alla propria terra: 4 the Island è il manifesto con cui raccontano la loro vita sull'isola, con il sogno di conquistare tutto il continente.

VV, Bais – La domenica sul divano

Qualche fotogramma di quotidianità, che diventa la perfetta rappresentazione di una coppia che trova la magia anche nelle cose più piccole. È con questa energia che VV e Bais riescono a trasformare anche il tempo immobile di una "domenica sul divano" in una festa irresistibile.

Dischi

Davide Bava – Graffito blu: Un racconto noir, dal ritmo trip hop, che attraversa le strade di Torino e ne mostra gli angoli più oscuri ed enigmatici, dentro la tensione di una lunga notte.

Daytona KK – Principe: Street rap e linguaggio esplicito si fondono ad atmosfere emotive e a versi introspettivi, per un mix tra soundcloud rap e trap con produzioni in cui domina l’irrequietezza e altre più distese.

Euforia – Colore: Gli Euforia anticipano il loro nuovo ep con un doppio singolo che è l'inizio di una storia, tra ricordi agrodolci e sonorità malinconiche in cui si guarda indietro senza rimpianto, ma con una punta di nostalgia.

Igi – Non è solo rumore: Quattro canzoni inedite da dedicare a sé stessi, a chi non c’è più e a chi ci sta sempre affianco, segnando l'episodio fin qui più intimo del percorso di Igi.

Inude – Primavera (Outtakes): Doppio singolo per gli Inude, che vanno a ripescare dalle session realizzate per il loro ep Primavera dello scorso anno due brani ormai pronti per germogliare.

Inverno – Cose da discutere: Inverno affronta il complicato universo delle relazioni, raccontando un’esperienza vissuta in prima persona, per costruire così uno spazio sicuro in cui rifugiarsi.

Livrea – Il canto del villaggio: Si chiude l'ambiziosa trilogia di ep di Livrea con il terzo capitolo, aprendo finalmente le porte di una speranza inscalfibile per liberarci dai demoni che ci assillano. 

Mundial – Culacchi: I Mundial continuano il loro percorso di immersione nelle storie e nelle filastrocche recitate dai nostri nonni, riportandole alla luce su tappeti sonori elettronici dal beat tribale.

Nayt – Habitat: Nayt condivide i pensieri, le ansie, gli amori, la rabbia, le perplessità dell’esistenza, continuando a porsi domande e a cercare risposte nelle pieghe del suo raffinato rap.

Øjne – Sogno #3: Sei tracce di screamo corrosivo, dove le urla esplodono di rimpianto e di dolore mentre si cerca di piantare le unghie dentro un sogno che sta svanendo.

Trust the Mask – Idiom: L’osservazione dei legami tra gli esseri umani diventa il centro creativo di un esordio che incapsula il fascino dell'alieno e dell'avanguardia, in cui si mescolano analogico e sintetico e fisico e digitale.

Valori – Crisalide: La metamorfosi di Valori passa per melodie delicate cantate con voce cristallina, dove trovare una nuova consapevolezza del proprio io e rivendicare uno spazio nel mondo.

Singoli

Anastasio – A-profitto: Anastasio torna con una riflessione sulla vita, sulla modernità e su sé stesso, rimettendo il rap al centro con metriche serrate e dirette per potersi raccontare.

Apice, Rareș – Rumore bianco: Apice e Rareș si stagliano sopra quelle incertezze che ci assillano quando l'insicurezza inquina i pensieri, con una canzone d'amore di vera eleganza cantautorale.

Clavdio – Martedì giovedì: Un pop spensierato, dalle aperture luminose, che nasconde la consapevolezza di una storia d'amore che vive solo di ricordi.

Dirty Söcks – Mezzanotte: Il collettivo mostra il suo lato più leggero con un singolo che è una scusa per passare una notte senza pensieri, e avere qualcosa di cui pentirsi la mattina seguente.

Edless – Youth: La band milanese canta quella fase in cui il futuro traccia la strada da seguire, tra luci e ombre di un percorso di vita comune a tutta l'umanità e che spesso sa essere crudele.

