Il Bollettino di venerdì 31 marzo

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #13
Il Bollettino della settimana #13

L'amore secondo Madame, Colombre esplora la magia del suo mare, Generic Animal e le crisi individuali in mezzo a quelle globali. E poi Mobrici specchio della sua generazione, i Delicatoni nello spazio, il rave de Le capre a sonagli, Giuliano Dottori, Calibro 35, Maria Antonietta assieme a Laila Al Habash, So Beast, Giovanni Truppi, Dola, Marco Fracasia, Svegliaginevra e moltissimo altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: So Beast – Brilla

Nel flusso dei So Beast ci troviamo rap e trap, electro/dance e synth pop, suggestioni afro-caraibiche e techno-tribali, punk rock e ambient, dilatazioni psichedeliche e forme sonore libere, racchiuse in un mosaico post digitale vibrante che si nutre di tutto, noi compresi.

Ceneri – Nelle teste degli altri

Ceneri esplora lo spazio infinito che separa una parola dall'altra, la delicatezza del non detto mentre il cuore e la mente ribollono di pensieri, con la cura del suo cantautorato al rallentatore. Nelle teste degli altri cerca il punto in cui la superficie può bucarsi, per entrare sottopelle e trovare un punto di contatto interiore col prossimo.

Colombre – Realismo magico in Adriatico

Guardata da lontano, anche la consuetudine di casa nostra può sembrare incantata. Così il Realismo magico in Adriatico di Colombre trova nelle pieghe della normalità degli elementi sommersi, criptici, frammenti extrasensoriali prodigiosi che illuminano le sue canzoni oniriche, con Garcia Marquez e Buzzati nel cuore.

Delicatoni – Giorno libero

I Delicatoni condensano tutta la loro versatilità in un ep di 4 tracce, dove si spazia dal jazz applicato al pop alla disco, dal bedroom pop a inaspettati valzer sperimentali, il tutto rivestito di una estetica di giocosa fantascienza ricca di morbidezza.

Generic Animal – Mondo rosso

Appena un anno dopo Benevolent, Generic Animal torna con un ep ispiratissimo: Mondo rosso è un viaggio in 4 brani tra crisi interne e globali al tempo stesso, dove una chitarra tra alt rock e grunge sottolinea i drammi e si scontra con la dolcezza delle melodie.

Giovanni Ti Amo – Burro cacao

Giovanni Ti Amo canta di una notte dai ricordi confusi e sbiaditi, ma che le labbra hanno ben impressa su di loro: Burro cacao è un brano guidato da un basso avvolgente che ci trascina nelle visioni di un eterno romantico, fino a farle sfumare nel buio.

Madame – L'amore

L'amore visto dagli occhi e dalla sensibilità Madame si traduce in un disco ambizioso, che ne esplora ogni angolo, storie tragiche ed emozioni violente, toccando vette cantautorali declinate in un urban pop di grande profondità e intensità.

Tony Scorpioni, La Hasna – Arcidiavolo

Arcidiavolo è uno degli alter ego di Tony Scorpioni, un uomo maledetto che erra nell'oscurità inseguendo la voce di una sirena lontana. Un brano di nebbie dub e trip hop imbevuto di soul, per un letale gioco sensuale di sussurri e di sguardi.

Dischi

Brain Saga – Computerized Vintage Music - Vol.I: Il debutto dei Brain Saga esce direttamente dal tubo catodico delle nostre sinapsi per portarci un lo-fi dai colori iper-saturi che risuona negli spazi siderali.

Denise – Dov'è finito il mare: Il ritorno di Denise, 12 anni dopo l'ultimo disco, è un album in cui la musica si riflette nelle onde del mare, cantandone l'immortale fascino e la sua immensità magnetica in un cantautorato etereo.

Erio – Fede: Quattro tracce dove Erio scrive per la prima volta in italiano, lasciando che la sua musica punti a vette altissime e rivolte a un qualche pianeta alieno, per coprire le distanze tra il microscopico dell'individuo e la grandezza dell'universo.

Fiesta Alba – Fiesta Alba: Il debutto dei mascherati Fiesta Alba si contorce in intricati incastri math rock, fino a buttarci su di un ring per poi saltarci addosso con il loro mix dell'assurdo tra dub, elettronica, post punk e afro beat.

Fogg – Apnea: Fogg fa il suo esordio con un pop stratificato che si muove in maniera fluida, andando a toccare elettronica, cantautorato e black music, trovando nelle sfumature e nei riflessi i suoi picchi più alti.

Funky Lemonade – Per ridere: I Funky Lemonade seguono la traiettoria che unisce la Average White Band con i Vulfpeck, come devoti seguaci della religione del groove, per portarci con loro in un serratissimo intreccio funk su cui scatenarsi.

Giuliano Dottori – La vita nel frattempo: Giuliano Dottori si slega dalle logiche dello streaming con un disco disponibile solo in vinile o in download, al cui interno si trova uno splendido equilibrio di canzoni soffuse e produzioni capaci di cambiare repentinamente.

Kento – Kombat Rap: Dopo una lunga gestazione, il nuovo disco di Kento assembla l'estetica del rap anni '90 con sonorità che vanno dalla techno fino alla trap, lasciando spazio anche a collaborazioni inaspettate come Johnson Righeira e Lucy Lawless.

Mobrici – Gli anni di Cristo: Mobrici festeggia i suoi 33 anni con un disco brillante e romantico, curatissimo negli arrangiamenti e dai testi sempre più immaginifici, in cui sogni e amori di un singolo diventano quelli di una generazione.

