Descrizione

Questo primo lavoro nasce da una percezione molto forte e presente nella vita dell’artista di avere
come lasciato qualcosa, qualcuno da qualche parte nel mondo, nel tempo.
Le canzoni di questo disco allora, in questo senso, hanno una funzione di mantenere uno spiraglio
aperto di una porta dove quel poco che ci è dato vedere, immaginare, ricordare è un altrove
appartenente ad un altra vita, che però ci sempre vicina, reale, tangibile, insomma che in qualche
modo ci appartiene, a volte anche molto di più di quella di ogni giorno.
Ogni parola vuole essere così un tentativo di rimarcare come dei passi sulla neve, di mantenere
una traccia o come di lanciare delle sonde nel passaggio dei secoli e vedere se qualcuno
risponde.

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