Faser – SQV: Smetto quando voglio. Questa la frase che si cela nel titolo del nuovo singolo di Faser, un brano aggressivo che racconta il dramma della dipendenza, nello scenario della realtà cinica e cruda della metropoli.

Fuck Pop – Doll: Il collettivo allargato nato da Pluggers ci racconta la sua versione della gelosia, servendosi di una storia d'amore complicata in cui si finisce per perdere lentamente la testa.

Humble – Madrid: Il duo neo soul continua il suo viaggio intorno al mondo finendo questa volta in Spagna, con un intreccio di chitarre acustiche a creare un morbido tappeto su cui appoggiare le loro voci.

Kid Yugi, Night Skinny – Massafghanistan: Massafra, città originaria del rapper pugliese, si fonde con l’Afghanistan, in un singolo che che si agita nervoso su un frenetico beat dalle tinte oscure.

Le canzoni giuste – Pizza: Le canzoni giuste fanno un ritratto tanto impietoso quanto fedele dell'italianità, frullato nel loro surreale pop, e con tanto con sample di discorsi di Berlusconi dal tempismo quasi sospetto.

Light D'Orange – Genkidama: Light D'Orange rende quel contrasto tra bisogno di fuggire e incapacità di farlo un brano pop dal piglio energico e allegro, senza nascondere la paura del presente di una generazione.

Marta Del Grandi – Mata Hari: Marta Del Grandi omaggia la ballerina e spia olandese con un brano etereo, ricco di sfumature e di suoni, come a racchiudere la complessità della sua protagonista in un inafferrabile art pop.

Martelli – Vita magica: È vero, forse dovremmo parlare di questo brano, spiegarvi perché vale la pena ascoltarlo, però dai, diciamocelo: fa caldo, siamo tutti un po' esauriti a questo punto dell'anno, dobbiamo davvero? Ci facciamo un sonnellino, voi fate finta di niente (o fatelo pure voi). 

Ombra – Ondevitare: Il nuovo singolo del musicista fiorentino allunga un passo verso l'estate come luogo dell'anima, da cui tenere fuori tutte le preoccupazioni, scivolando su una strumentale dagli sprazzi afro e r&b.

Palmaria – Questo momento: Il carpe diem secondo i Palmaria è un singolo che unisce il loro ormai consolidato alt pop con i colori accesi dell'estate, il tutto con un testo tra italiano e inglese.

Principe – Fuorilegge: Principe affronta le difficoltà della generazione Z urlando le proprie emozioni a squarciagola, fino a darle forma viva su un indie pop dalle frustate elettroniche.

Roberto Cicogna – Lucia: Roberto Cicogna vive una di quegli amori non corrisposti da far uscire di testa, mascherando il suo dolore con un brano saltellante e agrodolce dalle influenze beatlesiane.

Rosolo Roso – Tutufafa: Rosolo Roso trasforma i cliché della trap in un tormentone estivo e viceversa, con la sua impareggiabile abilità di parodiare senza perdere credibilità, anzi, tirandoci dentro al gioco con lui. 

Tera – Tre sconosciuti: Tera osserva la gente che passa sotto i suoi occhi, cogliendo quei fili invisibili che ci legano tutti quanti su di una soffusa strumentale tra jazz e hip hop.

Uruguai – Addio tabù: Un flusso di coscienza sguaiato e cantato ai piedi del letto, con episodi di tutti i giorni che si intrecciano tra di loro fra leggerezza e indolenza.

Valentino – CD: Il debutto di Valentino è una fulminante scarica di esistenzialismo (hyper)pop, con un un beat, avvolto da un tappeto di synth cosmici, che da techno si trasforma in rock.

Valucre – Voragini: Valucre ci invita a saltare oltre quelle delusioni che sembrano inaffrontabili, con una melodia ondeggiante che si muove fra atmosfere bedroom pop ed echi neo soul.

Willie Peyote – Picasso: Il rapper torinese anticipa il suo prossimo album con un singolo in pieno stile alla Willie, mostrando quanto sappiamo essere incasinati agli occhi di (e forse proprio a causa di) un'altra persona.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 16 giugno di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-06-16 10:30:00

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