Rumo – Terre magre: In mezzo a uno scenario brullo e inospitale si muovono i versi di Rumo, unendo rap, soul, cantautorato, elettronica, fino a estremi hypercore e urban pop, per mostrare tanto la staticità della provincia quanto il dramma ambientale che si sta consumando sotto i nostri occhi.

Silent Bob, Sick Budd – Habitat cielo: Silent Bob si lascia influenzare dai cambi repentini del meteo per dare sfogo alle sue turbe personali, alle sue emozioni più intime e a come ogni cosa possa sembrare diversa se vista da una luce nuova.

Stegosauro – Stegosauro: Il debutto della band vicentina incastra math rock, emocore e post hardcore in 6 brani brucianti come i vent'anni e con tutta la frustrazione che ribolle nella provincia.

Singoli

/handlogic – Casa stanza letto dormi: Il dialogo immaginato tra un bambino che non riesce a dormire e una madre che prova a consolarlo viene stravolto da ingranaggi elettronici ossessivi, frequenze basse travolgenti e melodie infantili.

Calibro 35 – Extraordinaire: Dopo il tributo a Morricone, i Calibro anticipano il prossimo album di inediti con un trip di quasi 6 minuti, dove le atmosfere da poliziottesco degli esordi si fondono con climax cinematici, svarioni elettronici e una ricerca sonora sempre più stimolante.

Cassandra – Ad occhi chiusi: Il pop grattato dei Cassandra rimbomba in una notte senza luna nel cuore dei vent'anni, attraversando le rotaie di una stazione abbandonata per cercare sé stessi.

Dade – Bolo bibbia: Dade dichiara l'amore incondizionato per la sua città, Bologna, con un brano fortemente autobiografico e a tratti nostalgico, dove le sue barre scivolano agili su una produzione morbida e ricercata.

Demonaco – Ercole: Demonaco ripercorre momenti sparsi di una relazione complicata, che richiede anima, corpo e forse qualcosa di più, cantando i suoi sentimenti fatica su di un arrangiamento r&b guidato da un chitarrone blues.

Dola – Heavy metallo: Dola firma la sua personale tregua con l'inquietudine, lasciando che le fasi di un'ossessione si sciolgano su una strumentale upbeat e una melodia pop in cui trovare conforto.

Duopop – Morso sul collo: L'ennesima scommessa sentimentale persa in partenza è quella in cui si trova il Duopop, che sfoga la propria frustrazione in un ritornello liberatorio tra l'urban e l'elettropop.

Giovanni Truppi – Moondrone: Giovanni Truppi destruttura ancora di più la forma canzone per lasciare andare a briglia sciolta il suo amore purissimo, incandescente, fino a divampare tra soundscape e suoni sintetici.

Kiave, Gheesa, Macro Marco – 36 stanze: Kiave attraversa le stanze dai cui è partito il Wu-Tang per guardare al rap di ieri con lo sguardo di oggi, sottolineando una volta di più il ruolo centrale della musica per raccontare ciò che accade attorno a noi.

Lazza – Zonda: Lazza avanza inarrestabile a bordo di un'auto sparata a tutta velocità attraverso la città, per un potenziale street anthem ricco di barre taglienti e suoni oscuri.

Le capre a sonagli – Funeral Rave Party: Le capre a sonagli ci invitano in un vicolo buio e isolato per mettere in scena il loro rave infernale, dove una linea di basso gonfia di groove incontra alienazioni punk e palpita nell'oscurità della notte.

Magenta Flora – Estate fredda: Magenta Flora canta il suo essere smarrito dopo un cuore spezzato, lasciando che il freddo abbraccio di synth e autotune lasci fuoriuscire il dolore che si porta dentro.

Marco Fracasia – Lezione: Su di un essenziale giro di accordi alla chitarra Marco Fracasia raccoglie le immagini tormentate di chi continua a non sentirsi mai abbastanza, fino a farle crescere in uno splendido climax emotivo.

Maria Antonietta, Laila Al Habash – Per le ragazze come me: Maria Antonietta e Laila Al Habash duettano su un inno di sorellanza ed emancipazione dalle venature synth pop, stringendosi in un abbraccio complice dove ritrovarsi unite. 

Michael Perez – Bugie: Michael Perez esprime tutto il suo odio per il muro di falsità che si chiude attorno a lui, cercando di abbatterlo a colpi di barre crude e beat cupissimi.

Napoleone, Kaze – Il giardino di Maddalena: Il pop dalle venature soul funk e coi piedi sul lungomare di Napoleone incontra la voce sinuosa di Kaze, per mostrarci un porto sicuro dove custodire la nostra anima.

Nicaragua – Mochotto Matte: Tra french-disco ed electro-pop, il brano prende ispirazione dalle sigle dei vecchi anime giapponesi, e racconta la storia di Riku, un piccolo supereroe che sta arrivando a salvare il mondo

Ribaltavapori – Saracinesca: Ribaltavapori osserva il mondo dalla fessura di una serranda, lasciando scorrere le immagini che si susseguono nel mondo là fuori su un morbido arrangiamento tra il funk e il pop.

Svegliaginevra – Stare con te: Svegliaginevra si mette a nudo e mostra le proprie fragilità raccontando una tormentata relazione amorosa, alla ricerca di sicurezze di fronte alle incertezze che infestano la testa.

Tacobellas – Hairy Pussy Galore: Le Tacobellas danno fuoco ai canoni preimpostati della società con un manifesto di accettazione del proprio io e del proprio corpo, che esplode nell'intreccio punk di chitarra e batteria.

Vettosi – Memoria: Le barre glaciali di Vettosi incontrano come mai prima la melodia, così da esprimere al meglio il contrasto tra la durezza e il senso di solidarietà che accomuna chi cresce in contesti difficili.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 31 marzo di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-03-31 10:30:00

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