Descrizione

“Ognisogno”, tutto unito. Si pronuncia tutto d’un fiato, così come tutto d’un fiato si ascoltano queste 10 tracce che compongono il quarto album del musicista e polistrumentista livornese Nico Sambo, in uscita il 30 settembre per l’etichetta Cappuccino Records. Prodotto da Nicola Fantozzi, l’album è frutto della collaborazione con Lucio Tirinnanzi, già iniziata nel precedente “Argonauta”, che ha scritto la maggior parte dei testi. Le musiche sono di Nico Sambo.
Un album intimo che, pur mantenendo una ideale continuità con i lavori precedenti di Sambo, sembra segnare un ulteriore passo in avanti di un artista in continua evoluzione. La ricerca elettronica, il gusto per certe virate noise, l’eco del kraut rock che avevano segnato album come “Sofà elettrico”, “Suspended” o “Argonauta”, sembrano cedere il passo a un pop sofisticato e genuino al tempo stesso, spontaneamente elegante. I suoni sintetici rimangono sullo sfondo ma il ruolo da protagonisti in “Ognisogno” lo giocano strumenti e suoni più naturali: il basso, le chitarre, la batteria, la fisarmonica. Ma soprattutto il pianoforte, vera impalcatura dell’album che rivela l’esigenza di Sambo di avvicinarsi a suoni più armoniosi, dolci, intimi. E non è una contraddizione se in questo tessuto sonoro spicca l’utilizzo del field recording. Voci, preghiere indiane, rumori catturati per strada, fra i mercati, nei musei, registrati durante un viaggio sono un modo per riportare a casa ciò che si è percepito nel mondo, una sorta di fotografia sonora che mantiene il ricordo di un’esperienza e lo trasferisce sul piano del sogno, con quel pizzico di straniamento che bilancia la ricerca della melodia e la riveste di abiti surreali.
Sono canzoni nate al pianoforte da un artista che si abbandona all’ispirazione come desiderio da soddisfare, una tensione ancestrale, ardore futurista e passione per la creazione spontanea che parte dalla musica per incontrare solo in un secondo momento i versi di Lucio Tirinnanzi, raggiungendo alla fine del processo un’armonia compiuta fra suono e parola.
“Ognisogno” è un viaggio di esplorazione del proprio io, tra conscio e subconscio, che delinea una mappatura dei sogni, siano essi immagini prodotte dalla mente o aspirazioni esistenziali. Ancora una volta un viaggio, dunque, ma non è più il viaggio nello spazio oltre i confini dell’ignoto come in “Argonauta”. È piuttosto un viaggio immaginato e a doppio movimento: da un lato sognato e desiderato ma stavolta dall’interno della propria casa, del proprio rifugio, una Livorno amata e rifiutata al tempo stesso; dall’altro, già tutto teso, prima ancora di partire, al bisogno di tornare. La Livorno del mare e del porto, del vento di libeccio, degli addii e dei ritorni. Una città evocata con un senso di nostalgia e, al tempo stesso di ottimismo, un’oscillazione di sentimenti che trova il suo punto di equilibrio in una serena e consapevole malinconia.

Credits

Musiche di Nico Sambo, 3 e 7 di Nico Sambo e Lucio Tirinnanzi
Testi di 2, 3, 4, 6, 7 di Lucio Tirinnanzi, 8 e 10 di Nico Sambo

Nico Sambo: voce, chitarra elettrica, pianoforte (in 3, 4, 5, 10), basso (in 5, 9), field recording
Davide Morelli: pianoforte (in 2, 6, 7, 9), sassofono
Alessandro Quaglierini: basso
Valerio Ianitto: pianoforte (in 8), fisarmonica, wah tube, campane tibetane, santur
Federico Melosi: batteria

Aurora Matteucci: cori in 9
Dario Gentili: rumori di ferraglie, pentole, carta da imballaggio, scopa in 2, 6, 7 e 8

Prodotto da Nicola Fantozzi e Nico Sambo

Fotografie di copertina e interni di Martino Chiti
Grafica di Francesca Crestacci

Le batterie sono state registrate all’Overstudio di Cento da Nicola Fantozzi e Angelo Paracchini, il pianoforte a Livorno a casa di Nico, gli altri strumenti allo Studio Pam di Livorno, i field recording sono stati ripresi in strade, mercati, musei, appartamenti e metro nelle città di Livorno, Parigi, Santiago del Cile, Atene, Varanasi e nell’isola di Ko Samui

Mix e mastering di Nicola Fantozzi all’Overstudio di Cento

Ufficio stampa: GDG Press
Fotografie ufficio stampa: Paolo Ciriello

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