Stato di grazia

Stato di grazia

NotoW & Julio WoW

2021 - Rap, Trap

Descrizione

“Stato di grazia” è il nuovo album di Notow & Julio WoW, da oggi disponibile in streaming su Spotify e su tutte le piattaforme digitali.

A qualche mese di distanza da “Benedetto”, mixtape omonimo del collettivo di cui fanno parte, Notow e Julio WoW tornano con “Stato di grazia”, il loro primo album ufficiale, un progetto – tanto nelle tematiche quanto nello stile – profondamente legato al mixtape precedente, e al contempo profondamente lontano e diverso.

Il disco è la fotografia di un momento ben preciso, quello della pandemia, più specificatamente del secondo lockdown. Ciò non si riflette però in una presenza effettiva della situazione pandemica nei testi e nelle liriche, ma è responsabile delle atmosfere cupe, scure e soffocanti del progetto. Figli della periferia e dell’hinterland milanese, Notow e Julio WoW si sono barricati in studio per sopravvivere a quei lunghi mesi, in cui il coprifuoco eliminava la notte, e il giorno era tutt’altro che piacevole da vivere. La musica è diventata un simbolo di resistenza dello spirito, lo studio il luogo della resistenza del corpo. Chiusi a fare musica, i due rapper sono riusciti a sopravvivere a quel periodo surreale, riversando nelle proprie tracce la tossicità dell’intera situazione.

Ad aiutarli a costruire un racconto di questo tipo, tanto etereo quanto concretamente legato ad un passato condiviso, i due hanno chiamato pochi collaboratori, ma fidati. La maggior parte dei beat sono di Flatpearl, membro del collettivo, con altre produzioni firmate da Wisik, Bastadebe, Jaily, Kelvv e Succo, mentre gli unici featuring sono di Jaily in “Cantina con Nero” e “Robin Hood”, e Marvin in “Mai Confessato”, lo scurissimo banger che chiude la tracklist, in misura diametralmente opposta alla title track che apre il disco, dalle atmosfere ben più incalzanti; una scelta non casuale, che rende circolare l’esperienza d’ascolto.

“Stato di grazia” è stato registrato, mixato e masterizzato da Flatpearl. La cover è a cura di Pedro Belvedere.

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