Tempo fa vi avevamo spiegato come la drum and bass potesse essere utilizzata in sala operatoria, anche se i pareri sull’argomento sono discordanti: secondo alcuni studiosi tale musica è più che indicata perché aiuta chi opera a rilassarsi e a rimanere più concentrato, per altri invece è dannosa perché disturba la comunicazione tra medico e assistente.
Secondo il New York Presbyterian Hospital la musica diventa molto importante quando si tratta di effettuare la cosiddetta rianimazione cardiopolmonare (RCP), ovvero la tecnica di primo soccorso normalmente utilizzata nei casi di arresto cardiaco, annegamento o soffocamento. Stando a quanto ricorda lo staff dell’ospedale newyokese, l’elemento più importante in questi casi è la tempestività (mediamente le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% ogni minuto passato dall’inizio dell’arresto cardiaco) ma anche la capacità dell’inserviente di mantenere un ritmo costante ad una velocità di 100 bpm, meno di due colpi al secondo.
Per questo hanno realizzato una plalyst di 40 canzoni, tutte tarate a quella velocità, per una durata complessiva di quasi due ore e mezza. Ce n’è per tutti i gusti: la tracklist comincia ovviamente con “Staying Alive” dei Bee Gees e continua con classici del rock come "Sweet Home Alabama" degli Lynyrd Skynyrd, fino ad arrivare a “MMMBop” degli Hanson o “Another One Bites the Dust” dei Queen.
(via)
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L'articolo Secondo un ospedale di New York, questa playlist è perfetta per salvare vite di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2017-03-28 10:51:00
COMMENTI (2)
peccato che non tutte le canzoni hanno il ritmo giusto, anzi alcune sono decisamente fuorvianti...parola di musicista e istruttore di BLSD
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