Funzione preparatrice di un regno

Funzione preparatrice di un regno

Ninfa Giannuzzi

2011 - Cantautoriale, Rock, Etnico

Descrizione

È in distribuzione “Funzione preparatrice di un regno” secondo disco solista della cantante e musicista salentina Ninfa Giannuzzi, pubblicato dall’Associazione Culturale Amo Per Amo e distribuito da Anima Mundi.

Dopo “Tis Klei” (Anima Mundi, 2007) esce questo lavoro intenso e visionario nel quale Ninfa Giannuzzi ritrova la sua vocazione mai sopita verso uno stile rock poetico che le consente di porre in evidenza la naturale capacità evocativa della sua voce avvolgente e matura. Dopo più di un decennio passato sui palchi di tutto il mondo nel ruolo di interprete raffinata della musica tradizionale del Salento e dopo aver collaborato con i grandi autori di panorama della world music (da Piero Milesi a Mauro Pagani, da Stewart Copeland a Ludovico Einaudi passando per Ambrogio Sparagna, Noa e tanti altri), Ninfa Giannuzzi compie una vigorosa incursione nel rock d’autore.

Questo è un progetto intimo e minimale che racconta la "Preparazione Di Un Regno”. Il panorama descritto nell'album è un insieme di ambienti personali, di stanze emozionali che conservano e raccontano le inquietudini profonde e quotidiane di un'esistenza spesa sempre sull'orlo del baratro, in equilibrio sui sogni, sempre in bilico tra il bisogno di comunicare e la voglia di silenzio. Ogni ambiente-canzone disegna quindi uno spettro di visioni, sovraccariche, emotivamente tese. Nel disco si fa avanti l'idea folle di un regno nuovo e impossibile, impero delle emozioni, utopico miraggio, tranquillizzante ed acido al tempo stesso, paradossale come ogni paesaggio onirico, come ogni espressione più intima che una voce così densa infonde in ogni frase ed in ogni linea melodica.

Nel disco emergono a chiare lettere alcuni momenti estatici di “The Final Cut” dei Pink Floyd o certe atmosfere di “The Joshua Tree” degli U2. In talune scelte stilistiche e tecniche sembra affiorare la presenza di Peter Gabriel o della new wave anni ’80. Non manca il riferimento alle grandi voci di donne cariche di pathos e carisma come Patty Smith, Chavela Vargas e P.J. Harvey.

Credits

Tutti i testi e le musiche sono di Ninfa Giannuzzi ed Egidio Marullo (che ha curato anche gli arrangiamenti e la copertina) tranne “Miele d’api” (testo liberamente tratto da “Le Fleu” di E. Verhaeren) e “Modi di vedere il mare” (testo liberamente tratto dall’omonimo racconto di Louis Sepulveda inserito ne “incontro d’amore in un paese di guerra”).

Il disco ospita numerosi musicisti salentini: Valerio Daniele (chitarra), Emanuele Licci (chitarra e bouzuky), Giuseppe Spedicato (basso), Admir Shkurtaj (fisarmonica), Dario Margiotta (chitarra elettrica), Marco Della Gatta (pianoforte), Roberta Mazzotta (violino), Palmiro Durante (chitarra classica e guitalele), Emanuele Coluccia (sax soprano), Giorgio Distante (tromba).

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